Data: 03/10/2002
Oggetto: Convegno su “Identità Locali e Globalizzazione”
  Si terrà presso la provincia regionale di Siracusa domani venerdì 4 ottobre, alle ore 10.00, la conferenza stampa di presentazione del convegno “Identità locali e globalizzazione, organizzato dall’assessore provinciale alla Cultura Raffaele Gentile. Convegno che si terrà il prossimo 10 ottobre. L’evento segue il convegno del 23 novembre 2000 “Dialetto, identità, tradizione”. l’11 settembre ha posto nuovi interrogativi ed aperto nuovi scenari inimmaginabili fino a poco tempo fa. La globalizzazione appare sotto una luce diversa. Quale sarà l’impatto di questi processi sulle identità locali? A queste e ad altre domande tenteranno di dare una risposta: Luca Interlandi, Direttore della Rivista Italiana di Scienze Sociali Dissensi, Grazia Cassarisi del Dipartimento di Scienze Umane e Geografiche della Facoltà di Lettere della Università di Catania, Alessandro Lattarulo, giornalista e Riccardo Cavallo, dottorato di ricerca in Cittadinanza Europea. Coordinerà i lavori il Prof. Luigi Amato, docente di Estetica presso l’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria. La manifestazione verrà ospitata presso la sala conferenze della Società Siracusana di Storia Patria in via Maestranza 103. Sarà presente il Presidente della Storia Patria, prof. Salvo Adorno, docente di storia contemporanea. Introdurrà l’assessore alla cultura prof. Raffaele Gentile. E’ importante sottolineare il valore delle culture e delle storie locali, un immenso patrimonio che rischia di essere disperso dai meccanismi della globalizzazione. Bisogna evidenziare come il rispetto delle identità locali sia alla base di un corretto approccio con le problematiche della contemporaneità. Senza pregiudizi di fondo si cercherà di proporre alcune tematiche, alla ricerca di un modello di sviluppo che faccia guardare al futuro con meno angoscia e tenga presente il maggior allargamento possibile del quadro di riferimento dei diritti. In un mondo che drammaticamente vive uno scontro di civiltà occorre una terza via tra pensiero unico e vari fondamentalismi. In questo senso il valore del rispetto delle differenze e dell’orgoglio delle specificità pone un punto di partenza per un dialogo costruttivo.
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