Data: 21/09/2011
Oggetto: IL PRESIDENTE BONO PRESENTA “FRONTIERE LIQUIDE “ AL TEATRO “VERGA”
  Il Presidente della Provincia Regionale di Siracusa On. Nicola Bono ha presentato stamani il progetto “Frontiere Liquide”, una iniziativa di Matteo Bavera e Ruth Heynen per il Teatro Garibaldi di Palermo e l’Unione dei Teatri d’Europa che si svolgerà presso il Teatro Verga di Siracusa , seppur ancora in ristrutturazione, dal 22 al 29 settembre prossimo. Come ha sottolineato il Presidente Bono, ” la peculiarità del progetto riguarda la rappresentazione di performance in un teatro a cantiere aperto. Si tratta di una dimostrazione da parte dell’amministrazione di lavorare per la risoluzione delle incompiute e rappresenta una occasione di buon auspicio per il completamento di un’opera che da troppi anni attende di essere riconsegnata ai siracusani ed essere utilizzata “. Riguardo alla ultimazione dei lavori al Verga, Bono ha informato che stanno per essere pubblicati i bandi di gara per i lavori edili ancora da ultimare ( un milione e 600 mila euro) e per gli arredi ( 600 mila euro ). Dopo di ciò, si prevede che, entro la metà del prossimo anno, il Verga sarà il contenitore culturale atteso e la struttura necessaria al lancio del turismo congressuale nella nostra provincia. Relativamente , invece, a “Frontiere Liquide , Bono, anche rispondendo a qualche marginale polemica, ha ricordato che si tratta di un progetto finanziato dalla Unione Europea , che non costa nulla alla Provincia, e che si inquadra in un progetto per la valorizzazione di spazi teatrali incompiuti o abbandonati. Il Verga è inserito in una rete che vede in tutta Europa performance teatrali ed artistiche di prestigio . Alla conferenza stampa è intervenuto anche il presidente del Consiglio provinciale Michele Mangiafico che , ringraziando l’amministrazione provinciale e sottolineando la valenza culturale dell’operazione del teatro a cantiere aperto, ha detto che il progetto fortifica l’identità siracusana in Europa. Matteo Bavera , uno dei curatori assieme a Ruth Heynen , è intervenuto esplicitando le principali attività in programmazione e evidenziando la ricerca di spazi alternativi, rifiutando quelli tradizionali, che possono riavvicinare i cittadini ai luoghi delle propria città, vivendo le fasi intermedie dei lavori. Oltre alle personalità citate, presenti all’incontro anche l’architetto Giuseppe Marsala, responsabile della sicurezza durate le perfomance nei cantiere-teatro e la dott.ssa Clelia Corsico, direttore generale della Provincia . L’inaugurazione della rassegna è prevista per giovedì 22 settembre alle ore 19,00. Segue programma: Frontiere Liquide Provincia Regionale di Siracusa Regione Siciliana Assessorato Sport Turismo e Spettacolo Teatro Garibaldi di Palermo Unione dei Teatri d’Europa Frontiere Liquide/Ortigia Ortigia Teatro del Mediterraneo idee per la riapertura di un teatro a cantiere aperto Teatro, letteratura, musica, documentari, arti visive Un progetto di Matteo Bavéra e Ruth Heynen per il Teatro Garibaldi di Palermo e l’Unione dei Teatri d’Europa Dal 22 al 29 Settembre 2011 ORTIGIA (Siracusa) Teatro Verga In via S.S. Incoronati Programma Dal 22 al 29 Settembre (arti visive) mostra “Carta delle circostanze” A cura dell’ATELIER NOSTRA SIGNORA Palermo Philippe Berson, Michele Ciacciofera, Simone Mannino, Cesare Inzerillo, Riccardo Scibetta, Salvatore Billeci e Giacomo Sferlazzo 22 ore 19 inaugurazione 23-29 ore 11-13 e 17-20 23/24 Settembre ore 21 (reading) “La misura delle cose” di Eduardo Rebulla, Edizioni Sellerio lettura pubblica, musiche Lelio Giannetto dal 24 al 27 Settembre ore 16/19 (documentario) Piccolo Teatro di Milano “Progetto MED” 25/26/27 Settembre ore 21 (teatro) Spazio nuovi autori: Giuseppe Massa 25 settembre “Suttascupa” 26 settembre “Sangu miu” 27settembre “Chi ha paura delle badanti?” 