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Completato l’iter del concorso interno che ha consentito a sette dipendenti provinciali, ex contrattisti, di diventare guardie giurate e, quindi, poter collaborare , insieme alle altre sette guardie giurate già in servizio, con gli agenti della Polizia Provinciale. Grazie a questo innesto, e malgrado le diverse competenze, la nota positiva è che dopo il terremoto che ha di fatto dimezzato il corpo della Polizia Provinciale , l’ organico complessivo è ritornato a 27 unità .
“L’istituzione del ruolo delle Guardie Giurate Provinciali - ha commentato il presidente della Provincia Nicola Bono - è stata una soluzione che la nostra amministrazione ha individuato per consentire ai dipendenti contrattisti aggregati alla polizia provinciale di continuare nella collaborazione con la stessa, dopo il declassamento di categoria derivante dalla procedura di stabilizzazione del personale precario “.
“Questo ulteriore concorso interno – ha detto ancora Bono – evidenzia come l amministrazione che ho l’onore di presiedere attribuisca al corpo di polizia provinciale una funzione strategica. Oltre alle tante ed insostituibili funzioni di istituto, infatti, non posso non fare riferimento alla fondamentale importanza che la polizia provinciale ha avuto nel successo della campagna Tolleranza Zero nella lotta alle discariche abusive “.
“Con l’espletamento di questo concorso ed il completamento del suo iter, e pur nel limiti costituiti dalla diversa e più ridotta competenza delle guardie giurate rispetto ai vigili provinciali, l’amministrazione ha fatto tutto ciò che la legge e la creatività consentita dalle norme vigenti poteva permetterle di fare. A questo punto auspichiamo che dalla Regione Siciliana arrivino risposte definitive per il pieno recupero delle precedenti qualifiche professionali e, conseguentemente, delle mansioni del personale ex-contrattista stabilizzato, per restituire a tutti i dipendenti al momento inquadrati nel ruolo di guardie giurate, di potere svolgere a pieno titolo le funzioni di Polizia provinciale “.
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