Data: 20/07/2012
Oggetto: CORTESE ATTENZIONE DR GIANFRANCO MONTEROSSO REDAZIONE “GIORNALE DI SICILIA” SIRACUSA E AGLI ALTRI ORGANI DI STAMPA NEL CASO AVESSERO, NEL FRATTEMPO , RICEVUTO LA DICHIARAZIONE SOTTOSCRITTA DA CONSIGLIERI PROVINCIALI SULL’ARGOMENTO
  BONO:” LA PROVINCIA REGIONALE DI SIRACUSA HA SEMPRE ONORATO I PAGAMENTI CON I PROPRI FORNITORI” In riferimento all’articolo di stampa, con il titolo “Si paghino le imprese per i lavori eseguiti”, apparso sul quotidiano il Giornale di Sicilia del 13/07/2012, il presidente del Provincia On Bono ha dichiarato: . “Comprendo e condivido le preoccupazioni dei consiglieri provinciali che con la loro iniziativa cercano soluzioni alla grave crisi di liquidità che affligge il sistema produttivo , tant’è che in tante occasioni , ed in varie sedi politiche ed istituzionali, ho invocato una radicale modifica delle norme riguardanti il Patto di Stabilità, specie nei confronti di enti , come la Provincia regionale dio Siracusa, virtuosi e che hanno ingenti disponibilità liquide in tesoreria. Spiace però constatare che tale iniziativa rischia di dare una chiave di lettura distorta all’opinione pubblica sulla reale condizione in cui è l’erte Provincia, che appare ingiustamente omologato alla maggior parte degli enti pubblici in difficoltà nei pagamenti delle proprie obbligazioni . Così come qualche settimana fa ho ripreso una dichiarazione in tale senso dell’ANCI, riscontrando la condivisone della stessa associazione che ha ammesso come le critiche formulate non riguardassero la Provincia di Siracusa , mi sento in dovere di chiarire che , proprio grazie al percorso di risanamento dei conti e di corretta gestione di questi anni , la Provincia regionale di Siracusa è uno dei pochi enti in grado di onorare i suoi impegni e, quindi, non si ravvisa la necessità di ricorrere ad ulteriori iniziative e, meno che mai, sul versante del possibile sforamento del Patto di Stabilità. Infatti la Provincia Regionale di Siracusa ha proceduto, nel triennio 2010-2012, nel modo seguente. Nell’anno 2010, l’Ente ha effettuato pagamenti per lavori pubblici per un importo di € 13.922.647,00 a fronte di un budget annuale derivante dal vincolo del Patto di Stabilità, per tale tipologia di spesa, di € 8.600.000,00 Nell’anno 2011, l’Ente ha effettuato pagamenti per lavori pubblici per un importo di € 10.677.000,00 a fronte di un budget annuale derivante dal vincolo del Patto di Stabilità, per tale tipologia di spesa, di € 5.450.000,00 Nell’anno 2012, fino ad oggi, l’Ente ha effettuato pagamenti per lavori pubblici per un importo di € 11.5000.000,00 circa a fronte di un budget annuale derivante dal vincolo del Patto di Stabilità, per tale tipologia di spesa, di € 9.500.000,00. Tale trend dimostra come l’Ente Provincia ha sempre avuto a cuore gli interessi del mondo produttivo, ed è riuscito ad onorare, in tempi ragionevoli, con importi non indifferenti e nel rispetto dei vincoli del Patto, le forniture di lavori e di servizi. Dalla ricognizione effettuata per il periodo considerato, tra la data di arrivo delle pratiche al Settore finanziario e la data dell’effettiva emissione del mandato di pagamento intercorrono mediamente giorni 38,19. Tale termine di 38,19 gg. è di gran lunga inferiore a quanto previsto dalla vigente normativa. Infatti, essa prevede, per quanto attiene ai contratti pubblici di lavori, che il pagamento debba avvenire entro 75 gg.. A tal proposito, appare utile richiamare la relazione annuale del Presidente dell’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici alla Camera dei Deputati dell’anno 2010 secondo la quale i tempi di pagamento, nella Pubblica Amministrazione, oscillano in un range compreso tra un minimo di 92 gg. ed un massimo di 664 gg.. Oltre a ciò l‘ Ente che ho l’onore di presiedere è uno dei pochi in Italia ad avere altresì adottato ed applicato un efficace sistema di certificazione dei crediti che consente ai fornitori di potere monetizzare le loro spettanze. Più di questo, che per altro comporta l’adozione di pratiche gestionali alquanto rare nel panorama amministrativo regionale e nazionale , non si può, a parte l’azione politica di insistere per le attenuazioni del Patto di Stabilità. L’ipotesi di un suo possibile sforamento, infine, è più che evidente che non costituisce una soluzione, ma un vero e proprio suicidio istituzionale, poiché sono note le conseguenze patite dal nostro Ente che già ereditò dal 2008 tale perniciosa condizione, , che produsse le penalizzazioni che ci hanno afflitto per tre anni, che l’attuale normativa ha reso persino più pesanti . E’ bene chiarire, infatti, che in caso di mancato rispetto del Patto di Stabilità scatterebbero sanzioni draconiane per l’Ente e tra queste le più gravi consisterebbero nella riduzione dei trasferimenti statali; in ulteriori limitazioni nelle spese correnti; e, soprattutto, nel divieto di ricorrere all’indebitamento, con ciò vanificando il brillante piano di investimenti già programmato nel Bilancio 2012 appena pochi giorni or sono.”
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