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“ Sono felice del fatto che anche grazie alla nostra iniziativa la coppia di giovani liberiani che perdette il figlio durante la traversata della speranza del 13 agosto scorso abbia trovato una sistemazione presso il centro del progetto SIRAT di Catania, in attesa della soluzione, che ci auguriamo positiva, dell’iter per il riconoscimento dello status di rifugiati”.
E’ questa la dichiarazione del Presidente della Provincia di Siracusa Bruno Marziano aprendo i lavori di una riunione tecnica stamani alla Provincia per affrontare i problemi logistici per l’ospitalità di altri 92 immigrati clandestini ospiti in parte (62) ancora nel centro di prima accoglienza di Pian del Lago ( Caltanissetta) ed altri (30) presso la parrocchia di Bosco Minniti .
Con la riunione di stamani il Presidente Marziano ha avviato l’iter per concedere in via temporanea l’uso di uno stabile a disposizione della provincia in via Bonanno dove l’amministrazione intende realizzare (esiste un progetto) anche un dormitorio pubblico. In attesa della definizione dello stesso progetto la struttura, con adeguamenti di lieve entità che saranno realizzati in tempi rapidi, potrà accogliere i 92 clandestini per i quali l’ufficio legale dell’ARCI ha avviato le procedure per il riconoscimento dello status di rifugiati e che non avrebbero, in attesa di ciò, dove risiedere.
L’amministrazione provinciale, secondo quanto stabilito da Marziano, assicurerà un contributo finanziario alla Parrocchia di Bosco Minniti e al suo parroco Padre Carlo D’Antoni, per il vitto ed altre necessità fondamentali per gli immigrati ospitati in via Bonanno , a pochi passi dalla stessa parrocchia dove opera un attivo gruppo di volontariato.
Durante la riunione il Presidente Marziano ha reso noto il contenuto di tre lettere provenienti da varie parti d’Italia in cui gli autori apprezzavano l’operato del Presidente Marziano a favore dei clandestini. In due delle lettere un assegno e banconote per un totale di 200 euro che Marziano ha girato a Padre Carlo a favore della iniziativa per i rifugiati. |