Data: 24/06/2010
Oggetto: XV EDIZIONE PREMIO LETTERARIO “ELIO VITTORINI” (LA SCHEDA)
  La giuria esaminatrice, presieduta da Natale Tedesco si è riunita a Torino il 16 maggio 2010 alla Fiera del Libro Le tre opere vincitrici, tutte a pari merito, sono risultate le seguenti: • Nicola Lagioia, Riportando tutti a casa (Einaudi) • Paolo Sorrentino, Hanno tutti ragione (Feltrinelli) • Nino Vetri, Lume Lume (Sellerio) Il Premio per l’opera prima è andato a: Giulia Villoresi, con La Panzanella (Feltrinelli) La cerimonia di consegna dei premi avrà luogo il 25 giugno alle ore 21 nella cornice del Teatro Greco di Siracusa. La serata, con la regia di Vittorio Muscia prevederà la partecipazione di personalità del mondo della cultura e dello spettacolo e sarà condotta da Fabrizio Frizzi. Previsti interventi musicali di Gino Paoli e Patty Pravo. SCHEDA AUTORI Nicola Lagioia, (Bari nel 1973). ha scritto questo romanzo d’iniziazione, maturo e arrabbiato, con una scrittura tesa, alta e capace di una precisione lenticolare. Si svolge nella Bari degli anni ottanta e racconta una storia di amicizia, di tradimenti, di conflitti generazionali e vuole rappresentare il germe dei giorni che stiamo vivendo ovvero l’eterna adolescenza di un paese che diventa vecchio senza essere cresciuto. Paolo Sorrentino (Napoli 1970) è un regista e sceneggiatore. “L’uomo in più”, 2001; “Le conseguenze dell’ amore”, 2004; “L’amico di famiglia”, 2006 e nel 2008 ha avuto il Premio della Giuria al festival di Cannes con il film “Il divo”. Il libro, “Hanno tutti ragione”, narra la storia di un cantante melodico con tanto passato alle spalle, Tony Pagoda che, dopo una vita all’insegna del successo fra Napoli, Capri e il mondo, decide di sparire e cercare il silenzio. Si reca in Brasile ma dopo una permanenza di diciassette anni tra Rio e Manaus, coronato da una nuova libertà ma ossessionato dagli scarafaggi, qualcuno gli offre un assegno stratosferico purché torni in Italia. Nino Vetri (Palermo 1964) è un musicista che suona nella “Banda di Palermo”. Il protagonista o è un giovane palermitano che vorrebbe conoscere le parole di un’antica canzone rumena intitolata “Lume Lume”. Interroga molti dei giovani Rumeni che abitano vicino a lui, uno dei quartieri multietnici di Palermo, che appunto essendo giovani non solo non ne sanno nulla ma anzi sono dei fans di Ramazzotti. Questo libro dal tono leggero e divertito è stupefacente, come afferma Andrea Camilleri, che ne ha curato l’introduzione, c spinge a guardare con occhio diverso e più consapevole alcune manifestazioni di diversità. L’opera prima di questa edizione, “ La Panzanella” dell’esordiente Giulia Villoresi, (Roma 1984) è un romanzo davvero sorprendente che probabilmente Vittorini avrebbe pubblicato volentieri nei Gettoni anche per la freschezza del linguaggio. La Panzanella, come afferma Erri De Luca nel retro di copertina, è una ragazza pronta per l’amore e va all’arrembaggio della sua bellezza. Lascia al lettore il graffio di un’ironia precoce. PREMI SPECIALI TUCCIO MUSUMECI ( premio per il Teatro) (Catania, 20 aprile 1935) è un attore italiano di teatro e cinema. Recita sia in lingua italiana che in lingua siciliana. Inizia la sua attività nel campo dello spettacolo esibendosi nel cabaret e nell'avanspettacolo in compagnia di Pippo Baudo nella Catania degli anni cinquanta del XX secolo. La svolta della sua carriera di attore avviene con la costituzione del Teatro Stabile di Catania nel quale inizia a recitare in lavori teatrali, per lo più comici, sia in lingua italiana che in siciliano. Uno dei suoi primi successi fu Il berretto a sonagli di Luigi Pirandello interpretato da Turi Ferro. La sua mimica da burattino e la sua vis comica innata, gli hanno consentito una lunga carriera costellata di successi. Ma la sua attività teatrale ha registrato la sua bravura in ruoli più impegnati come in Cronaca di un uomo di Pippo Fava, Il Consiglio d'Egitto di Leonardo Sciascia, Pipino il breve di Tony Cucchiara che ha Classe di Ferro spettacolo di Aldo