Data: 03/12/2015
Oggetto: Vertenza Versalis, L’Eni non può lasciare: occorre mantenere la produttività dello stabilimento priolese. Sarà preparato un documento con la richiesta di far partecipare al tavolo della trattativa i rappresentanti istituzionali dell’area industriale
  Si è svolto questa mattina, presso la sala dei Comuni, in via Roma 31, il programmato incontro, per quanto riguarda la vertenza Versalis, tra il Commissario straordinario del Libero Consorzio, ing. Antonino Lutri, i rappresentanti istituzionali (sindaci e presidenti dei Consigli comunali dell’area industriale) e i sindacati. Tutti d’accordo, l’Eni non può lasciare. Il piano di cessione va neutralizzato, e occorre avere una interlocuzione più forte con il Governo centrale e con il Ministero dell’Economia. “Ho convocato questa riunione – ha detto il Commissario Lutri – per mettere insieme le forze politiche e sindacali del territorio. Non possiamo perdere un pezzo di industria siracusana, dobbiamo mantenere i livelli occupazionali e dare serenità ai lavoratori e all’intero indotto. Ritengo questo appuntamento un incontro preliminare per chiarirci le idee e capire quale strategia portare avanti e quali proposte da presentare anche in occasione della prossima manifestazione di sabato a Roma e al tavolo della trattativa. E Credo sia necessario superare le divisioni politiche per non disperdere il patrimonio di lavoro”. Al termine dell’incontro è stato deciso di preparare, nelle prossime ore, un documento unitario con la richiesta formale di far partecipare, alla trattativa, i rappresentanti istituzionali del territorio. I sindacati, inoltre, hanno invitato i sindaci e i rappresentanti delle istituzioni a partecipare alla manifestazione di sabato 5 dicembre a Roma”. Da registrare, infine, gli interventi di Antonello Rizza (sindaco di Priolo), Pippo Cannata (Melilli), Giancarlo Garozzo (Siracusa), Pino Pisani (vice sindaco di Augusta), Claudia Faraci (assessore di Floridia), Beniamino Scarinci (presidente del Consiglio comunale di Priolo), Emanuele Sorrentino (Uil), Sebastiano Tripoli (Cisl), Mario Rizzuti (Cgil), Paolo Sanzaro (Cisl).
Torna indietro