Data: 06/02/2006
Oggetto: PRESENTATO IL PROGETTO "VINCERE LA PAURA"
  Stamani presentato alla Provincia di Siracusa il progetto "Vincere la paura" mirato ad interventi e prevenzione di maltrattamenti ed abusi sui minori. Il progetto, con un finanziamento di circa 126 mila euro da parte dell'Assessorato della Famiglia, Politiche Sociali e Autonomie Locali della Regione, ha come obiettivo, attraverso una rete d'informazione e di vigilanza capillare, una maggiore sicurezza in materia di tutela dei minori. I punti di riferimento saranno l'Osservatorio Minorile ed équipe integrata interistituzionale di pronto intervento. Il progetto è stato presentato dal dall'assessore alla Politiche Sociali Giovanni Leone, dalla dirigente di settore Dott.ssa Clelia Corsico e da padre Don Fortunato Di Noto delal associazione Meter. Hanno partecipato, inoltre, i membri del Comitato Scientifico del progetto stesso, e cioè rappresentanti dell'ASL 8, del Centro Giustizia Minorile, dell'Ufficio Esecuzioni Penali Esterne del Tribunale di Siracusa, dei quattro Distretti Socio Sanitari della provincia , del C.S.A. (Provveditorato agli Studi) . Il progetto PREMESSA L'accorpamento e la definizione delle ultime normative in materia di politiche sociali e la complessità dei fenomeni legati ai mutamenti sociali richiedono nuove metodologie nella definizione degli interventi e nell'organizzazione dei servizi. L'interazione fra soggetti coinvolti nella progettazione e nella realizzazione d'interventi mirati a prevenire e a risolvere situazioni critiche, comporta la creazione di reti di sostegno idonee alla valorizzazione delle risorse e delle potenzialità disponibili. La responsabilizzazione degli attori pubblici e privati che si muovono nello stesso contesto territoriale e della condivisione di obiettivi comuni per la soluzione di problematiche sociali, oltre a rappresentare momenti di crescita formativa, sono fondamentali per arginare fenomeni di devianza e di emarginazione. L'integrazione sociale non può essere elusa nella programmazione d'azioni che coinvolgono più servizi presenti nel territorio, specie se finalizzate a contrastare situazioni d'emergenza personali e familiari. La programmazione d' interventi a protezione dell'infanzia in uno specifico ambito territoriale non può prescindere da una conoscenza appropriata dei servizi presenti e della disponibilità di professionalità e risorse alle quali attingere. La condivisione delle azioni mirate alla prevenzione dei maltrattamenti e alla presa in carico di minori abusati, con un coordinamento di direzione curato dall'Ente che propone il progetto, sta alla base della strutturazione della tipologia d'intervento proposta. La sensibilizzazione degli operatori delle agenzie territoriali coinvolte e l'intesa attraverso lo strumento dell'Accordo di programma, serviranno a rafforzare la costruzione di un sistema di protezione sociale idoneo a inserire nella rete dei servizi provinciali gli interventi. Il progetto parte da questa strutturazione iniziale e nelle fasi d'attuazione utilizzerà i servizi già esistenti con una razionalizzazione e una specificità rivolta al tipo di contrasto e alla prevenzione del fenomeno. PROTOCOLLO D'INTESA sono firmatari del Protocollo d'intesa Provincia Regionale di Siracusa Comitati dei Sindaci di Distretto Socio-Sanitario A. U.S.L n. 8 di Siracusa Centro Servizi Amministrativi di Siracusa del M.P.I., Associazione Meter Centro Giustizia Minorile per la Sicilia UEPE (già Centro Sociale Adulti Dip. Amm. Pen ) AREE D'INTERVENTO Strategie di sensibilizzazione e di prevenzione; Rete di servizi di sicurezza a tutela dei minori; Strategie a scuola e nei luoghi di socializzazione; Monitoraggio ambienti a rischio; Sostegno psicologico e presa in carico dei minori maltrattati. Il progetto interesserà i 21 Comuni che s'inseriscono nell'area territoriale della provincia di Siracusa. TARGET I recettori del progetto è evidente che sono principalmente i minori, nella fascia d'età considerata: dai cinque ai 14/16 anni, che vivono nel territorio provinciale. La rete di sicurezza tende a tutelare la loro normale crescita. Destinatari del progetto sono però i loro genitori e gli operatori sociali che, nelle istituzioni scolastiche e di socializzazione, si occupano di loro. Le azioni d' informazione e di sensibilizzazione sono rivolti soprattutto a quest'ultimi. CONTENUTI DEL PROGETTO II processo d'intervento a tutela del minore si configura attraverso le seguenti modalità: - prevenzione : iniziative di sensibilizzazione e d'informazione su temi di tutela dei minori indirizzate