Nicolaj che ha debuttato nel 2003 al Teatro Biondo di Palermo per la regia di Renato Giordano e le musiche di Matteo Musumeci. Spesso ha recitato in coppia con Pippo Pattavina con il quale viene spesso ricordato, anche per la famosa gag di "U purtau u pani papà". Ha preso parte anche ad una quindicina di film, sempre in parti da caratterista, fra i quali si ricorda Mimì metallurgico ferito nell'onore di Lina Wertmüller, Porte aperte di Gianni Amelio, Lo voglio maschio di Ugo Saitta, Virilità di Paolo Cavara e La Matassa di Ficarra & Picone. Ha due figli, Matteo noto compositore lirico soprattutto all'estero, e Claudio che ha intrapreso la strada del padre. FRANCESCO CAFISO (Premio per la Musica) (Vittoria, 24 maggio 1989) è un sassofonista italiano (sax contralto). Innamoratosi a 7 anni del suono del sax, Francesco è un musicista e compositore, considerato uno dei talenti più precoci [1] e importanti della storia del jazz. Nel 2006 ha conseguito il diploma in Flauto traverso con il massimo della votazione al Liceo Musicale Parificato Vincenzo Bellini di Catania. Ha suonato diverse volte in USA esibendosi al Lincoln Center nella "Alice Tully Hall" e nella "Avery Fisher Hall" oltre che al Birdland, all'Iridium, al Dizzy's Club Coca Cola, al BB King, prestigiosi jazz club di New York. Si è esibito inoltre in altri Festivals internazionali quali quello di New Orleans, di Montreal, di Melbourne, di Tokio, di Londra, di Ouro Preto in Brasile, di Tallinn in Estonia, nei grandi festivals europei tra cui, Vienna, (A) North Sea (NL), Vienne (F) , Marciac, (F) Vitoria, (E) Umbria Jazz, Pescara Jazz e moltissimi altri. Nel marzo del 2004 ha partecipato con successo, come ospite d'onore, al Festival di Sanremo. Dal 2008 dirige, con grande successo, il "Vittoria Jazz Festival", che si svolge nel mese di giugno a Vittoria, sua città natale. Il 19 gennaio del 2009, su segnalazione di Wynton Marsalis, ha suonato a Washington DC durante i festeggiamenti in onore del Presidente Barak Obama e del Martin Luther King Junior day. Il 17 luglio del 2009, la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e Umbria Jazz lo hanno nominato "ambasciatore della musica jazz italiana nel mondo". PIETRANGELO BUTTAFUOCO (Premio per il Giornalismo) (Catania, 2 settembre 1963]) è un giornalista e scrittore italiano. Dopo gli studi, prima ad Agira e poi a Catania, in filosofia, Buttafuoco inizia la sua attività giornalistica al Secolo d'Italia. Per un breve periodo nel 1995 è direttore del periodico L'Italia Settimanale, dove si segnala per copertine dai titoli provocatori. Collabora prima con Il Giornale, poi lavora per alcuni anni al Foglio di Giuliano Ferrara, prima di approdare nel 2004 a Panorama, con la qualifica di "capo servizio", chiamato da Pietro Calabrese. Nel 2005 pubblica per Mondadori il romanzo Le uova del drago, finalista al Premio Campiello 2006. Conduce negli anni novanta per due anni, su Canale 5, chiamato dall'allora direttore Gianpaolo Sodano, la trasmissione Sali e Tabacchi. Nel 2006 su La 7 Giarabub. Il 18 maggio 2007 viene nominato presidente del Teatro Stabile di Catania, succedendo al dimissionario Pippo Baudo. Da giugno a settembre 2007 conduce su La7, in coppia con Alessandra Sardoni, la trasmissione Otto e mezzo, nella sostituzione estiva dei conduttori Giuliano Ferrara e Ritanna Armeni. Il 5 febbraio 2008 esce per Mondadori il suo secondo romanzo L'ultima del diavolo in cui si parla della vicenda del monaco cristiano Bahira, che secondo una leggenda avrebbe riconosciuto nel giovane Maometto i segni del carisma profetico. Sempre nel 2008 esce Cabaret Voltaire, un saggio sul rapporto tra Islam e Occidente edito da Bompiani. Il 1 febbraio 2009 ha ricevuto la "Candelora d'Oro", riconoscimento istituito dal Comune di Catania nel 1988. Ha collaborato anche con le Edizioni di Ar, che hanno pubblicato una raccolta di suoi articoli dal titolo Fogli consanguinei. Nel novembre 2009 ha pubblicato il volume "Fìmmini".
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