28 settembre Maratona di teatro ore 20,30 “Aiace Filottete” da Sofocle regia Georges Lavaudant ore 22,00 Warum Warum regia di Peter Brook ore 23,30 “Finnegans Wake” di James Joyce regia Maurizio Donadoni 29 Settembre ore 21 (musica) “Risuona musica” un progetto di Lelio Giannetto per Curva Minore SCHEDA A CURA DEGLI ORGANIZZATORI Il Teatro Europeo cambia sede, da Palermo a Ortigia. Il Teatro Verga è lì, a metà di una delle meravigliose stradelle di Ortigia, apparentemente freddo con le sue linee razionaliste, un’infilata di porte che ricordano altri esempi di architettura contemporanea o classica. Un “non finito” in tutte le sue parti interne, ma si immagina immediatamente come un continente dove dislocare infinite forme d’arte. In realtà si potrebbe recitare e creare ovunque, grandi spettacoli e microscopiche performance, folle di spettatori ed eventi singolari per un solo spettatore. Vogliamo già con questo numero zero di “Frontiere Liquide”, individuare le tracce per un possibile futuro, Ortigia ha tutte le caratteristiche per diventare la sede di un progetto di risonanza europea, un Teatro del Mediterraneo che più Mediterraneo di così non si può immaginare, come, bene, hanno intuito, Nicola Bono, Michele Mangiafico e Clelia Corsico che sovrintendono all’azione della Provincia Regionale di Siracusa stimolati, dall’Unione dei Teatri d’Europa e dal Programma Cultura dell’Unione Europea. L’arch. Giuseppe Marsala, è chiamato, ancora una volta, a garantire la sicurezza e la funzionalità del Teatro Verga a cantiere aperto, Cristian Zucaro accenderà il disegno luminoso dello spazio. Il Piccolo Teatro di Milano ci invierà i materiali video della lunga indagine sul Teatro del Mediterraneo. Il pensiero di assemblare più forme espressive, nel segno dell’incontro tra i Maestri, le nuove generazioni e i generi (la letteratura, il teatro, la musica, le arti visive,il video), contribuisce a sottolineare quella realtà Liquida, già indagata da Zygmunt Baumann, che ha guidato i nostri primi percorsi progettuali europei, proprio qui a Ortigia in varie incursioni, nei mesi scorsi. Abbiamo voluto affidare il primo momento Teatrale, della riapertura del Verga, alla città stessa, a un’assemblea di cittadini che si riuniscono per la lettura di un romanzo che si appresta a diventare forma teatrale nelle prossime edizioni. Cento lettori di Ortigia e Siracusa saranno invitati a passarsi il testimone delle parole di Eduardo Rebulla, “La misura delle cose”, edito da Sellerio, il testo guida della nostra partecipazione al progetto europeo “Frontere Liquide”, una sigla che ritroveremo a Milano, Bucarest, Salonicco e Parigi. Rebulla, racconta il viaggio di una sua Antigone contemporanea attraverso l’Europa, verso un destino che unisce la morte alla possibilità di salvezza, un viaggio che è sulla strada delle nostre generazioni, il cui incontro non ha indirizzi precisi, ma che può decidersi nell’essenza stessa dell’attraversamento di un continente, che racchiude tutte le contraddizioni e l’ossimoro del nostro modo di vivere. Una “Carta delle circostanze”, che prosegue nella collettiva che inaugurerà le Arti Visive del Verga, il 22 settembre, a cura dell’ATELIER NOSTRA SIGNORA di Palermo, con artisti che si sono contaminati nella scena contemporanea siciliana e internazionale, Philippe Berson, Michele Ciacciofera, Simone Mannino, Cesare Inzerillo, Riccardo Scibetta e il video di Salvatore Billeci e Giacomo Sferlazzo Mancamenti girato a Lampedusa. Anche loro, impegnati a installare il Teatro in tutti i suoi meandri, primo viatico per viaggiare dentro quello che per ora è il ventre del Teatro Verga, grembo materno, come lo sono tutti i teatri non finiti, nell’immaginario di un misterico futuro di vita. Ogni anno, Frontiere Liquide, dedicherà una personale ad un giovane