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Si è svolto ieri sera il Consiglio provinciale interamente dedicato alla discussione sulla relazione semestrale del presidente Bono illustrata in aula lo scorso 22 dicembre. Venti i consiglieri presenti alla seduta oltre, naturalmente, al presidente della Provincia regionale.
Diciamo subito che alla fine la relazione è stata approvata con i voti favorevoli della maggioranza; contrari i quattro rappresentanti dell’opposizione: Carmelo Spataro, Liddo Schiavo, Alessandro Acquaviva e Gino Gionfriddo. Dai banchi della maggioranza, è venuto fuori un giudizio sostanzialmente positivo, di apprezzamento per l’attività svolta dal presidente Bono, mentre per l’opposizione i due consiglieri che hanno preso la parola, Spataro e Acquaviva, hanno naturalmente criticato l’azione amministrativa portata avanti dal presidente della Provincia e dalla Giunta.
Il primo consigliere a prendere la parola è stato Mariano Caldarella. “Esprimo – ha detto – un giudizio positivo. Ciò che il presidente ha portato avanti negli ultimi sei mesi altro non è che l’accordo di programma che la coalizione aveva concordato prima delle elezioni”. Caldarella, nel corso del suo intervento, ha toccato questioni riguardanti l’università, la salute, ha fatto un accenno al completamento del Verga, chiedendo una modifica della destinazione d’uso, e ha parlato anche dell’ex carcere borbonico.
“Questa relazione – ha detto invece Carmelo Spataro – la trovo omissiva sotto l’aspetto politico, perché, tra l’altro, ha cercato di nascondere le difficoltà appunto politiche all’interno della maggioranza. La Giunta guidata dal presidente Bono altro non ha fatto che proseguire, nell’ambito dei lavori pubblici, l’attività delle precedenti Amministrazioni.
Spataro ha criticato il presidente Bono anche per la scelta di utilizzare gran parte dei fondi provenienti dalla legge Bersani solo per il nodo di Noto e ha definito questa scelta un errore politico anche perché la legge destinava i fondi specificatamente alla viabilità secondaria. La vicenda Università Spataro l’ha definita un “buco nero” e critiche al presidente della Provincia ha rivolto anche per quanto riguarda le questioni turismo, contributi, dirigenti. Ha altresì stigmatizzato l’assenza dell’intera Giunta provinciale in aula.
Gaetano Amenta (An verso il Pdl) ha definito “apprezzabile” la relazione del presidente Bono citando alcune questioni dove la Giunta guidata da Bono ha lavorato con impegno. Ptp, turismo. Amenta ha sottolineato la proficua collaborazione che c’è stata tra Consiglio provinciale e Giunta nell’ambito della ricerca delle risorse per viabilità ed edilizia scolastica e ha sollecitato il presidente Bono a continuare sulla strada della trasparenza, come ha fatto fino a questo momento.
“Non mi sembra attaccabile – ha affermato Corrado Calvo – questa relazione del presidente. Per esempio ho potuto constatare, girando per gli uffici, soprattutto per quanto riguarda gli appalti, come la trasparenza sia una direttiva importante che il presidente Bono ha dato agli uffici. E come si può dimenticare l’impulso dato al Ptp per tanti anni nel cassetto. Bono ha raggiunto, in pochissimi tempo, ottimi risultati”. Calvo ha anche accennato a un rinnovato impegno che occorre per l’edilizia scolastica e la viabilità con riferimento agli istituti polivalenti e all’Alberghiero.
Salvatore Oddo (Uds) ha espresso anch’egli un giudizio positivo. In particolare Oddo si è soffermato su alcune questioni specifiche come quella del rischio industriale, per cui ha chiesto che venga fuori un piano di sicurezza, sulla salute, sulla pulizia delle spiagge libere, sul Ptp.Il consigliere Gino Saitta (Mpa) ha detto: “In genere le relazioni semestrali rappresentano la fotografia di ciò che si è fatto dal punto di vista amministrativo e naturalmente vengono fuori giudizi positivi e negativi”. Saitta ha affrontato il tema del contenimento della spesa, ha accennato al calo delle entrate (Aci-Enel) e ha invitato il presidente Bono a trovare soluzioni alternative per compensare questo minore guadagno, ha accennato allo sviluppo dell’economia agricola, alla bonifica dei siti e ha concluso esprimendo un giudizio positivo e invitando il presidente Bono a proseguire su questa strada.
Niky Paci (Udc) : “Ho ascoltato con molta attenzione gli interventi dei colleghi e condivido tanto di quel che hanno detto. Ma la sua azione – ha aggiunto rivolgendosi direttamente al presidente Bono – va ancora più apprezzata perché arriva in un momento di grande crisi economica globale. Per esempio il Ptp, a mio avviso, è un vero e proprio fiore all’occhiello per quanto riguarda lo sviluppo economico”. Paci ha anche parlato di sanità, di viabilità, di lavoro ed occupazione.
