Data: 21/10/2005
Oggetto: VENTI STUDENTI SIRACUSANI IN EGITTO PER SCAMBI CULTURALI
  Questa mattina, presso la sala "Costanza Bruno" della Provincia regionale di Siracusa, č stato presentato il progetto "Internazionalizzazione dell'economia siciliana", realizzato nell'ambito del POR Sicilia 2003-2004. Venti ragazzi dell'Istituto Tecnico Industriale "Enrico Fermi" di Siracusa, coinvolti nel progetto, andranno in Egitto per stringere contatti con la realtā di quel Paese. Il dirigente scolastico dell'istituto Vincenzo Dell'Arte ha definito questa iniziativa "un' opportunitā per gli studenti che all'ultimo anno scolastico iniziano a guardare con pių consapevolezza l'ambiente esterno alla scuola." Il professore ha ricordato come l' Istituto Industriale fa svolgere regolarmente agli studenti stage in varie aziende nei diversi settori di specializzazione , ed ha spiegato che si tratta della seconda esperienza del genere della scuola, dopo la visita effettuata in Marocco nel 2003. Il college universitario del Cairo che i ragazzi visiteranno ha attinenze con la scuola siracusana, in particolare per i temi riguardanti il campo dell'elettronica, dell'informatica e della chimica ambientale. "I ragazzi saranno ambasciatori della realtā economica siciliana e avranno la possibilitā di scambiare informazioni tecniche e professionali con l'Egitto. Ma avranno anche l'opportunitā di creare un rapporto di lavoro, come giā fatto da tre ragazzi in Marocco due anni fa". L'assessore provinciale alla Pubblica Istruzione Tati Sgarlata, intervenuto alla presentazione del progetto, ha ricordato ai ragazzi presenti l'impegno della Provincia per il loro istituto, con riferimento al raggiungimento di due obiettivi, il riscaldamento e l'agibilitā del quarto piano dell'edificio dell'istituto. Inoltre Sgarlata ha tenuto a rivolgere un invito ai ragazzi. "Al di lā di ogni iniziativa - ha detto - ogni comunicazione positiva nei confronti dei vostri coetanei egiziani sarā un messaggio di pace. Č inutile ricordarvi quanto sia alta la tensione fra Occidente e mondo arabo in questo momento, quindi č fondamentale instaurare contatti che trasmettano la volontā di costruire ponti di pace e che siano messaggi attivi e non solo verbali".
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