Data: 12/10/2010
Oggetto: Per il riconoscimento della lingua dei segni il presidente Mangiafico scrive al presidente del Senato
  Il presidente del Consiglio provinciale, Michele Mangiafico, ha scritto al presidente del Senato, on. Renato Schifani e per conoscenza al presidente dell’ente nazionale sordi, Ida Collu. “Presidente, da quasi un anno – scrive Mangiafico - mi risulta, nonostante l’impegno unanime di tutte le forze politiche, che sia bloccato in commissione Bilancio al Senato il Disegno di Legge sul riconoscimento della Lingua dei Segni. Per questa ragione, sarò presente nel territorio della nostra Provincia alla locale manifestazione che la sezione provinciale dell’ENS organizza il prossimo 14 ottobre in raccordo con le sezioni provinciali di tutta Italia per rappresentare le proprie istanze. Il disegno di legge in oggetto, infatti, avrebbe una portata storica per il nostro paese e permetterebbe all’Italia di adeguarsi concretamente alla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, laddove la stessa convenzione prevede il riconoscimento e la promozione della Lingua italiana dei segni, che caratterizza la comunicazione della comunità sorda. Il testo in discussione, infatti, afferma all’articolo 1 comma 2 che “la Repubblica riconosce la Lingua dei Segni come lingua non territoriale della comunità dei sordi e ne promuove l’acquisizione e l’uso”. Nella mia vita, ho avuto la fortuna di entrare in contatto con la comunità sorda della mia provincia e di partecipare ad un corso di base per apprendere la Lingua dei segni, rendendomi conto in questi anni di quanto questa lingua rappresenti uno strumento di incredibile integrazione tra la comunità udente e la comunità sorda. Si tratta di una lingua di grande potenza creativa, di un ponte con la comunità sorda anche per chi non la conosce, attraverso l’aiuto degli interpreti. Sono queste le motivazioni che mi portano a pensare che il nostro paese si distinguerebbe sul piano della civiltà attraverso l’approvazione di questo disegno di legge. In questa direzione auspico che vada il Suo impegno e il Suo lavoro, nella convinzione che questo traguardo rappresenterebbe anche l’affermazione del diritto alla libertà di espressione e di opinione di una comunità che certamente è un valore aggiunto per l’Italia intera”.
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