Data: 17/01/2006
Oggetto: BAIO E GRANATA PRESENTANO IL CONVEGNO SUGLI STATI GENERALI DELL'UNIVERSITA'
  Presentato questa mattina, presso la sala "Costanza Bruno" della Provincia regionale di Siracusa, il convegno sugli "Stati generali dell'Università" che si terrà venerdì 20 e sabato 21 a Palazzo Impellizzeri di Siracusa. Il presidente del Consorzio universitario Archimede Salvo Baio, il vice presidente Mario Cavallaro e l'assessore regionale ai Beni Culturali On.le Fabio Granata hanno spiegato le motivazioni dell'organizzazione del convegno. Baio ha dichiarato che il senso dell'iniziativa, promosso unitariamente dall'assessorato regionale e dal Consorzio universitario si inserisce all'interno delle ultime novità che si sono registrate nella provincia di Siracusa in questi ultimi mesi, come l'approvazione della legge regionale sul turismo che ha sviluppato l'idea del distretto turistico, ed il riconoscimento Unesco a Siracusa d alla Valle dell'Anapo. "Il terzo punto fondamentale - ha aggiunto Baio - che ci ha portati a questa scelta è la firma del protocollo d'intesa il 3 dicembre scorso tra la fondazione Garrone e gli assessorati competenti per creare un centro di eccellenza di studi in campo turistico-culturale. Quest'ultimo settore infatti è sempre più peculiare ed avrà bisogno di figure professionali preparate per cui è necessaria una adeguata attività formativa". Il presidente del Consorzio ha evidenziato la validità dei partecipanti al convegno "Tutte figure che daranno un contributo importante". Fabio Granata ha ribadito che la manifestazione è stata ideata per far percepire l'enorme rilevanza dell'Università di Siracusa, con la direzione di due figure, quella di Baio e Cavallaro, che hanno sempre avuto l'idea fissa dell'università Mario Cavallaro, sotto la cui presidenza alla Provincia è nata la facoltà di Architettura, ha sottolineato che l'Università può contribuire al nuovo modello di sviluppo di Siracusa, ricordando come la figura del "viaggiatore" non sia totalmente nuova ma si rifaccia ai viaggiatori dell'Ottocento che già si interessavano a Siracusa.
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