Data: 21/02/2011
Oggetto: L’ON. BONO SI AUTO SOSPENDE DA OGNI INCARICO NELL’ATO IDRICO
  Con una nota inviata ai Vice Presidenti del C.d.A e dell’Assemblea dell’ATO idrico, il Presidente Bono ha dichiarato: “In tutta la vicenda dell’ATO Idrico, che seguo sin dal luglio del 2007 quando, con una interrogazione parlamentare di impressionante preveggenza, descrissi scenari oggi purtroppo puntualmente verificatisi ed avvalorati da una autorevole sentenza del C.G.A., ho sempre perseguito la rigorosa tutela dell’interesse pubblico. La calunniosa querela, presentata esclusivamente nei miei confronti da una persona con la quale non ho mai avuto alcun rapporto, né personale né formale, è stata architettata per bloccare, con fatti del tutto inesistenti, l’azione collegialmente esercitata ed all’unanimità decisa dagli organi del Consorzio (C.d.A. ed Assemblea). Infatti, il vero obiettivo della querela era quello di inquinare, tentando di attribuire motivazioni illecite, la doverosa azione, intrapresa dagli organi dell’ATO, di verificare se effettivamente il Gestore possedesse i requisiti finanziari contrattualmente previsti, verifica che, invece, era ed è strumentale alla corretta esecuzione degli investimenti previsti nel Piano d’Ambito. Appena venuto a conoscenza dell’azione calunniosa, ho prontamente manifestato ai magistrati inquirenti, oltre alla mia piena fiducia, la mia più ampia disponibilità a qualsiasi forma di collaborazione, chiedendo di essere sentito e chiarendo documentalmente non solo la mia totale estraneità ad ogni fatto illecito, ma anche e soprattutto la rigorosa correttezza e doverosità di tutti gli atti adottati. Sul piano amministrativo, l’intervenuta pubblicazione del dispositivo della sentenza del C.G.A. del 17 dicembre u.s. ha indotto lo scrivente ad attendere il deposito dell’intera sentenza, anche al fine di valutare le indicazioni che la stessa potrebbe contenere, alla luce del nuovo codice sul processo amministrativo, sui provvedimenti conseguenti alla sentenza stessa e, quindi, sulla futura gestione del Servizio Idrico Integrato. Il ritardo nel deposito della sentenza, adempimento che pensavo sarebbe avvenuto in tempi più celeri, e, nel contempo, la necessità di garantire il proseguimento dell’attività gestionale dell’ATO senza prestare il fianco a qualsiasi interessata e strumentale interpretazione dei miei comportamenti, mi inducono ad autosospendermi da ogni carica ricoperta nel Consorzio ATO Idrico n. 8 di Siracusa sino alla conclusione, che mi auguro celere, dell’inchiesta. D’altronde, la circostanza che lo Statuto riserva al Presidente poteri di natura esclusivamente rappresentativi, attribuendo invece al C.d.A. ed all’Assemblea la responsabilità collegiale delle scelte fondamentali, fa si che la mia attuale presenza non solo non appare necessaria, ma potrebbe invece essere strumentalizzata da interpretazioni interessate. Nell’augurare agli organi del Consorzio la serena e fattiva prosecuzione del lavoro intrapreso nell’interesse della collettività, colgo l’occasione per inviare cordiali saluti.” On. Nicola Bono
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