Data: 25/06/2010
Oggetto: Si è svolto il seminario su “Richiedenti asilo e rifugiati sopravvissuti a torture e traumi estremi. Profili normativi e sociosanitari”
  ATTENZIONE QUESTO COMUNICATO SOSTITUISCE IL PRECEDENTE DELLO STESSO ARGOMENTO Ha avuto luogo nei locali della sala “Costanza Bruno” della Provincia Regionale di Siracusa il seminario “Richiedenti asilo e rifugiati sopravvissuti a torture e traumi estremi. Profili normativi e sociosanitari” organizzato dalla Presidenza del Consiglio provinciale, dalla Presidenza della Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di Siracusa e dal servizio di accoglienza attiva dell’Azienda sanitaria provinciale. L’incontro, che aveva carattere seminariale, ha registrato la partecipazione di 154 iscritti, tra operatori del pubblico impiego in servizi legati al mondo dell’integrazione e operatori nell’ambito del mondo dell’accoglienza e dell’associazionismo. “Significativamente, la data scelta dagli organizzatori” – come ha sottolineato il Presidente del Consiglio provinciale, Michele Mangiafico, in apertura dei lavori – “è ricaduta a cavallo tra il 20 giugno, giornata in cui il mondo intero ha ricordato i rifugiati politici e il 26 giugno, giornata internazionale delle vittime di tortura, per sottolineare l’attenzione che ciascun paese, al di là delle leggi proprie, debba avere nei confronti dei più generali e sovraordinati diritti umani”. A sottolineare la rilevanza che le istituzioni interessate hanno voluto dare all’iniziativa, sono intervenuti i saluti del Prefetto, Sua Eccellenza Carmela Floreno, del Presidente della Provincia, On. Nicola Bono, del Direttore generale dell’Asp, Franco Maniscalco, del vicequestore di Siracusa, Salvatore Arena e di Don Aurelio Russo che, in rappresentanza dell’Arcivescovo, ha ricordato ai presenti l’esempio di Gesù Cristo e le parole con cui richiama a trattare ogni persona come se fosse lui stesso (“ogni volta che avete fatto qualcosa ad uno dei miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”. La dott. Maria Rita Cocciufa, oggi presidente della Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di Siracusa, ha colto l’occasione per parlare dell’attività della commissione e per distinguere tra le varie forme di protezione cui possono accedere i soggetti interessati. “Ad oggi nel 2010 – ha detto la Cocciufa – l’attività della commissione è stata caratterizzata da 210 audizioni, rispetto alle quali 42 soggetti hanno ricevuto lo status di rifugiato politico, mentre 111 hanno ricevuto la protezione sussidiaria”. Il sostituto procuratore della Repubblica Filippo Focardi ha approfondito gli aspetti penali conseguenti all’entrata in vigore della legge 94/09, sottolineando tuttavia – attraverso una brillante metafora tratta da un testo di Brecht e apprezzata dal pubblico presente – l’indispensabile ruolo del magistrato nell’interpretazione della norma. Centrale l’intervento dello psichiatra Massimo Germani, oggi direttore a livello nazionale del progetto Nirast che guarda proprio ai rifugiati e alle vittime di tortura e che si prefigge la presa in carico di questi soggetti e la capacità di rilevare attraverso l’intervento socio-sanitario l’esistenza dei sintomi che dimostrano che il soggetto abbia subito tortura e la cura del soggetto stesso. La questione degli aspetti socio-sanitari e il ruolo determinante che in questo senso svolge l’Asp, anche a servizio della commissione territoriale, è stato più volte toccato nel corso della mattinata, anche attraverso domande rivolte dalla platea alla dott. Lavinia Lo Curzio, responsabile del servizio immigrazione, e al dott. Rosario Pavone, che collabora presso il centro Nirast del territorio di Siracusa. Proprio la dott. Lo Curzio ha posto l’accento sulle norme in materia di erogazione dell’assistenza e tutela della salute, spiegando le differenze in questo senso tra extracomunitari, comunitari, regolari e irregolari. Breve ma incisivo il contributo della dott. Rosaria Garufi, dirigente delle Politiche Sociali del Comune di Siracusa, che ha colto l’occasione per rappresentare ai presenti il novero dei servizi erogati dall’ente locale pur nelle difficoltà economiche che in questi tempi lo caratterizzano. Tra gli interventi, rilevante anche quello della dott. Cristina Franchini sul tema della vulnerabilità, in quanto la stessa è la componente dell’Achnur in seno alla Commissione territoriale di Siracusa. Le cinque ore abbondanti in cui si sono prolungati i lavori non hanno tolto nulla all’attenzione e alla partecipazione dei presenti, che intorno alle due hanno dato vita ad un’ultima mezz’ora dedicata al dibattito con i relatori. A metà mattinata la Caritas, attraverso il responsabile regionale del settore immigrazione ha offerto numeri e statistiche sul fenomeno, proiettando anche un significativo dossier.
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