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Il gemellaggio tra due licei, uno di Siracusa, l’altro di Sofia, ha vissuto un momento particolarmente significativo questa mattina, allorchè un nutrito gruppo di studenti dei licei “Gornia Banja” e del classico “Tommaso Gargallo” si è ritrovato nell’aula consiliare della Provincia, insieme al presidente del Consiglio provinciale, Michele Mangiafico e alla dirigente scolastica del Gargallo, prof. Carmela Pace. Gli studenti bulgari erano accompagnati da due docenti e dal responsabile ministeriale delle scuole italiane all’estero.
Tra i giovani, affiatati come se non fossero divisi da modelli di vita completamente diversi, un grande entusiasmo: “Siamo felici – hanno detto i siracusani – di avere qui, accanto a noi, questi ragazzi bulgari. Vogliamo ricambiare la loro eccellente ospitalità. A questa età ci uniscono tante cose e speriamo che i nostri coetanei portino in Bulgaria un ricordo gradevole della loro permanenza a Siracusa”.
Gli studenti bulgari, tramite l’aiuto di una interprete, hanno ringraziato e hanno espresso soddisfazione per la loro permanenza a Siracusa in questi giorni. Hanno scoperto una città dalle molteplici bellezze e dal clima mite.
Da parte sua il presidente del Consiglio, Michele Mangiafico, che tiene particolarmente ai rapporti con i giovani i quali molto spesso partecipano alle sedute dell’Assemblea provinciale, ha elogiato lo spirito con cui questi ragazzi fraternizzano fra loro. “Si tratta – ha detto Mangiafico – di momenti che meritano di essere sottolineati soprattutto da noi rappresentanti delle istituzioni. I giovani dimostrano di avere qualità morali importanti. Il Consiglio provinciale oramai da tempo segue questa linea di collaborazione con gli studenti che domani costituiranno la classe dirigente. Dobbiamo contribuire a preparli avvicinandoli alle istituzioni. Quanto agli studenti bulgari, trovo interessante che nel loro liceo, tra le lingue straniere, si studi l’italiano”.
La prof. Pace ha ringraziato il presidente Mangiafico per la sensibilità dimostrata anche in questa occasione.
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