Data: 10/11/2010
Oggetto: BONO: “SBLOCCATO, FINALMENTE ,DOPO CINQUE ANNI, L’ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA REINDUSTRIALIZZAZIONE DELL’AREA INDUSTRIAE DI PRIOLO.”
  In riferimento all’incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico per il rilancio e l’attuazione dell’Accordo di Programma per la reindustrializzazione dell’area industriale di Priolo , il Presidente della Provincia regionale di Siracusa On Nicola Bono , che è anche presidente dell’Osservatorio Provinciale della Chimica, ha dichiarato: “Si tratta certamente di un risultato positivo quello che la delegazione siracusana è riuscita ad ottenere nell’incontro con Ministero e Regione Siciliana circa l’avvio, dopo cinque anni, dell’Accordo di Programma . E’ il frutto di un lungo lavoro iniziato nell’estate del 2008 , in un clima di generale scetticismo circa le reali possibilità di costruire una interlocuzione con il Governo nazionale,che ha invece consentito di recuperare e rivitalizzare una intesa strategica per lo sviluppo del più importante polo industriale siciliano. Le aspettative che dopo tanti viaggi a Roma qualcosa di concreto venisse prodotto hanno finalmente trovato riscontro . Infatti in primo luogo, e questo è l’aspetto che da all’incontro la giusta valenza per poterlo definire concreto e positivo, il Ministero ha messo a disposizione 20 milioni di euro di incentivi della legge 181/1989 per avviare immediatamente le procedure di localizzazione, a Priolo, di sei nuove attività produttive che metteranno in campo, fra diretto ed indotto, circa 200 posti di lavoro, e mobiliteranno risorse private per oltre 100 milioni di euro. A questi incentivi statali, e questo è il secondo aspetto concreto e positivo dell’incontro, si affiancheranno gli incentivi regionali, annunciati dall’assessore allo Sviluppo Economico della Sicilia Marco Venturi, che ne ha dato esplicita conferma nel corso dell’incontro, diradando definitivamente le nebbie attorno agli impegni che la Regione aveva assunto con la sottoscrizione dell’Accordo di Programma, e che finora non avevano mai trovato ufficiale conferma. Questi investimenti sono importantissimi, specialmente in questo momento di crisi diffusa, perché rappresentano un’ inversione di tendenza ed un forte messaggio di rilancio dell’area industriale di Priolo, quale luogo capace di attirare nuove iniziative produttive .- Gli altri due aspetti legati all’Accordo di Programma, e cioè a dire la cessione a prezzo politico delle aree ex-Syndial, che è stata ribadita esplicitamente dal sottosegretario Saglia, e il bilanciamento del Cracking, che ha registrato la conferma degli impegni finanziari statali di 160 milioni di euro, saranno oggetto di una valutazione e definizione in un apposto incontro operativo che, è stato concordato, sarà tenuto presso l’Osservatorio Nazionale della Chimica entro metà dicembre. In tale incontro da un lato si definirà l’accordo sulla cessione a prezzo politico delle aree Syndial e dall’altro si dovrà decidere, in via definitiva e sulla base di oggettive valutazioni economiche, in riferimento anche all’attuale situazione del mercato nazionale e mondiale, se occorra, ed in che misura, un aggiornamento o meno dei contenuti dello stesso Accordo sulle problematiche del Cracking, che ha costituto finora l’elemento di più difficile attuazione, anche per la mancanza di partner privati disponibili ad investire nel settore . La riunione ,pertanto, ha toccato tutti i punti relativi all’Accordo di Programma, e per ciascuno di essi, non solo ha registrato un dibattito franco, ma anche l’impegno di Governo ed ENI a non sottrarsi al confronto e alle doverose scelte che dovranno essere fondate su dati oggettivi e condivisi. Per tali ragioni non posso che esprimere la mia personale soddisfazione per essere riusciti a rimettere con forza e con credibilità interlocutoria nell’agenda del Governo il tema della reindustrializzazione dell’area industrie di Priolo . Siamo riusciti in questa operazione, per l’impegno e la capacità di tutte realtà istituzionali, associative e sindacali, di muoversi in maniera unitaria e con un metodo di lavoro razionale e condiviso, a partire dalla elaborazione dei percorsi previsti nel documento per lo Sviluppo Economico del Territorio approvato nel dicembre del 2009, il cui primo punto, non a caso, era lo sblocco delle procedure dell’Accordo di Programma . A giorni convocherò l’Osservatorio Provinciale della Chimica per una riflessione collettiva sui risultati dell’incontro del 9 novembre, e per individuare le azioni che come territorio dobbiamo assumere per arrivare al prossimo incontro di metà dicembre preparati e consapevoli dell’importanza di raggiungere una intesa con i governi nazionale e regionale sulle parti dell’ Accordo ancora inevase”
Torna indietro