Data: 05/04/2004
Oggetto: Primi passi tra Galles e Siracusa per collaborare sui temi ambientali
  In Europa esiste una rete di siti industriali dismessi ed in funzione, per lo scambio di esperienze di risanamento ambientale, di trasformazione e di sviluppo dei siti con metodiche eco - compatibili. Di questi argomenti si è discusso stamani alla Provincia Regionale di Siracusa che insieme all’ Associazione degli Industriali ha organizzato il convegno sul tema “Sicilia-Galles - Risanamento Ambientale, esperienze a confronto”. “L’incontro nasce da fattori di comune problematica – ha esordito Marziano – soprattutto per quel che concerne l’area del petrolchimico della nostra provincia. Come è successo nel Galles, anche noi siamo stati interessati da una forte industrializzazione negli ultimi 40 anni. Ciò ha portato a grosse modifiche del territorio, che oggi vorremmo risanare riuscendo però allo stesso tempo a creare un nuovo modello di sviluppo, che sia il punto d’inizio per nuove attività economiche e non crei quel deserto che alcuni temono.” Marziano ha ricordato che il nostro Paese non è uscito dall’Obiettivo 1 dell’Unione Europea solo per l’entrata di nuovi Paesi, che hanno abbassato il parametro statistico richiesto. Il nostro reddito medio pro capite resta comunque inferiore al 75% del resto dei Paesi europei. Marziano si è augurato il convegno odierno potesse considerarsi non solo una riunione illustrativa di quanto fatto in Galles, ma soprattutto una riunione di lavoro per poter progettare programmi futuri. Programmi per i quali hanno manifestato la loro disponibilità sia l’Università di Catania che l’ARPA Sicilia (Agenzia per la Protezione dell’Ambiente) . Il Prefetto Francesco Alecci ha ribadito l’importanza dell’evento per l’affiancamento di esperienze diverse con analoghi problemi. Alecci ha ribadito l’impegno di associazioni imprenditoriali, sindacati, università e politici. Il coinvolgimento delle due università di Catania e Cardiff, è considerato strumentale per una corretta analisi dei problemi. Tony Hicks, rappresentante del World Trade International, e Cristina Pellegrino, dell’Università di Cardiff, hanno esposto gli studi effettuati sul risanamento ambientale da un gruppo di attori che è divenuto il mix riuscito tra i settori pubblici, privati ed accademici. Hicks ha ringraziato Marziano e l’avvocato Vittorio Pianese, organizzatore per Assindustria dell’evento, per l’opportunità data e per gli sviluppi che porteranno ad una prossima concreta collaborazione, per la quale si è detto molto interessato il Presidente della Provincia di Siracusa. Cristina Pellegrino ha esposto il progetto “Rescue - Rigenerazione di siti europei in città ed ambienti urbani”, spiegando che la Sicilia potrebbe essere per i gallesi il perfetto caso di applicazione della teoria alla pratica ed anticipando che in un eventuale “Rescue 2”, la Sicilia potrebbe entrare come partner, anche nell’ottica comune della ricerca di nuove opportunità per finanziamenti europei. L’avvocato Pianese ha ricordato che quella che nel Galles era chiamata “Area della disperazione” è diventata zona di speranza e sviluppo, augurandosi che ciò possa fare da esempio per la situazione siracusana, unendo la fase degli studi sul campo all’opportunità di concludere affari proficui per tutti. A questo proposito è stato ricordato che in Galles, dopo l’avvenuta bonifica di territori appartenenti all’area industriale, tramite uno specifico progetto europeo la zona è stata sfruttata da circa 140 aziende per realizzare attività di tipo culturale (archeologia industriale, mostre ed altri eventi della stessa natura). La presenza dei dieci ospiti gallesi si protrarrà fino al prossimo sette aprile, con una serie di incontri tecnici e con visite al petrolchimico, ad aziende e al porto di Augusta.
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