artista della scena teatrale. Inevitabile, per la prima edizione, affidare la sezione a Giuseppe Massa, che è attore autore e regista dei suoi spettacoli. Una molteplicità che si è spesso rivelata forma di economia, per la possibilità di fare Teatro, oggi, in Sicilia. Massa, attraversa l’intera sua giovane storia artistica, dagli esordi alla presenza sui palcoscenici europei e dentro i più radicali progetti internazionali. Presenza continua, anche se spesso messa in ombra da altri fenomeni teatrali che pure attraversano dalla Sicilia l’Europa, e che essendo,appunto, fenomeni mediatici, offuscano spesso la preziosa ricerca di nostri autori più grandi e meno superficiali. E’ un Teatro Politico, quello di Giuseppe Massa, e che cosa può essere il Teatro oggi se non un’ esperienza del reale, come già avviene nelle capitali europee, a cui il lavoro del giovane e radicato artista palermitano si può confrontare. Da quel “Suttascupa” che già segnala l’attenzione al fenomeno della disoccupazione giovanile, al ritratto della donna che ignara di quanto stia avvenendo al suo uomo in quell’istante, disegna i sogni e le piccole ambizioni di sottoproletaria emigrante, in “Sangu miu”, prologo di un lavoro più complesso sulle figure di Sacco e Vanzetti. Con “Chi ha paura delle Badanti?” affronta il ribaltamento della nostra antica condizione di emigranti, che oggi si rispecchia nella realtà di tanti popoli, su tutti quello rumeno, che diventa, oggi, la contraddizione del falso benessere occidentale, e che ci fa carnefici, dimenticando quanto in passato siamo stati vittime. Al centro di tutto, una maratona di spettacoli d’alta classe, in una sola giornata, memoria di altre ore vissute a reinventare il tempo reale attraverso il Teatro. Comincia un vero e proprio operaio della scena, Maurizio Donadoni che rilegge il Sogno dei Finnegans di James Joyce, nell’immaginario di un muratore, quanto di più pertinente si possa immaginare per la struttura del Verga. Segue il maestro di tutti, Peter Brook, con “Warum warum” una riflessione sulle questioni dell’arte teatrale, attraverso le parole di Antonin Artaud, Gordon Craig, CharlesDullin, Wsewolod Emiljewitsch Meyerhold,Zeami Motokiyo, William Shakespeare,affidata a Miriam Goldsmith. La mitica Winnie, che il pubblico del Teatro Garibaldi ha già conosciuto in “Giorni felici” di Beckett, qui accompagnata,sulla scena, da un altro dei tanti talenti musicali di Sicilia, Francesco Agnello. Passaggio di testimone simbolico per questa nuova sede di Teatro Europeo che diventa Ortigia, dopo i tanti giorni felici di Palermo, malamente sprecati. Verso la mezzanotte, l’esperimento, riuscito, di liquidità della lingua, per rifare uno spettacolo in un’altro idioma, il francese di Daniel Loayza, da Sofocle, per Georges Lavaudant (maestro della scena francese e internazionale), qui ricostruito in italiano per l’infaticabile Maurizio Donadoni e Francesco Biscione, due attori di cui il pubblico, del Teatro Greco di Siracusa, rammenta certo il talento . Accanto a loro Simone Mannino che, realizzata la scena, diventa il custode e lo stratega del luogo. Senza dimenticare l’apporto indispensabile del Piccolo Teatro di Milano, dell’Odeon di Parigi, e della Maison de la Culture 93 di Bobigny, senza i quali lo spettacolo non sarebbe nato. Infine, e naturalmente, la musica, che per questa occasione è suono che si scrive direttamente nello spazio, eco delle mura e delle dimensioni del luogo Teatro, da scoprire anche attraverso altri organi sensoriali, al buio del buio dei musicisti radunati da tutta Europa, da quello sperimentatore instancabile che è Lelio Giannetto, con il suo progetto Curva Minore, il 29 settembre sarà, pure, occasione della festa di chiusura dell’edizione 2011. Matteo Bavéra, Ruth Heynen
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