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“Ci auguriamo che le dichiarazioni che il Presidente Bono ha reso in aula costituiscano l’anticamera di un prossimo provvedimento della Giunta che chiuda un capitolo lungo e drammatico della storia dell’Alberghiero di Siracusa e dia finalmente a questa scuola l’orizzonte di un edificio nuovo e funzionale”. Ha commentato così il Presidente del Consiglio provinciale, Michele Mangiafico, le parole del Presidente della Provincia al termine di una seduta, quella di ieri, che ha dato spazio anche all’attività ispettiva.
Il Consiglio provinciale di ieri sera si era aperto con la lettura da parte del Presidente del Consiglio provinciale, Michele Mangiafico, di un documento riguardante l’avvenuta costituzione in Provincia del gruppo unico del Pdl con la nomina a capogruppo del consigliere Paolino Amato. Il Presidente del Consiglio ha quindi rivolto il proprio augurio di buon lavoro al nuovo gruppo, nella convinzione che questo fatto politico permetterà anche alla Presidenza del Consiglio una più semplice conduzione delle attività dell’assemblea. Quindi è intervenuto il consigliere Rosario Di Lorenzo che ha informato il Consiglio che con la nascita del gruppo Pdl, era stato individuato come vice capogruppo Salvatore Andolina. Di Lorenzo, poi, si è scusato con tutto il Consiglio perché la sera precedente il gruppo aveva chiesto trenta minuti di sospensione e la riunione si era protratta ben oltre il tempo concesso. Il che aveva in sostanza determinato l’aggiornamento a ieri della seduta.
Da parte di Getulio, Gionfriddo, Amenta e del presidente della Provincia, on. Nicola Bono, gli auguri di buon lavoro al neonato gruppo consiliare. Il presidente Bono ha poi voluto chiarire un episodio che risaliva alla seduta in cui si è svolta l’attività ispettiva. In quella circostanza il presidente Bono, dopo la lettura dell’interrogazione del consigliere Carmelo Spataro, presentata la stessa mattinata agli uffici, era andato via senza rispondere. Ma il presidente Bono aveva fatto presente che non avrebbe risposto per via di impegni assunti in precedenza. E’ sorto dunque l’equivoco che ha determinato una risposta piccata del consigliere Spataro (ieri sera assente in aula) che aveva avuto anche la solidarietà dei consiglieri Amato e Acquaviva.
Il presidente Bono ha spiegato che non si è trattato di un gesto di scortesia, ma di un vero e proprio equivoco. “Questo – ha concluso il presidente – è l’unico ente che non ha arretrati di interrogazioni; ho grande rispetto per il Consiglio e soprattutto per l’opposizione”. Sull’argomento, essendo assente il consigliere Spataro, il Presidente del Consiglio ha chiarito che anche da parte del collega Spataro si era trattato certamente solo di una reazione dettata dal momento e di una semplice incomprensione.
Poi il presidente Bono ha risposto a un’interrogazione di Alessandro Acquaviva sulla situazione dell’Alberghiero.
“Inizialmente – ha precisato il presidente Bono – si è resa necessaria un’ordinanza di chiusura per buona parte del plesso di viale Scala Greca. Sette giorni dopo il dirigente del settore edilizia scolastica ha disposto la riapertura dell’istituto scolastico nel plesso di viale Scala Greca fino al 30 giugno. Proprio in questi giorni i settori competenti si stanno adoperando per redigere ed emanare un bando di gara per il reperimento dei locali necessari per una nuova struttura idonea al suo utilizzo alla ripresa del nuovo anno scolastico. Il reperimento dei locali sarebbe comunque una soluzione provvisoria nelle more che si avvii l’iniziativa cui l’Amministrazione sta lavorando da tempo, finalizzata alla rielaborazione del progetto precedentemente predisposto e relativo alla realizzazione di un nuovo edificio”.
Per quanto riguarda l’istituto Alberghiero, Acquaviva ha ritenuto non soddisfacente la risposta del presidente Bono, mentre il Consigliere Paolino Amato ha suggerito di verificare la disponibilità di altre strutture.
Poi il Consiglio ha ascoltato un intervento di un cittadino, Mariano Ferro, che esercitando il diritto di udienza in aula ha chiesto che venisse redatto un documento a sostegno dell’agricoltura meridionale. Con una provocazione, Ferro ha anche sollecitato una richiesta al presidente del Consiglio Berlusconi affinché nel settore dell’Agricoltura nomini un ministro non leghista.. Sull’argomento sono anche intervenuti i consiglieri Roberto Getulio, Gino GIonfriddo e Giuseppe Bastante.
Il Consiglio provinciale ha quindi approvato il punto all'ordine del giorno sulla costituzione di una commissione speciale sulla attività della società partecipata della Provincia " Siracusa Risorse".
La proposta, presentata dai consiglieri Alessandro Acquaviva e Nino Iacono, è stata accolta dal capogruppo del PdL Paolino Amato. Fra tutti i gruppi si è poi discusso se esistesse una vera esigenza di costituire la nuova commissione o se non fosse il caso di utilizzare una delle commissioni cnsiliari esistenti. Su tale questione hanno dibattuto i consiglieri Amenta, Andolina, Butera , Getulio, Saggio, Bastente, Caldarella, Gionfriddo.
Mariano Caldarella ha proposto, ad un certo punto, di rinviare la decisione per un approfondimento, dopodiché ha ritirato la stessa proposta e si è passato ai voti.
La commissione è stata istituita alla unanimità. Il Presidente Mangiafico ha riassunto i compiti della commissione che deve analizzare l'efficacia dell’azione di Siracusa Risorse, verificare la possibilità di ampliare i servizi prevedendo per esempio anche la pulizia delle spiagge (proposta di Butera), analizzare le attività svolte non solo avendo riguardo alla pulizia delle strade (proposta di Amenta) e discutere sul prossimo passaggio di tutte le quote della partecipata alla Provincia regionale di Siracusa (proposta di Paolino Amato).
Come da regolamento la commisione sarà presieduta da un consigliere di minoranza e sarà composta da componenti di tutti i gruppi consiliari. Verrà convocata per l’insediamento dal Presidente del Consiglio provinciale subito dopo Pasqua.
Dopo l'approvazione, avvenuta all’unanimità, su proposta del capogruppo del PdL Paolino Amato si decide di rinviare il proseguo della trattazione dell'ordine del giorno a data da destinarsi e chiudere la presente sessione di lavoro.
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