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L’aula consiliare di via Labirinto ha ospitato, questa mattina, un’esperienza di confronto con gli altri paesi europei (Regno Unito, Greci, Spagna e Turchia) sul tema dell’istruzione scolastica per quanto riguarda il progetto Comenius che ha l’obiettivo di rendere sempre più forte il processo di integrazione tra docenti e studenti di vari Paesi europei. L’istituto siracusano prescelto per portare avanto il progetto Comenius è stato l’istituto comprensivo Giovanni Lombardo Radice.
Questa mattina, nell’aula consiliare, insieme al presidente del Consiglio provinciale, Michele Mangiafico, erano presenti i docenti dei quattro Paesi europei, la dirigente dl “Lombardo Radice”, Carmela Fronte, la prof. Anna Manzella e una cinquantina di alunni.
Il presidente Mangiafico ha naturalmente dato il benvenuto agli ospiti. “Sono felice per il progetto Comenius – ha detto il presidente del Consiglio – che dà alla scuola “Lombardo Radice” la possibilità di uno scambio di esperienze e conoscenze con le altre scuole e gli studenti di altri Paesi europei. Questo progetto rappresenta l’opportunità di conoscere vari metodi di insegnamento, ma anche l’occasione per la conoscenza di differenti culture e sistemi di vita e può determinare, sia per gli insegnati che per gli studenti, un momento di crescita umana e culturale.
“Sono altresì felice – ha concluso il presidente Mangiafico – di ospitare questa manifestazione in quanto penso che le istituzioni devono essere aperte alla cittadinanza e soprattutto ai giovani”.
Nel corso dell’incontro sono state proiettate delle immagini sulla città di Siracusa e sulle iniziative portate avanti dagli studenti nell’ambito del progetto Comenius.
Hanno parlato, in lingua inglese, anche quattro docenti rappresentanti dei quattro Paesi europei che hanno preso parte al progetto. Tutti felici di partecipare all’evento, contenti per l’accoglienza e hanno sottolineato come gli studenti abbiano mostrato un grande interesse per le altre culture.
Al termine della manifestazione il presidente Mangiafico ha donato ai docenti un fermacarte e agli studenti un opuscolo contenente alcuni racconti.
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