agli operatori della scuola, ai genitori, ai minori, agli operatori dell'informazione alle categorie professionali che possono essere interessate o coinvolte nel fenomeno; - formazione : attività mirata a operatori sociali che interagiscono con i minori: operatori équipes distrettuali, operatori delle comunità di accoglienza, pediatri ed altre figure eventualmente individuate dal comitato tecnico interistituzionale anche con riferimento alla riabilitazione del minore abusante; - monitoraggio : delle situazioni a rischio per i minori in ambienti particolarmente disagiati; -rilevazione : creazione di una rete di rilevazione che coinvolga tutti gli operatori e le strutture già presenti sul territorio dai gruppi di lavoro dell'ASL ai servizi sociali comunali dagli sportelli meter all'osservatorio provinciale etc.; - segnalazione : in caso di segnalazione a qualsiasi nodo della rete di maltrattamenti o sospetto abuso, l'equipe distrettualmente competente procede all'indagine, alla prima assistenza psicologica del minore e della famiglia e alla segnalazione alla magistratura minorile e penale; - valutazione: delle relazioni familiari, delle cause dell'abuso e delle possibilità di recupero della famiglia; - protezione : in caso di prognosi non favorevole, il minore viene assistito, l'equipe formula una valutazione diagnostica e prognostica della relazione genitori-bambino e lo accompagna,in ambiente protetto, in un Centro di accoglienza temporaneo. GLI OBIETTIVI L'obiettivo prioritario è quello di creare una rete sociale di sicurezza e un nuovo servizio "antiabuso" mirato. Una rete di vigilanza solidale con il duplice compito di demotivare i potenziali abusanti e tutelare maggiormente i minori. Le iniziative principali sulle quali si punterà in via prioritaria, saranno quelle d'informazione e sensibilizzazione al problema. Si porterà all'attenzione degli operatori dei servizi, delle associazioni e, soprattutto, degli insegnanti delle scuole dell'obbligo, la problematica e le modalità d'intervento con i punti di riferimento stabiliti: Osservatorio minorile ed équipe integrate interistituzionali distrettuali di Pronto Intervento. L'avvio del nuovo servizio d'orientamento, pronto intervento e assistenza psicologica dell'utenza, rappresenterà un punto di riferimento basilare ( Azioni Bl e B2), insieme alla formazione delle équipes e degli operatori interessati (Azione B3). La prevenzione dei fenomeni d'abuso e maltrattamento seguirà tre azioni: a) l'informazione capillare; b) la sensibilizzazione di genitori e operatori; e) la formazione delle équipes e degli operatori. La costituzione di équipes d'intervento integrate costituite da operatori dell'ASL, dei comuni e della provincia rappresenta il metodo diretto d'intervento e d'integrazione. Ogni équipe avrà il compito di raccordare il lavoro che si svolgerà nei luoghi del territorio (scuole, associazioni, centri di servizio) con il lavoro di coordinamento dell'Osservatorio, in sintonia con i Centri Giustizia Minorile e con le comunità di accoglienza che saranno individuate dal comitato tecnico interistituzionale. PRINCIPALI RISULTATI ATTESI Le spaventose conseguenze di un abuso non riconosciuto in tempo e non trattato procurano danni spesso irreversibili. L'intervento di tutela si configura come un'azione specializzata e richiede l'azione di figure con specifica professionalità. Il fallimento nell'azione di tutela deriva da una scarsa consapevolezza e sensibilità riguardo all'importanza del lavoro di rete e del coordinamento degli interventi. Prevenire i traumi e intervenire sul minore per rimuovere il danno psicologico che può subire da un abuso rappresentano gli elementi essenziali d'intervento previsti dal progetto. La costruzione di una specifica rete sociale di sicurezza idonea ad affrontare e a trattare le problematiche legate al fenomeno, unitamente a tutti gli interventi di sensibilizzazione previsti, servirà non solo a focalizzare e far conoscere gli aspetti del problema, ma, soprattutto a coinvolgere i referenti territoriali che si occupano di minori in un'azione risolutiva coordinata. Il nuovo servizio attivato in provincia rappresenta un nuovo specifico intervento ripetutamente richiesto. La possibilità di poter garantire un processo d'intervento a tutela del minore, con figure qualificate e appositamente formate, rappresenta un'ulteriore attività di sicurezza sociale. Realizzazione del progetto a cura del V° Settore della Provincia di Siracusa, Dirigente Dr.ssa Clelia Corsico ( info@provsr.it)
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