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Stamani, a margine di una riunione della Unione Italiana delle Province (URPS) il presidente della stessa Unione On.le Raffaele Lombardo ed il vice presidente vicario Bruno Marziano, presidente della Provincia di Siracusa, hanno inviato una lettera al Capo del Governo On.le Silvio Berlusconi e ai capigruppo di tutti i partiti della Camera dei Deputati e del Senato in cui si ribadisce quanto già evidenziato da Marziano e Fabio Melilli, presidente dell’UPI (Unione delle Province Italiane ) in una lettera allo stesso Berlusconi in cui si critica il capo del Governo di aver dimenticato le province nella approvazione di un decreto legge che stanzia fondi per i grandi comuni del sud al fine di finanziare il superamento del precariato negli enti pubblici.
La questione nasce dal decreto legge n. 163 del 17 agosto 2005 attraverso il quale il governo Berlusconi prevede un contributo complessivo di 18 milioni euro per i comuni con popolazione superiore a 300 mila abitanti e localizzati nelle regioni italiane in “Misura 1” . Fondi finalizzati alla stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili .
Vista la evidente assenza delle province fra i beneficiari del provvedimento, il Presidente Marziano ha posto la questione alla attenzione dell’UPI e del suo presidente Fabio Melilli, proponendo un intervento su Berlusconi e di avviare una campagna di pressione nei confronti del governo affinché destini fondi anche alla province del sud presso cui operano lavoratori precari, per avere fondi finalizzati alla loro stabilizzazione . Fondi da destinare anche a quegli enti, come la Provincia di Siracusa, che hanno anticipato la stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili con propri fondi . Infatti, come si sa, l’amministrazione Marziano ha creato la società mista “Siracusa Risorse” proprio a questo scopo.
Stamani Marziano si è fatto promotore dell’intervento sul capo del Governo anche in ambito della Unione delle Province Siciliane ( URPS) da cui, a firma Marziano e Lombardo è partita una lettera per Berlusconi e, come si diceva, per i capigruppo di Camera e Senato. |