Data: 07/03/2006
Oggetto: INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELL'APIT CACOPARDO "GRATUITO L'INGRESSO AI MUSEI"
  Una delle cose più invidiabili che l'Inghilterra vanta e che costituisce una felice sorpresa ed una piacevole sensazione di ospitalità per ogni turista che visita le città inglesi, è la possibilità di visitare gratuitamente i musei e le pinacoteche. Il principio che gli inglesi pongono alla base di questa scelta è semplice: i beni conservati in quei luoghi sono di tutti e dunque tutti devono poterli visitare, ammirare e godere liberamente. In questo modo tutti, cittadini inglesi o visitatori stranieri, possono accedere al British museum o alla National Gallery gratuitamente. Quello che ritengo ammirevole di tale scelta è non solo e non tanto l'opportunità offerta ai turisti di visitare gratuitamente i musei, quanto la possibilità che hanno gli stessi cittadini inglesi di poter andare ad ammirare e godere di quei capolavori dell'arte e della cultura mondiali conservati in quei luoghi tutte le volte che lo desiderano e farlo senza pagare tassa di ingresso. Tale possibilità è innanzitutto una opportunità in più di crescita civile e culturale che viene offerta ai cittadini; in secondo luogo un servizio di qualità dell'accoglienza proposto ai turisti; in terzo luogo una opportunità economica per il territorio. Non è per semplice smania di imitazione degli altri che ritengo utile riflettere sulla opportunità che anche in Italia, e se si vuole a cominciare proprio dalla Sicilia, si attui la liberalizzazione degli accessi ai siti che raccolgono e custodiscono il nostro patrimonio artistico e culturale. Naturalmente non è necessario che l'accesso gratuito venga esteso a tutti i siti; si potrebbe limitarlo ad alcuni, quelli ritenuti più adatti , secondo un ragionamento di opportunità legato alla loro salvaguardia e alla loro importanza. E non è necessario neppure che da subito l'ingresso gratuito sia esteso a tutti i visitatori. Si potrebbe stabilire che almeno i cittadini della provincia o della regione dove si trova il sito possano avere l'opportunità di usufruirne gratuitamente. Poi si potrebbe tentare di individuare non una sola, come accade già ora, ma più settimane dei beni culturali, durante le quali l'ingresso è libero. Insomma l'obiettivo dovrebbe essere quello di rendere sempre più attraente per i cittadini e i visitatori la fruizione dei beni culturali del nostro territorio. L'ingresso gratuito può essere uno strumento. E siccome su questi temi non bisogna fare alcuna demagogia diciamo subito che è giusto tenere conto delle esigenze di carattere organizzativo ed economico che una tale iniziativa implicherebbe. Bisogna cioè tener conto delle esigenze di salvaguardia dei beni, anche attraverso la loro custodia che ha certamente dei costi. Costi che in parte vengono coperti proprio con gli introiti dei biglietti di ingresso. Bisogna a tal fine individuare, eventualmente, le possibilità di coprire in altro modo i mancati introiti. Ed è questo un problema serio. Ma ritengo non insuperabile. Solo per fare un esempio di possibile soluzione anche parziale: nessuno dei nostri siti, in particolare museali, ha ancora attivato i servizi di bar,ristorazione, boockshop e riproduzione in immagini, poster o gadget, dei beni conservati, che permetterebbero un apprezzabile ricavo. E perché non aprire all'esterno i nostri siti rendendoli disponibili per eventi sponsorizzati? Certamente altre soluzioni sarebbero ancora immaginabili. Certo non dobbiamo mercificare i nostri beni culturali, ma non dobbiamo neanche avere paura di fruirne. Ritengo, comunque, che nell'attesa di superare tali problemi, se e quando ciò sarà possibile, una cosa sarebbe tuttavia già ora possibile fare senza gravare di molto i costi della custodia e salvaguardia dei beni. Sarebbe possibile rendere i beni culturali presenti in un territorio fruibili gratuitamente almeno ai cittadini residenti in quel territorio. Per esempio: i cittadini della provincia di Siracusa potrebbero visitare gratuitamente i musei e i siti della provincia di Siracusa. Naturalmente si intende tutti i cittadini, non solo i minorenni e gli ultra sessantenni che già possono farlo. Prof. Domenico Cacopardo Assessore Prov.le al Turismo e presidente APIT
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