Data: 11/07/2011
Oggetto: TORINO 150. LE GIORNATE DEL TEATRO. BONO: “PROPONIAMO NEL SETTORE DELLO SPETTACOLO LA CABINA DI REGIA QUALE LUOGO ISTITUZIONALE DI CONFRONTO ”
  “Riaffermare la necessità di approvare un disegno di legge nazionale quadro sullo spettacolo dal vivo e di sedi istituzionali per la decisione concertata tra tutti i livelli istituzionali in materia”. E’ quanto ha affermato il Responsabile UPI (Unione Provincie d’Italia) Settore Cultura e Turismo, On. Nicola Bono in occasione dell’evento organizzato a Torino dall’AGIS Torino 150: Le giornate del Teatro. Sulla proposta delle Regioni di sperimentare la approvazione di Accordi bilaterali dello Stato con le singole Regioni circa la ripartizione delle risorse del fondo unico per lo spettacolo l’On. Bono, ha l sottolineato che “appare propedeutico a qualunque proposta la realizzazione della Cabina di Regia della Cultura, già concordata tra le Regioni, UPI ed ANCI, e che vede la presenza ovviamente anche del MIBAC, ed in quella sede avviare ogni opportuno approfondimento su questa e su qualsiasi altra proposta di migliore e più funzionale gestione del Fondo Unico dello Spettacolo ( FUS), specie se integrato con risorse regionali”. Bono ha poi rilevato che “qualunque accordo di programma necessita della certezza almeno triennale delle risorse nazionali e territoriali e della partecipazione di tutte le Regioni. Se così non fosse, avremmo un’Italia a macchia di leopardo”, ha precisato Bono, con differenze sempre più marcate tra i territori e tra i soggetti ed istituzioni dello spettacolo dal vivo. “ A fronte dei contributi che Province e Comuni quotidianamente sul territorio destinano alle attività di spettacolo, Bono richiede che , “nelle more della realizzazione della Cabina di Regia, venga garantito il coinvolgimento degli enti locali e delle loro associazioni di rappresentanza ANCI ed UPI nel riparto delle risorse sullo spettacolo, così come avviene con l’adozione dei decreti ministeriali d’intesa con la conferenza unificata”. In conclusione Bono ha affermato “che la conferenza unificata, in cui sono rappresentati tutti i livelli di governo, Stato, Regioni, Province e Comuni, deve restare la sede più opportuna per concordare il riparto e l’assegnazione delle risorse”.
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