Data: 02/01/2013
Oggetto: BONO RISPONDE A FAI 21.12.2012
  Con riferimento alla lettera aperta inviata al Sindaco di Siracusa ed al Presidente della Provincia dal Prof. Roberto Fai, l’On. Bono ha risposto: “Ringrazio il Prof. Fai per l’articolata e stimolante proposta, sicuramente di alto spessore culturale, e sento, quindi, il bisogno di chiarire i termini esatti della problematica, avendo, peraltro, il Professore sollevato una pluralità di questioni, molte delle quali rimaste, a tutt’oggi, drammaticamente, irrisolte. La prima delle questioni attiene al corretto utilizzo dei fondi P.O FESR S.R della Regione Sicilia. Giustamente il Prof. Fai ritiene l’utilizzo di tali fondi “un’occasione decisiva per misurare la concreta capacità e disponibilità dei due Enti, nel dare vita ad una Cabina di Regia di sistema per elaborare un progetto turistico – culturale per Siracusa.” Nulla di più vero; peccato però che la progettualità prima ancora di essere della Provincia o del Comune, avrebbe dovuto essere proprio della Regione Sicilia, che avrebbe dovuto, già dal 2007, avviare i Bandi affinché potessero essere assegnati e spesi, in base alle rispettive progettualità, proprio quei fondi dell’Unione Europea, che finora non si è riusciti a spendere neanche in minima parte per le finalità per le quali l’Unione stessa li aveva concessi. Invero, e questo è uno dei lati oscuri della Regione siciliana, tali fondi o non sono stati spesi, o sono stati sperperati per finanziare progetti sponda e cioè per opere che non hanno nulla a che vedere con la corretta programmazione dei fondi U.E”. Il presidente Bono ripercorre la nota vicenda del POIN attrattori culturali, naturali e turismo, che lo ha visto scontrarsi non solo con il Ministro Barca, il Presidente del Consiglio Monti, tutti i Ministri interessati e gli otto Presidenti delle Regioni meridionali d’Italia, perché individuino le responsabilità politiche e soprattutto burocratiche che hanno impedito il corretto utilizzo di queste risorse. “Sarebbero stati proprio questi i Fondi vocati agli interventi ipotizzati dal Prof. Fai e che invece rischiano, entro giugno del 2013, di essere o restituiti a Bruxelles, perché non spesi, o di essere sperperati sulla base di progettualità del tutto ultronee alla loro iniziale destinazione – continua il presidente Bono -. Una seconda questione, sollevata nella lettera dal Prof. Fai, riguarda l’esigenza di mettere attorno ad un tavolo una pluralità di soggetti per l’elaborazione di un evento turistico – culturale avente la capacità di rilanciare Siracusa, affiancandosi alle Rappresentazioni Classiche, ma in un periodo diverso, con l’obiettivo della destagionalizzazione turistica. In questo caso desidero puntualizzare che la Cabina di Regia invocata dal Prof. Fai è già stata costituita con la realizzazione del Distretto Turistico Territoriale di Siracusa e del Val di Noto, nel quale sono rappresentati la quasi totalità dei soggetti individuati dal professore. All’interno delle ipotesi di lavoro del Distretto Turistico, sempre a condizione ovviamente che il Comune di Siracusa vi aderisca, è possibile avviare una riflessione sulla possibilità di lavorare attorno alla realizzazione di un Festival del Mediterraneo, anche se, personalmente, penso che, se l’obiettivo è la destagionalizzazione, un’idea forse già da tempo è sul tappeto e ruota attorno all’ipotesi di un ulteriore allungamento di alcune settimane delle Rappresentazioni Classiche, facendo ricorso al progetto di traduzione simultanea in più lingue, che da ben due anni ho avuto modo di proporre al CdA dell’INDA, senza successo. Personalmente ritengo che sia questa la strada maestra per rafforzare la destagionalizzazione della nostra Provincia. Ritengo altrettanto valido l’obiettivo di realizzare un ulteriore evento di grande levatura, come quello proposto dal Prof. Fai; un progetto certamente affascinante, ma che necessita di essere sostenuto da congrui finanziamenti che, al momento, non si intravede dove poter reperire, tenendo altresì nel dovuto conto dei tempi lunghi che inevitabilmente deve maturare un evento di tal portata per potersi accreditare su scala nazionale ed internazionale. Per quanto mi riguarda, rimango comunque a disposizione del Professore Fai e di chiunque altro voglia contribuire fattivamente alla elaborazione di una strategia di sviluppo turistico-culturale del territorio, purchè si tenga conto, tuttavia, di quanto già fatto in tal senso, specialmente quando alle buone idee proposte ed alle conseguenti azioni non sono seguiti comportamenti coerenti, specie da parte di chi avrebbe potuto ricavarne notevoli benefici”.
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