Data: 07/03/2005
Oggetto: CON IL SEMINARIO SU COMPETITIVITÀ E FORMAZIONE SIRACUSA FA LE PROVE GENERALI COME SEDE EUROPEA……
  Siracusa si candida ad essere una delle sedi europee per preparare la nascita dell’area euromediterranea di libero scambio. La prova generale oggi al Club Arenella di Siracusa dove la Provincia Regionale, in collaborazione con il Comitato delle Regioni di Bruxelles ha organizzato il seminario su “Formazione e Competitività a livello locale e regionale”. Che si Siracusa fosse sede di questo seminario, a cui hanno partecipato le Commissioni EDUC ed ECOS del Comitato stesso, l’ha voluto fortemente il Presidente della Provincia Bruno Marziano che a conclusione ha ricevuto il complimenti per l’impeccabile organizzazione, di “livello europeo” e “the best” , il meglio, come hanno commentato vari fra funzionari della Unione Europea e commissari dei 25 paesi del Comitato delle Regioni che hanno partecipato al simposio e che hanno scritto la “Carta di Siracusa” su formazione e competitività. Hanno aperto il seminario i saluti del Presidente Marziano, del sindaco di Siracusa Giambattista Bufardeci, e dell’assessore regionale al Turismo Fabio Granata. I tre rappresentanti delle istituzioni locali hanno salutato gli intervenuti, sottolineando l’importanza dell’evento per la città e invitandoli a ritornare per apprezzarne le bellezze architettoniche ed artistiche. Il vice presidente della Commissione Ecos, membro del consiglio provinciale del Flevoland, Harry Dijksma, ha esordito con informazioni sull’istituzione del Comitato delle Regioni, nato nel 1994 a Maastricht, coinvolto nelle decisioni dell’Unione Europea in materie che toccano competenze di autorità locali e regionali. Per creare un modello sociale di alta qualità – ha detto - l’Europa deve sforzarsi di adottare un’economia che sia di conoscenza, portando avanti anche il livello della qualità del mondo del lavoro. Per dare il giusto seguito alla strategia di Lisbona, ci si deve concentrare su formazione e competitività, anche in campo tecnologico. Le aziende che si stanno delocalizzando sempre più richiedono una qualità ben precisa delle competenze lavorative ed è compito degli enti locali soddisfare le loro esigenze. Tutto ciò si può raggiungere con la creazione di una forza lavoro qualificata, attraverso la formazione presso le Università, l’apprendimento permanente e la ricerca. Henning Jensen, vice presidente della Commissione Educ, sindaco di Naestved, ha sottolineato la cooperazione eccellente tra Comitato delle Regioni e Provincia di Siracusa, definita la culla della civiltà europea. Jensen ha ricordato che l’apprendimento permanente include programmi di interscambio culturale universitario come Socrates e Leonardo. Le autorità locali e regionali devono fornire- ha detto - un sostegno anche al miglioramento dei servizi sociali, per creare una qualità della vita tale da produrre conseguenze positive sul mondo del lavoro. Il metodo deve essere quello di valorizzare le risorse umane per migliorare la competitività delle imprese. La sessione dei lavori su “Lo sviluppo dell’apprendimento permanente come strumento per promuovere la competitività regionale”, ha visto l’intervento di Christina Tallberg , membro del consiglio della contea di Stoccolma e della commissione Educ. La signora ha definito essenziale l’apprendimento permanente per le risorse umane, anticipando l’ambizioso tentativo di arrivare a 3 milioni di studenti che partecipino al progetto Erasmus nel 2011, perché ogni studente europeo abbia la possibilità di studiare utilizzando l’interscambio culturale europeo. Christoforos Koryfidis, relatore del parere del Comitato economico e sociale europeo sul programma d’azione integrato nel campo dell’apprendimento permanente, ha ricordato “la necessità di collegamenti tra politiche europee e situazione attuale a livello mondiale. Ha inoltre fatto riferimento ad Archimede, il cui metodo di applicazione pratica della