Data: 06/08/2012
Oggetto: La Zona Franca sta allo sviluppo come il metadone alla disintossicazione
  “C’è da rimanere allibiti davanti alla incapacità del Governo di avviare serie politiche di sviluppo, ed al ricorso piuttosto a formule, peraltro già negativamente collaudate, il cui unico obbiettivo è l’effetto – annunzio. In altre parole questo Governo Tecnico è sul piano operativo emulo dei peggiori governi politici della storia repubblicana, che non disdegna di ricorrere a mezzi di propaganda di bassa cucina, incapace com’è di offrire soluzioni al Paese” Così si è espresso l’On. Nicola Bono, Presidente della Provincia Regionale di Siracusa, in merito alla istituzione della Zona Franca della legalità di Caltanissetta. “ Le Zone Franche, laddove sono state adottate, sono state un completo fallimento sotto il profilo del rilancio economico dei territori interessati. E questa è stata una fortuna. Perché qualora avessero funzionato, avrebbero creato ancor più danni e scompensi, in termini di “desertificazione economica” dei territori limitrofi. Solo governanti sprovveduti, o peggio disperati possono pensare, in una situazione di crisi come quella che vive il Paese e l’Europa, di creare “oasi defiscalizzate per stimolare gli investimenti” lasciando il resto del Paese al suo destino, piuttosto che avviare politiche di sviluppo, valide ed efficaci su tutto il territorio nazionale”. “Ma ciò che appare ancora più grave, e che se fosse realmente efficace sarebbe la fine di ogni speranza per il resto della Sicilia, è intestare la Zona Franca di Caltanissetta alla legalità. Come dire, abbiamo il fortino, il resto è Far West. Ma chi pensa che esista un imprenditore, degno di questo nome, disposto a investire a “Forte Alamo”? Il Governo Prodi quando propose le Zone Franche era più disperato del Governo Monti, e non c’era ancora lo scenario della crisi finanziaria. Se non decollarono mai un motivo c’era, e D’Antoni lo conosce bene, e cioè l’incapacità di trovare un’intesa politica sulla individuazione delle Zone Franche Urbane, che fatalmente portò all’implosione di un’idea che tutti sapevano inutile e dannosa”.
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