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Parte della seduta del Consiglio provinciale di ieri sera dedicata a questioni di natura politica. Il presidente Michele Mangiafico, infatti, prima di avviare la discussione sull’ordine del giorno, ha dato subito la parola al capo gruppo dell’Api, Salvatore Oddo.
“Più volte abbiamo espresso al presidente Bono – e ai nostri alleati del Pdl Sicilia e dell’Mpa – ha detto Oddo - la nostra posizione, cioè quella di un coinvolgimento del nostro partito nella maggioranza di governo. Ci dispiace aver costatato come alcuni consiglieri abbiano evidenziato in maniera forte che l’Api non fa parte della maggioranza; altri leader politici hanno espresso compiacimento per il fatto che il nostro partito non è stato coinvolto, altri a torto o a ragione hanno fatto finta di niente e si sono girati dall’altra parte. Quello che ci preoccupa è però, come mai, in tutto questo gli stessi consiglieri e gli stessi leader politici non si sono accorti che ancora al tavolo della coalizione siedono soggetti estranei alla coalizione che parlano a nome e per conto di un movimento politico che noi qualche mese fa avevamo fondato e che abbiamo sciolto”. Insomma, l’Api che a Palermo è nella maggioranza e che alla Provincia regionale si è federata con l’Mpa, chiede al presidente Bono e al tavolo del centrodestra di fare organicamente parte della maggioranza di governo.
A sostegno delle parole pronunciate da Oddo (il secondo consigliere che fa parte dell’Api è Nino Iacono) è intervenuto il consigliere Corrado Calvo (Mpa) che ha sostenuto le ragioni dei due consiglieri dell’Api chiedendosi il motivo per cui Oddo e Iacono non debbano far parte della maggioranza alla Provincia mentre a Palermo l’Api sostiene l’azione del governo Lombardo.
Critiche alla maggioranza sono arrivate da Carmelo Spataro, capogruppo del Pd che si è posto e ha posto alcuni interrogativi: “Ma questo disagio – ha detto – è politico, dipende dal sottogoverno o dalle scelte politiche e amministrative”?
“Non si comprende il motivo – ha detto il capogruppo del Pdl, Paolino Amato – per cui l’Api debba avere un assessorato. Per noi è all’opposizione”.
“Non sono d’accordo con il documento presentato da Oddo e Iacono – ha detto Nicky Paci capogruppo Udc – ma Oddo e Iacono hanno sempre fatto parte della maggioranza”.
Esaurita la fase prettamente politica, è stato prelevato il punto tre all’ordine del giorno, vale a dire la proposta di regolamento per il referendum consultivo e propositivo nella provincia di Siracusa. Un regolamento che si compone di 24 articoli e che è stato illustrato da Alessandro Acquaviva che l’ha proposto e da Biagio Saitta, presidente della commissione consiliare che ha espresso parere favorevole. Anche lo statuto della Provincia prevede l’istituto referendario, ma naturalmente andava disciplinato. Gli interventi dei consiglieri Acquaviva, Saitta, Giuseppe Bastante, Carmelo Spataro e Liddo Schiavo, Rosario Di Lorenzo hanno determinato l’insorgere di alcune perplessità legate soprattutto ai costi. E allora il Consiglio ha deciso di rinviare la discussione e l’approvazione di questo punto alla prossima seduta del Consiglio. E fino a 48 ore prima della prossima seduta sull’argomento sarà possibile presentare degli emendamenti.
Infine è stato prelevato il punto sei all’ordine del giorno, la relazione conclusiva della commissione sulla sanità presieduta dal consigliere Biagio Gionfriddo. Gionfriddo ha letto la relazione conclusiva ha parlato delle criticità insorte nel territorio dopo l’avvio della riforma sanitaria in Sicilia, con tagli dolorosi per esempio dei posti letto. Anche per quest’ultimo argomento c’è stata una proficua discussione con interventi dei consiglieri Paci (“ha avuto il merito di accendere i riflettori della politica sulla sanità”), Di Lorenzo (“La politica non ha avuto la capacità di individuare percorsi di mediazione con le varie comunità”), Schiavo che ha soprattutto puntato il dito sull’esigenza di fornire a tutti i cittadini pari opportunità nell’ambito dei servizi sanitari.
“Il Consiglio com’è naturale che sia in momenti cruciali della vita politica locale – ha detto il presidente Michele Mangiafico - diventa la camera di compensazione della dialettica tra i gruppi politici com’è accaduto ieri sera, senza nulla togliere alla capacità di portare a compimento i provvedimenti amministrativi che lo riguardano. In tal senso i miei complimenti vanno ai consiglieri che hanno prodotto l’egregio lavoro finale della commissione speciale sulla sanità”.
Il Consiglio è stato poi aggiornato a mercoledì prossimo alle 19.
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