Data: 02/09/2010
Oggetto: VERSO LA CONCLUSIONE IL PROGETTO S.T.O.P. ALLA VIOLENZA ALLE DONNE
  Lunedì 6 settembre prossimo, dalle ore 9.00 alle ore 14.00, presso la sala Costanza Bruno della Provincia Regionale di Siracusa, si concluderà la quarta fase del progetto S.T.O.P. ( sistema territoriale operazione prevenzione) finanziato dal Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri che vede partner la Provincia Regionale di Siracusa insieme a quella di Ragusa e le associazioni “La Nereide”, “Nuova Vita Onlus”, l'istituto Netum e il Cesis come capofila. Nell'ultimo incontro dello scorso 1 settembre relativo alla formazione degli operatori e condotto dalla Dott.ssa Daniela Respini - Psicoterapeuta e dall'Avv. Patrizia La Vecchia, entrambe operatrici volontarie del Centro Antiviolenza “La Nereide” di Adriana Prazio, sono stati affrontati i due aspetti determinanti nei confronti delle donne vittime di violenza: l'intervento di supporto psicologico e la consulenza legale. E' emerso che nessun intervento può essere realizzato se manca una profonda conoscenza del fenomeno scevra da qualsiasi forma di pregiudizio di natura sociale e culturale. E' urgente, creare al più presto nel territorio una metodologia di intervento chiara e condivisa tra tutti gli operatori che a vario titolo si occupano di donne vittime di violenza. “ Questa attività si può realizzare solo attraverso la creazione di una solida rete tra tutti gli operatori – ha detto l'assessore provinciale alle pari opportunità di Siracusa Nicky Paci che è intervenuto all'incontro – Ciò si può ottenere solo attraverso il coinvolgimento diretto degli Enti Pubblici che hanno un ruolo significativo nella prevenzione e nell'assistenza, attraverso la stipula di protocolli ed intese. Questi strumenti non servono solo ad impegnare formalmente gli enti e le associazioni ad occuparsi del fenomeno, ma forniscono le giuste indicazioni per stabilire anche ruoli e modalità di intervento”. Nel corso dell'incontro è emerso che a Siracusa sono pochissime le donne che denunciano casi di violenza. Un dato basso determinato dal fatto che oggi la donna non si sente sicura; non ritiene di potersi fidare del Sistema Territorio. Questo non per mancanza di sensibilità al fenomeno ma probabilmente per l'assenza di un'azione comune per arginarlo. Il progetto è quasi giunto alla sua fase conclusiva, che rappresenta di fatto una sorta di preparazione a quello sarà poi il vero e autentico scopo del progetto: avviare la rete e fornire contributi concreti e operativi all'assistenza diretta alle donne vittime di violenza.
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