Data: 31/05/2005
Oggetto: UN QUADRO DI SALVATORE GURRIERI DONATO ALLA PROVINCIA DI SIRACUSA
  La Provincia di Siracusa avrà in dono un prestigioso dipinto di Salvatore Guerrieri, pittore siracusano scomparso in Francia , a Lione, nel 2003. La decisone è della signora Michèle moglie dell’artista sulla cui opera artistica sabato 4 giugno 2005, alle ore 18.30, sarà inaugurata una mostra retrospettiva di pittura e disegno negli spazi espositivi dell’ex Convento del Ritiro, in Via Mirabella a Siracusa. Saranno presenti all’inaugurazione: Il Presidente della Provincia Regionale, Bruno Marziano Il Sindaco di Siracusa, Giambattista Bufardeci L’Assessore Provinciale alla Cultura, Barbara Fronterrè L’Assessore Comunale alla Cultura, Cesare Alessandro Speranza La mostra sarà presentata in un conferenza stampa sabato 4 giugno alle ore 11,30 preso lo stesso Convento del Ritiro . Presenterà la mostra il critico d’arte, Prof. Paolo Giansiracusa, Docente Ordinario Universitario di Storia dell’Arte all’Accademia di Belle Arti Statale di Catania. Curatore dell’evento culturale è Mario Cucè, Direttore della Galleria d’Arte Contemporanea Quadrifoglio. La rassegna gode del patrocinio della Provincia Regionale di Siracusa, del Comune di Siracusa e dell’Azienda Provinciale per l’Incremento Turistico. La mostra rimarrà aperta al pubblico dal 4 al 25 giugno 2005, tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 17.00 alle ore 20.00. L’idea di rendere omaggio a Salvatore Gurrieri, artista originario della città aretusea, vissuto per molti anni in Francia, nella città di Lione dove si è spento nel 2003, con una mostra che ne ripercorra le tappe espressive, ha trovato il patrocinio e il supporto organizzativo dell’Amministrazione Provinciale di Siracusa. Ciò a dimostrazione di un impegno costante dell’ente, teso a ricostruire le vicende più significative dell’arte europea del Novecento, anche attraverso l’attività degli artisti siracusani più affermati. La mostra di Gurrieri si inquadra pertanto in un progetto di conoscenza e valorizzazione delle arti visive dell’età contemporanea che culminerà con la costituzione del Polo Museale d’Arte Moderna e Contemporanea di Siracusa al quale già da tempo si sta lavorando. Una raccolta sistematica, condotta attraverso donazioni e acquisizioni, offrirà nel tempo uno spaccato puntuale delle arti visive nella provincia aretusea, oltre che una ricognizione completa di tutti quegli artisti di origine siracusana che hanno avuto particolare affermazione in Italia ed all’estero. Salvatore Gurrieri è tra questi. La formazione e l’impegno di Salvatore Gurrieri Come scrive Paolo Giansiracusa, nella nota critica di presentazione pubblicata in un raffinato catalogo d’arte: Gurrieri è pittore dai colori solari e dalle linee cristalline, egli ha saputo portare nelle regioni dell’Europa settentrionale la sua passione incontenibile per il colore acceso, per il segno forte e deciso. In perfetta sintonia con le nuove avanguardie del Novecento, già negli anni Sessanta, manifesta il suo passionale bisogno di dipingere contrapponendosi a quel concettualismo dilagante che aveva portato ad aborrire, quasi a disprezzare, la tela, i colori, i pennelli. Il suo bisogno viscerale di creare nuove presenze colorate lo porta a fare della pittura un culto. Egli infatti dipinge come un vulcano in piena, facendo leva su una pennellata colta, educata in quella piccola Scuola d’Arte di Siracusa dal passato glorioso ancora ingiustamente misconosciuto. Nella città aretusea, sulla scorta dell’eredità artistica di Ferruccio Ferri, grazie alla lezione pittorica di Angelo Cassia, si impossessò di quella sicurezza compositiva e coloristica che nella serie delle Agglomerazioni emerge con forza. Irruento e vorticoso il suo pennello scava allora nelle pieghe della materia; prima la lacera, poi la ricompone ridandole solidità e volume. Taglia i piani con segno indagatore, apre la materia rivoltandola verso la luce ed essa prende consistenza, respira, palpita come le masse vive di un germoglio ancestrale. Come viscere agitate, come radici tentacolari, i volumi fusiformi si annodano in un abbraccio che ha grumi saturi di colore e orditure leggere come filate di seta dorata. Francis Bacon sembra essere il modello ispiratore ma dell’artista irlandese Gurrieri non riporta il senso tragico della morte e del disfacimento della carne. Il pittore siracusano ha una solarità interiore che lo porta a dipingere la speranza, l’aurora della vita e non il tramonto della morte.
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