Data: 06/04/2004
Oggetto: Marziano: "Ci opporremo al trasferimento della Banca Antonveneta"
  “Sembra ormai notizia certa che i vertici della Banca Antonveneta si preparano ad attuare una violazione importante agli accordi che furono pubblicamente comunicati in occasione della fusione con la BCP -Baca di Credito Popolare di Siracusa . Alla base di quegli accordi c’erano precisi impegni a fare rimanere gli uffici di Direzione D’ Area a Siracusa e garantire la permanenza dei 60 sportelli della BCP . Invece non viene rispettato lo spirito di quell’accordo che prevedeva non una brutale cancellazione della storia della BCP , cioè dell’ istituto bancario di Siracusa frutto della felce intuizione di alcuni cittadini siracusani ed in particolare il suo presidente Avv. Gaetano Trigilia Caracciolo. Istituto che ha rappresentato un punto di riferimento per i risparmiatori e per l’impresa siracusana . Invece in questo anno e mezzo, nonostante i positivi risultati su tutti i versanti sono stati sostituiti tutti i dirigenti siracusani alla scadenza del mandato. E pare ormai certo il trasferimento della sede della Direzione a Catania. Il che significherebbe anche lo spostamento oltre che fisico anche tecnico-operativo del luogo della decisione . Ciò potrebbe comportare automaticamente che tutto l’apparato legato agli uffici di direzione o decidono il trasferimento a Catania o decidono di ritirarsi della attività . La provincia di Siracusa resta luogo di rastrellamento del risparmio, senza avere alcuna possibilità decisionale . Verrebbe a mancare cioè quel rapporto stretto con la nostra economia , con le Istituzione i e l’Utenza . Utenza che ha portato nel tempo la BCP a diventare punto di riferimento del COSVIS e delle agenzie di sviluppo locali. Personalmente spero che le Organizzazioni Sindacali possano ottenere risultati sulla vicenda per quanto di loro competenza . Per quanto ci riguarda, se si dovesse andare su questa strada , non solo lo contesteremo ma lavoreranno affinché, per adunato possibile per runa istituitine pubblica che intende difendere gli interessi del territorio, l’istituto torni ad essere una realtà siracusana. “
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