Data: 24/01/2012
Oggetto: BONO AL CONSIGLIO PROVINCIALE: USCIRE DAL TUNNEL ATTRAVERSO UNA VALIDA STRATEGIA ANTI-CRISI
  Il Presidente della Provincia Regionale di Siracusa On. Nicola Bono è intervenuto stamani durante il Consiglio Provinciale per trattare il tema dello sviluppo economico territoriale. “La situazione che viviamo in questo momento – ha detto il Presidente – insieme al disagio derivante dai blocchi stradali in tutta la Sicilia, mettono in evidenza la debole condizione economica Siracusana e Siciliana, che risentono più di altri territori, della crisi economica internazionale che travolge inevitabilmente tanti altri Paesi con conseguenze inedite negli ultimi 50 anni.” “A peggiorare le cose, per quanto concerne la situazione della nostra Provincia è il blocco degli investimenti, non solo statali o pubblici, ma soprattutto privati. Sono proprio gli investimenti, come il rigassificatore, le bonifiche, etc., infatti, che se attivati potrebbero fare la differenza e dare un valore aggiunto, perché un territorio destinatario di investimenti e che li utilizza, è sicuramente in vantaggio sugli altri.” “Come più volte ripetuto – ha continuato il Presidente – gran parte della responsabilità in tal senso è della Regione Siciliana. La provincia di Siracusa, infatti, come ente, ha fatto la sua parte, sia attraverso il fondo di garanzia per agevolare l’accesso al credito delle piccole e medie imprese, sia attraverso una serie di azioni e strategie anti-crisi. Sono stati, infatti, investiti ben 140 milioni di euro per opere pubbliche e, finora, siamo l’unico ente ad aver investito nel territorio una somma di tale entità. Ma il nostro impegno non può bastare senza una sinergia con Stato e Regione e soprattutto senza una valida strategia anti-crisi. Deve essere ben chiara una cosa – ha sottolineato Bono – la politica ha fallito, ed è proprio la crisi ad aver messo a nudo un sistema economico privo di competitività a causa di leggi che tendono a garantire nicchie protezionistiche, e che non riesce quindi a far uscire il paese dal tunnel. Tutto ciò ha dato vita alle manifestazioni di rabbia e di rivolta.” “Nell’esprimere tutta la mia solidarietà sia ai manifestanti per le difficoltà incontrate nel portare avanti la loro protesta, sia a tutti i siciliani per i disagi subiti in questi giorni, tengo a sottolineare che non è sicuramente attraverso la ribellione che si risolve il problema. Non vi è nulla di peggio della demagogia, soprattutto quando ci sono in campo persone mosse dalla disperazione. Occorre, quindi, che invece di interminabili elenchi di richieste, ci si concentri su alcune questioni mirate e sostenibili, tali da suscitare consenso anche nel resto del paese. Ci sono alcune questioni che meritano di essere sostenute, come per esempio una radicale riforma delle norme sulle riscossioni esattoriali e il loro blocco provvisorio per uno-due anni, la necessità di una moratoria sulle normative che limitano il rilascio del durc, per consentire il rilancio delle attività produttive, la costituzione di due tavoli di concertazione da parte del Governo, uno per rivedere le modalità della commercializzazione della grande distribuzione e l’altro con le banche, per concordare criteri per un più agevole accesso al credito, lo sblocco dei pagamenti dei debiti della pubblica amministrazione, per dare iniezioni di liquidità al sistema, e soprattutto, un maggiore coraggio nella politica della liberalizzazioni soprattutto nei confronti di alcuni settori fino ad ora neanche sfiorati, come le banche, le autostrade, le ferrovie, il gas, la raffinazione e vendita degli idrocarburi, etc. ” Bono ha concluso il suo intervento annunciando che a breve su questi temi ed eventualmente su altri ancora, sarà convocato il tavolo dell’economia per esaminare a fondo tutte le citate questioni e valutare ogni opportuna iniziativa.”
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