“Se si guarda alla relazione, alle notizie di stampa – ha chiarito il consigliere Alessandro Acquaviva – dovrei affermare che gli ultimi sei mesi sono stati fantastici. In realtà, da una lettura attenta della relazione, tutti i nodi vengono al pettine”. Alessandro Acquaviva ha criticato il presidente per quanto riguarda il turismo, l’Ostello della gioventù, l’ipotesi di lavorare per l’alta velocità per quanto riguarda i treni, l’ex carcere borbonico, l’edilizia scolastica.
“Plaudo – il commento di Roberto Getulio – alla politica del presidente per quanto riguarda la tolleranza zero verso la questione-rifiuti, perché con un territorio sporco non si può certamente parlare di turismo.. Ma voglio ricordare anche le iniziative del presidente per quanto riguarda il Ptp e complessivamente la sua azione amministrativa che la gente ha condiviso”.
Paolino Amato, capo gruppo di Forza Italia ha evidenziato come il presidente Bono avesse ereditato una pesante situazione con lo sforamento del patto di stabilità. Ha definito “anti-economico” il progetto a cinque stelle riguardante l’Ostello della gioventù e riguardo alle questioni puramente politiche, ha definito il nostro territorio, rispetto agli altri, un’isola felice. Ha criticato, infine, l’assenza di tutti gli assessori alla seduta di dibattito della relazione semestrale del Presidente della Provincia.
“Basta vedere – ha detto Rosario Di Lorenzo – com’era la Provincia prima e come è adesso. Non dimentichiamo che il presidente Bono ha trovato una Provincia con il patto di stabilità sforato e senza dirigenti. Ha fatto davvero tutto ciò che era possibile fare”.
Il presidente Bono, da parte sua, ha difeso con dovizia di particolari, elencando tutto ciò che l’Amministrazione ha saputo fare pur tra le evidenti difficoltà legate al patto di stabilità, alla crisi economica, alla mancanza di dirigenti. “Intanto – ha detto il capo dell’Amministrazione – ringrazio tutti i consiglieri per i loro interventi, e credo che Getulio, Di Lorenzo e Amenta abbiano colto il senso della relazione. Non c’è assolutamente enfatizzazione nella relazione che ho illustrato lo scorso dicembre, lì c’è tutto il lavoro portato avanti negli ultimi sei mesi. Non è possibile fare polemica per il gusto della polemica e non accorgersi che, oggettivamente, tanto abbiamo fatto.
“Per esempio – ha proseguito il presidente – per quanto riguarda il Verga, non c’era una soluzione in piedi e invece adesso l’opera sarà completata; lo stesso per l’autodromo. E come dimenticare i cantieri aperti per 137 milioni di euro. Il nodo di Noto? Era una priorità oggettiva e in ogni caso abbiamo utilizzato altri fondi per altre opere. I dirigenti? Abbiamo applicato, finalmente, un principio di legalità. Ed ora, entro 15 giorni, l’assetto organizzativo dell’Ente sarà completato. Casa rifugio e comunità montana? Per quanto riguarda la comunità montana, mercoledì ci sarà la riunione di Giunta e provvederemo; per la casa rifugio, aspetto nobile, ma riguarda solo la Provincia oppure come sembra anche altre entità pubbliche?”
Il presidente Bono ha affrontato anche il tema dell’Università puntualizzando che la volontà non era quella di rompere con l’Ateneo catanese, ma a questa soluzione si è giunti dopo che il corso di laurea in Beni culturali è stato trasferito a Catania, e ha detto ancora una volta che insieme a Ragusa la Provincia si sta muovendo per il cosiddetto quarto polo.
Il capo dell’Ente di via Roma ha accennato alla trasparenza, con la totale eliminazione della trattativa privata (“linee guida della mia amministrazione”), ha orgogliosamente reclamato il ruolo di centralità che è riuscito a dare alla Provincia, portando l’esempio della cabina di Regia sul turismo, dei tavoli economici, del Ptp. Ha accennato alla sicurezza industriale, alla salute, al contenimento della spesa, alla viabilità, all’edilizia scolastica affermando che il 2010 dovrà essere l’anno delle soluzioni per l’Alberghiero e per quanto riguarda il discorso con la Regione per le questioni ferroviarie ha spiegato che è possibile recuperare “tutte le tratte che vogliamo”.
Terminato l’intervento del presidente Bono, il presidente del Consiglio provinciale, Michele Mangiafico, ha annunciato che il 27 gennaio, di mattina, nell’ambito del giorno della memoria, è previsto un Consiglio provinciale aperto organizzato in collaborazione con la Prefettura di Siracusa in cui saranno consegnate le onorificenze previste dalla legge per i deportati superstiti e i loro familiari. Il presidente Mangiafico, dopo avere raccolto e condiviso le critiche provenienti da entrambi i banchi dell’aula consiliare per l’assenza in aula di tutti gli assessori provinciali, ha commentato così la seduta di ieri sera: “Una seduta ricca di contenuti grazie agli interventi di apprezzamento o critici di gran parte dei consiglieri presenti e di tutti i gruppi politici, sulla relazione semestrale del presidente della Provincia. Interventi che hanno affrontato le delicate questioni della viabilità dell’edilizia scolastica, del personale, fornendo indicazioni utili da parte del Consiglio per il prosieguo del cammino amministrativo”.
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