conoscenza e della tecnologia è tuttora valido.” L’assessore regionale al Turismo Fabio Granata ha commentato che “la Sicilia, con più di 5 milioni di abitanti, supera ben 15 Paesi membri dell’UE.” “Prioritaria è – per Granata – l’affermazione del concetto di formazione e ed educazione permanente anche nella nostra regione, da concretizzare tramite la collaborazione di università e scuola.” Intervenuto anche Carmelo Di Liberto, segretario regionale della CGIL, che ha ribadito l’importanza di una giusta e proficua utilizzazione dei fondi europei per la formazione. Il professore ordinario di Politiche Economiche dell’Università di Messina Mario Centorrino ha ricordato la trasformazione che stanno subendo le università italiane che, oltre ai compiti tradizionali, si relazionano con le imprese presenti nel territorio, per ottenere utili ricadute per la competitività, e svolgono anche le attività proprie del laboratorio di ricerca. Il cambiamento dello scenario internazionale è stato notato anche dal presidente di Assindustria Siracusa Ivan Lo Bello, che ha parlato di una fortissima concorrenza, che è possibile abbattere tramite il capitale umano, che porti ad un innalzamento del livello della competitività. Se vengono valorizzate le risorse umane cresce la produttività del Paese. Per Ferdinando Latteri, rettore della Università di Catania , sarebbe utile un regime fiscale che incentivi le imprese a collaborare anche finanziariamente con le Università Carlo Ottaviani, in rappresentanza del presidente della St Microelectronics Pasquale Pistorio che non è potuto intervenire, ha riferito sulla storia dell’azienda da lui rappresentata, che ha creato la cosiddetta realtà dell’”Etna Valley”, ricordando le difficoltà iniziali, in una terra che non era considerata atta allo sviluppo di un’attività legata al mondo dell’informatica. Mentre la collaborazione la università ha potuto rendere ciò possibile. Ecco cosa dice , in sintesi, la “Carta di Siracusa su Formazione e Competitività in Europa” I partecipanti della conferenza del Comitato delle Regioni su Formazione e Competitività a livello locale e regionale, Siracusa, Italia, 7 marzo 2005 • Sottolineano che la conoscenza è la chiave per la competitività e la crescita delle economie dell’UE e che ha un ruolo essenziale nel conservare il suo modello sociale, basato su valori comuni, sull’alta qualità dell’occupazione e della qualità della vita nell’indirizzare la globalizzazione crescente ed il costante cambiamento tecnologico; • Richiamano che la competitività è uno dei pilastri della Strategia di Lisbona • Esprimono che la competitività e la formazione promuovono lo sviluppo attraverso la conoscenza e la società dell’informazione • Sottolineano che il ruolo degli Enti Locali per le azioni di pianificazione dell’Agenda di Lisbona • Richiedono maggiore sinergia per lo sviluppo della strategia dell’apprendimento nell’ambito delle linee di Lisbona • Sottolineano che molti Stati Membri ed autorità locali hanno una responsabilità ed un ruolo da giocare per la creazione delle condizioni dello sviluppo economico • Puntualizzano la necessità di una maggior capacità degli Enti Locali nell’area dello sviluppo economico e della formazione • Sottolineano il ruolo dei fondi strutturali nella cultura dell’innovazione • Riconoscono il ruolo dei privati come partner degli enti pubblici per l’attuazione di questo strategie • Sottolineano il contributo che può dare la collaborazione culturale e gli scambi per promuovere competitività e formazione • Richiedono un maggiore sostegno dell’Europa agli Enti locali per lo sviluppo della politica della conoscenza • Sottolineano il contributo che può dare la collaborazione fra i soggetti interessati per lo sviluppo delle politiche necessarie al mercato del lavoro • Sottolineano l’esigenza di politiche permanenti di formazione continua per tutte le età ed anche per i soggetti svantaggiati
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