Data: 22/04/2004
Oggetto: Lettera dell'Ass. Lentini al Presidente Marziano ed al Prefetto Alecci sul lavoro extracomunitario
  Al Sig. Prefetto e al Sig. Presidente della Provincia di Siracusa. In questo periodo dell’anno, come è ben noto alla S. V. , la forte domanda di manodopera stagionale delle imprese agricole impone agli imprenditori del settore il ricorso aggiuntivo alle prestazioni di lavoratori extracomunitari, per cui agli ingressi autorizzati si deve aggiungere il fabbisogno di nuove unità. La presenza dei lavoratori extracomunitari è divenuta, oramai, una componente strutturale del lavoro in agricoltura nella nostra provincia, con particolare riferimento a Cassibile. Ma il territorio non è sufficientemente attrezzato per la loro accoglienza, con la conseguenza che gli stessi lavoratori extracomunitari si danno da fare per allestire una sorta di improvvisati campi nomadi che concorrono a determinare, a loro volta, preoccupazione nei cittadini delle aree interessate, con il rischio di alimentare sentimenti e manifestazioni di insofferenza e, al limite, xenofobe. Tali problematiche non investono solo l’imprenditoria agricola, ma toccano anche altri settori produttivi in uno all’articolato mondo dei servizi specie per le persone anziane e diversamente abili. In una parola, il problema delle strutture di accoglienza degli extracomunitari con tutto ciò che ruota intorno al loro corretto impegno ed utilizzo merita, ad avviso dello scrivente una apposita ed adeguata iniziativa delle competenti autorità provinciali. Sono allo studio di questo Assessorato tutta una serie di provvedimenti affinché le giuste esigenze del mondo imprenditoriale siracusano nell’utilizzo dei lavoratori extracomunitari, possano essere debitamente coniugate ed ottimizzate con le specifiche e particolari necessità di altri settori del vivere civile della nostra comunità cittadina e provinciale, non essendo più possibile delegare l’iniziativa al solo volontariato e all’associazionismo. In conclusione ritengo maturi i tempi per una forte concertazione di tutte le istituzioni pubbliche e private interessate al problema e la cui riuscita potrà sicuramente essere proporzionata dall’apporto di codesta Prefettura e Presidenza. “
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