Data: 24/05/2006
Oggetto: DALLA SCUOLA AL CARCERE DI CAVADONNA, LA COMUNICAZIONE SOCIALE MESSA IN ERETE DAGLI STUDENTI DEL "PRINCIPE DI NAPOLI"
  E' stato presentato questa mattina, nella sala costanza Bruno della Provincia Regionale di Siracusa, il "Progetto Comunicazione" che da anni ha messo in rete l'Istituto tecnico "Principe di Napoli". Quest'anno l'iniziativa si è arricchita con un intervento mirato presso il carcere di Cavadonna, dove c'è una sezione staccata della scuola. All'interno della struttura carceraria è stato redatto un inserto pubblicato insieme al giornale d'istituto ed è stata realizzata l'opera teatrale "L'umbriacu, lu giganti e l'umbrugghiuni", libero adattamento di Liddo Schiavo dal dramma satiresco "Il ciclope" di Euripide. L'occasione d'incontro con studenti e giornalisti, questa mattina, è stata comunque incentrata sul ruolo che la comunicazione ha nella socializzazione secondaria. Un ruolo che la scuola deve garantire ai suoi studenti, mettendo in campo costanti relazioni con le famiglie e l'intera comunità locale. La centralità della scuola, in questo contesto, passa proprio dalla capacità di promuovere i principi su cui si fonda la società civile. Occorre quindi puntare sulla solidarietà, innanzitutto, sulla presenza da prima linea nei luoghi critici della socializzazione e quindi anche all'interno della struttura carceraria. E' proprio lì che il corso di comunicazione ha dato i suoi risultati migliori, perché i detenuti hanno dimostrato una grande capacità di trasmettere emozioni e sentimenti, una gran voglia di riscatto che deve essere recepita ed elaborata dall'intero contesto sociale. Tutti elementi che si evincono da quel che i detenuti hanno scritto nel giornale d'istituto. All'incontro di oggi, coordinato dal regista Liddo Schiavo, hanno partecipato la dirigente del "Principe di Napoli Laura La China, la direttrice del carcere di Cavadonna Angela Gianì, e le insegnanti che si sono occupate del progetto Daria la Sita, Gabriella Dotto e Rossella Di Paola.
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