Data: 18/11/2005
Oggetto: TAVOLO PROVINCIALE PER L’AGRICOLTURA LETTERA AI GOVERNI NAZIONALE E REGIONALE
  Il Tavolo Provinciale dell’Agricoltura, composto da Provincia regionale di Siracusa, sindacati di categoria ed organizzazioni imprenditoriali agricole, ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio e al Presidente della Regione, oltre cha a vari ministeri ed uffici competenti, su una serie di richieste e rivendicazioni del mondo agricolo per superare aree di crisi e per rilanciare il settore. Qui di seguito il testo della lettera. PROVINCIA REGIONALE DI SIRACUSA Assessorato Agricoltura e Comunità Montana On. Silvio Berlusconi Presidente Consiglio dei Ministri Piazza Colonna Roma On. Gianni Alemanno Ministro dell’Agricoltura e Foreste Via XX Settembre 20 Roma On. Roberto Maroni Ministro del Lavoro Via Flavia 6 Roma On. Salvatore Cuffaro Presidente Regione Siciliana Palermo On. Innocenzo Leontini Ass. Regionale Agricoltura e Foreste Palermo S.E. il Signor Prefetto Ufficio Territoriale del Governo Siracusa Ai Sigg. Deputati Nazionali e Regionali della Provincia di Siracusa Ai Sindaci e ai Presidenti dei Consigli dei Comuni della Provincia di Siracusa Al Presidente del Consiglio Provinciale Agli Organi di informazione Stampa e TV Il “Tavolo provinciale di concertazione sull’agricoltura”, riunitosi il 15 c.m. alla presenza dei rappresentanti dei sindacati di categoria e delle associazioni datoriali e presieduta dall’Assessore provinciale all’agricoltura prof. Galletta, ha convenuto la seguente presa di posizione: Premesso che l’agricoltura meridionale, siciliana e siracusana in particolare attraversa una profonda crisi di carattere strutturale e congiunturale soprattutto nel comparto decisivo dell’ortofrutta e vitivinicolo, esasperata dalla globalizzazione dei mercati e da una concorrenza agguerrita e spesso sleale; che le misure previste dal decreto Alemanno sullo stato di crisi, sbandierate come decisive, non hanno superato il vaglio della Commissione Europea e che si riducono agli aiuti irrisori de minimis di 3.000 euro per azienda e per un triennio con uno stanziamento di 130 milioni di euro per tutta l’Italia, del tutto insufficienti; che le aziende del siracusano ancora aspettano il rimborso dei danni patiti con l’alluvione del 2003; Si rivendica l’urgenza di una riforma organica della previdenza agricola, che salvaguardi i diritti dei lavoratori dipendenti combattendo il lavoro nero e sommerso e le truffe ricorrenti che danneggiano i lavoratori e la gestione previdenziale; che restituisca competitività alle aziende adeguando gli oneri contributivi alla media europea dei nostri maggiori concorrenti, che tenda con adeguati incentivi alle imprese, a stabilizzare i lavoratori agricoli per evitare fughe dalle campagne e perdita di professionalità, con l’obiettivo di giungere ad un trattamento di disoccupazione proporzionale alle giornate di occupazione effettuate, senza penalizzare in alcun modo i lavoratori così come previsto dall’Avviso Comune tra le parti sociali, sottoscritto alla presenza del governo il 4 maggio 2004; Si invita il Governo ad emendare il testo della finanziaria in discussione alla Camere prevedendo il rinvio dell’entrata in vigore del comma 147 art. 1 della finanziaria 2004 perché, senza tale rinvio ed in assenza di una riforma della previdenza agricola, dal 1 gennaio scatterà il taglio della indennità speciale di disoccupazione con conseguenze drammatiche sul reddito di 10.000 famiglie di lavoratori agricoli nella nostra sola provincia; Si invitano inoltre il governo e i parlamentari tutti del nostro territorio ad adoperarsi perché sia risolto il grave problema del debito contributivo pregresso nei confronti dell’INPS con la conseguente cartolarizzazione, con una soluzione equa e ragionevole che consenta alle aziende agricole piccole e grandi, di regolarizzare le loro posizioni, di sopravvivere e di superare la crisi di mercato e le difficoltà del comparto. In assenza delle misure summenzionate si aprirebbe una gravissima crisi economica e sociale e il malcontento delle campagne, espressosi democraticamente con gli scioperi dei lavoratori del settore promossi dai sindacati e le manifestazioni dei datori di lavoro promosse dalle associazioni di categoria, soprattutto nel mezzogiorno sarebbe incontenibile con gravi tensioni di ordine pubblico. L’Assessore all’Agricoltura Giuseppe Galletta CGIL-FLAI Paolo Censabella CISL-FAI Vincenzo Magnano UIL-UILA Francesco Bartolo UGL Agroalimentare Paolo Gallo Col diretti Nino Gozzo UPA Salvatore Giardina CIA Salvatore Lupo
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