Data: 26/08/2010
Oggetto: Si inaugura venerdì la mostra "Il filo del pensiero - l'arte sotto il segno della bellezza" al Palazzo del Governo in via Roma‏
  Verrà inaugurata domani, venerdì 27 agosto, alle 20,30 presso la sala espositiva del Palazzo del Governo di via Roma 31 la mostra “Il filo del pensiero – l’arte sotto il segno della bellezza”. Saranno esposte fino al 13 settembre opere in filo frutto dell’iniziativa che nel corso di quest’anno ha visto protagonista l’associazione Mani d’oro onlus con la promozione di ricami d’arte sul tema della farfalla insieme ad opere di arte contemporanea dell’artista veneziana Annalù, che all’elemento metaforico della farfalla di ispira costantemente nelle sue produzioni. L’esposizione di queste opere è curata dal critico d’arte Daniela Del Moro e si avvale anche della disponibilità dell’antiquario Claudio Fayer, che ha prestato alcuni pezzi per l’allestimento della mostra. Saranno presenti all’iniziativa il presidente del Consiglio provinciale, Michele Mangiafico, e l’assessore provinciale alla Cultura, Gaetano Amenta. L’intento della iniziativa è ambiziosa. Riciclare a livello di immagine l’artigianato d’arte al livello dell’arte contemporanea. L’artigianato tradizionale, che in casi come questo è un arte almeno quanto il pennello, può meglio essere recuperato nella memoria sia della opinione pubblica che degli addetti ai lavori. E per fare ciò l’associazione Mani D’Oro ( che ha un museo non sufficientemente conosciuto a Solarino) promuove mostre ed eventi come quello che viene inaugurato domani, a cui partecipano 15 artiste di cui alcune con un curriculum che vanta , fra l’altro, premi internazionali e la partecipazione alla Biennale di Venezia, come Annalù, Alessia De Montis e Katiuscia Scala . Sul tema il noto docente di estetica della Cattolica di Milano Stefano Zecchi ha detto: “ oggi l’artigiano non dispone di una relazione con l’arte contemporanea, è isolato e non gli viene riconosciuto dalla critica lo status di Arte con al A maiuscola. Anzi viene considerato una figura residuale di una cultura ormai tramontata . Ritengo che ciò rappresenti una gravissima perdita culturale . La scuola potrebbe aiutarci a coprire questo gap”. Per il presidente del Consiglio provinciale Michele Mangiafico “nell’ offrire un prodotto confezionato in primo luogo per i nostri stessi cittadini, contribuiamo affinché si riconosca nell’amore per la cultura un sentimento di appartenenza alla propria storia, in secondo luogo per le migliaia di turisti che affollano Siracusa alla ricerca non solo del suo prezioso fascino di un tempo che non c’è più ma anche per la sua capacità di rinnovarsi nella vita contemporanea come comunità che produca nuovi semi di cultura.”
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