Data: 01/10/2012
Oggetto: Dopo il riconoscimento Igp dello scorso anno nuove strategie per affermare le qualità del limone.
Mercoledì a Bergamo Convegno sui benefici del limone di Siracusa.
  Esce dai confini regionali il limone di Siracusa che lo scorso anno ha ottenuto il riconoscimento Igp. L’appuntamento è per mercoledì 3 ottobre in provincia di Bergamo, nella Villa Camozzi di Ranica, con un Convegno curato dal Consorzio di tutela del limone di Siracusa sul tema: Le virtù nascoste del limone. Agricoltura, scienza, salute. Stamani nella Sala degli Stemmi della Provincia Regionale alla presenza del Presidente, Nicola Bono, del Presidente del consorzio siracusano, Fabio Moschella, del dott. Giuseppe Daidone, primario di nefrologia all’ospedale Umberto 1° di Siracusa, e del giornalista Jose Mantineo che ha coordinato i lavori, è stata presentata l’iniziativa. “A Bergamo si tiene un Convegno sull’uso terapeutico – ha precisato Fabio Moschella – del succo di limone nella cura della calcolosi renale. Avremo esperti di livello e lanceremo un progetto di tutela del nostro prodotto che anche sotto il profilo della qualità è il migliore in Europa. Anche per questo è importante che i 10 Comuni della nostra provincia dove si produce, contribuiscano a “lanciare” il consorzio. E non è casuale che la presentazione di questa iniziativa avvenga nella sede della Provincia Regionale, perché l’apporto del Presidente Bono è stato determinante anche per la costituzione del fondo messo a disposizione dal Ministero delle politiche agricole”. Nel suo intervento il Presidente Nicola Bono ha voluto sottolineare gli impedimenti che limitano ancora una diffusa commercializzazione del limone di Siracusa. “L’Igp in passato è stato considerato una sorta di titolo nobiliare, - ha precisato Bono - una volta acquisita l’attestazione dai protocolli internazionali si è pensato di aver raggiunto il traguardo. Nulla di più sbagliato e grave perché l’Igp, lungi dall’essere un valore aggiunto, va supportato con iniziative adeguate. Questa iniziativa che stiamo presentando oggi è un aspetto di una strategia più articolata che serve a contraddistinguerlo anche nel prezzo. La gente deve avere la consapevolezza che si può spendere di più per un prodotto di qualità. Non è sulla quantità ma sulla qualità del prodotto che bisogna puntare. Gli effetti che ha il limone, oltre che sulla pelle per altre benefiche cure, vanno in questa direzione. Attraverso questa strategia che punta a promuovere soprattutto la qualità del nostro limone, si può ovviare anche all’eccesso di polverizzazione, perché si possono costruire percorsi di commercializzazione più incisivi. L’ampliamento poi della base dei produttori che possono aderire al Consorzio apportando nuovi contributi, possono favorire un processo di collocazione migliore. Sono questi - ha concluso il Presidente Bono – i due livelli di intervento che emergono oggi e il senso di questa prima iniziativa destinata a cambiare in meglio le attività di sostegno alle produzioni agrumicole siracusane”. Il professor Giuseppe Daidone ha parlato, infine, proprio della collaborazione e delle ricerche fatte con l’Istituto Mario Negri di Milano che hanno portato a scoprire i benefici e le cure derivanti dal succo di limone. “Medicina e botanica hanno delle cose importanti in comune, - ha detto Daidone – tante sono le cause che generano la calcolosi renale, fra le principali c’è la mancanza di citrato nelle urine che può essere recuperata con il succo di limone. Due studiosi hanno verificato che somministrando estratto di limone i benefici trovavano riscontro. L’Istituto Mario Negri ha appurato statisticamente questi effetti nella guarigione di pazienti a cui era stato somministrato il succo di limone”.
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