|
Il Tavolo Provinciale dell’Agricoltura, composto da Provincia regionale di Siracusa, sindacati di categoria ed organizzazioni imprenditoriali agricole, ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio e al Presidente della Regione, oltre cha a vari ministeri ed uffici competenti, su una serie di richieste e rivendicazioni del mondo agricolo per superare aree di crisi e per rilanciare il settore.
Qui di seguito il testo della lettera.
PROVINCIA REGIONALE DI SIRACUSA
Assessorato Agricoltura e Comunità Montana
On. Silvio Berlusconi
Presidente Consiglio dei Ministri
Piazza Colonna
Roma
On. Gianni Alemanno
Ministro dell’Agricoltura e Foreste
Via XX Settembre 20
Roma
On. Roberto Maroni
Ministro del Lavoro
Via Flavia 6
Roma
On. Salvatore Cuffaro
Presidente Regione Siciliana
Palermo
On. Innocenzo Leontini
Ass. Regionale Agricoltura e Foreste
Palermo
S.E. il Signor Prefetto
Ufficio Territoriale del Governo
Siracusa
Ai Sigg. Deputati Nazionali e Regionali
della Provincia di Siracusa
Ai Sindaci e ai Presidenti dei Consigli
dei Comuni della Provincia di Siracusa
Al Presidente del Consiglio Provinciale
Agli Organi di informazione Stampa e TV
Il “Tavolo provinciale di concertazione sull’agricoltura”, riunitosi il 15 c.m. alla presenza dei rappresentanti dei sindacati di categoria e delle associazioni datoriali e presieduta dall’Assessore provinciale all’agricoltura prof. Galletta, ha convenuto la seguente presa di posizione:
Premesso che l’agricoltura meridionale, siciliana e siracusana in particolare attraversa una profonda crisi di carattere strutturale e congiunturale soprattutto nel comparto decisivo dell’ortofrutta e vitivinicolo, esasperata dalla globalizzazione dei mercati e da una concorrenza agguerrita e spesso sleale;
che le misure previste dal decreto Alemanno sullo stato di crisi, sbandierate come decisive, non hanno superato il vaglio della Commissione Europea e che si riducono agli aiuti irrisori de minimis di 3.000 euro per azienda e per un triennio con uno stanziamento di 130 milioni di euro per tutta l’Italia, del tutto insufficienti;
che le aziende del siracusano ancora aspettano il rimborso dei danni patiti con l’alluvione del 2003;
Si rivendica l’urgenza di una riforma organica della previdenza agricola, che salvaguardi i diritti dei lavoratori dipendenti combattendo il lavoro nero e sommerso e le truffe ricorrenti che danneggiano i lavoratori e la gestione previdenziale; che restituisca competitività alle aziende adeguando gli oneri contributivi alla media europea dei nostri maggiori concorrenti, che tenda con adeguati incentivi alle imprese, a stabilizzare i lavoratori agricoli per evitare fughe dalle campagne e perdita di professionalità, con l’obiettivo di giungere ad un trattamento di disoccupazione proporzionale alle giornate di occupazione effettuate, senza penalizzare in alcun modo i lavoratori così come previsto dall’Avviso Comune tra le parti sociali, sottoscritto alla presenza del governo il 4 maggio 2004;
Si invita il Governo ad emendare il testo della finanziaria in discussione alla Camere prevedendo il rinvio dell’entrata in vigore del comma 147 art. 1 della finanziaria 2004 perché, senza tale rinvio ed in assenza di una riforma della previdenza agricola, dal 1 gennaio scatterà il taglio della indennità speciale di disoccupazione con conseguenze drammatiche sul reddito di 10.000 famiglie di lavoratori agricoli nella nostra sola provincia;
Si invitano inoltre il governo e i parlamentari tutti del nostro territorio ad adoperarsi perché sia risolto il grave problema del debito contributivo pregresso nei confronti dell’INPS con la conseguente cartolarizzazione, con una soluzione equa e ragionevole che consenta alle aziende agricole piccole e grandi, di regolarizzare le loro posizioni, di sopravvivere e di superare la crisi di mercato e le difficoltà del comparto.
In assenza delle misure summenzionate si aprirebbe una gravissima crisi economica e sociale e il malcontento delle campagne, espressosi democraticamente con gli scioperi dei lavoratori del settore promossi dai sindacati e le manifestazioni dei datori di lavoro promosse dalle associazioni di categoria, soprattutto nel mezzogiorno sarebbe incontenibile con gravi tensioni di ordine pubblico.
L’Assessore all’Agricoltura Giuseppe Galletta
CGIL-FLAI Paolo Censabella
CISL-FAI Vincenzo Magnano
UIL-UILA Francesco Bartolo
UGL Agroalimentare Paolo Gallo
Col diretti Nino Gozzo
UPA Salvatore Giardina
CIA Salvatore Lupo |