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“Il Consiglio – ha commentato il presidente Michele Mangiafico – ha ben lavorato riuscendo a ridurre a soli sei gli emendamenti che sono andati in votazione, assestando così il bilancio in tempo utile e fornendo all’Amministrazione nuove risorse per le manutenzioni e le prossime festività natalizie”.
Via libera, dunque, dall’aula consiliare, all’assestamento di bilancio. Passa anche un maxi emendamento proposto dalla maggioranza, vengono respinti cinque emendamenti presentati dal Consigliere Alessandro Acquaviva, un emendamento (illuminazione degli svincoli autostradali) proposto da Carmelo Spataro viene ritirato e trasformato in atto di indirizzo che poi viene recepito dall’intero Consiglio. E ancora lo stesso Consiglio provinciale, venendo incontro alle richieste dell’assessore Paola Consiglio, si è impegnato per far sì che con l’anno nuovo possa riaprire la casa-rifugio per le donne vittime di violenza.
Questo, in sintesi, il quadro di ciò che è accaduto nella seduta di ieri sera che si è aperta con delle comunicazioni – sui fatti accaduti al liceo Corbino – del presidente Nicola Bono al Consiglio provinciale. Il presidente Bono ha annunciato al Consiglio di aver effettuato un sopralluogo presso l’istituto dove è avvenuto il grave fatto. E di aver firmato un’ordinanza con cui si dispone la chiusura dell’istituto fino a quando non saranno compiuti tutti gli accertamenti e non saranno ripristinate le condizioni di sicurezza. Bono ha anche annunciato l’avvio di una inchiesta amministrativa interna e ha precisato che, in epoca non sospetta, circa due mesi addietro, aveva già disposto un controllo analitico di tutti gli istituti scolastici della Provincia. Fino a questo momento – detto il presidente Bono – sono stati compiuti accertamenti su 27 istituti e soltanto l’Ipai di Pachino ha qualche problema. Entro dicembre saranno ultimati tutti i lavori di verifica.
Dopo il presidente Bono è intervenuta l’ass. Paola Consiglio la quale ha proposto all’aula di votare un atto di indirizzo per l’apertura della casa rifugio, chiedendo un “impegno economico” per 26 mila euro.
Ma il Consiglio, su questa vicenda, ha fornito ampie garanzie all’assessore, precisando che nel capitolo delle politiche sociali ci sono i fondi per portare avanti il progetto che sta a cuore all’amministratore dell’Udc.
Per quanto riguarda l’assestamento di bilancio, è passata, dopo oltre tre ore di discussione, la manovra finanziaria. L’aula, in particolare, ha poi approvato il maxi emendamento proposto dalla maggioranza, provvedimento che è stato illustrato in aula dal consigliere Gaetano Amenta. Un emendamento che abbraccia varie questioni: dalla viabilità provinciale, agli aiuti alla zona montana (in aula l’ass. Nunzio Dolce aveva sollecitato una maggiore attenzione, sotto il profilo economico, verso l’area), fino alle iniziative culturali e sociali in vista del Natale, alla manutenzione delle strade provinciali e all’edilizia per le Chiese.
Per quanto riguarda gli emendamenti proposti dal consigliere Alessandro Acquaviva e respinti dal Consiglio: uno riguardava la casa-rifugio (con l’opposizione ha votato il consigliere Gino Saitta); un altro l’acquisto di azioni, da parte della Provincia, di Sai 8; un terzo la richiesta di acquisto di telecamere per la telesorveglianza della riserva Ciane-Saline; un altro ancora la richiesta di effettuare lavori di manutenzione presso l’istituto Alberghiero se lo sfratto dovesse essere prorogato.
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