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Il Consiglio provinciale, nella seduta di questa mattina, che prevedeva la surroga dei due consiglieri, Nicky Paci e Gaetano Amenta, e la presentazione della nuova Giunta, ha esitato il provvedimento di sostituzione di Paci e Amenta al cui posto si sono oggi insediati Nunzio Dolce e Massimo Prado. I due nuovi consiglieri hanno giurato davanti il segretario generale avv. Antonio Fortuna.
Non è invece avvenuta la presentazione della nuova Giunta, perché la questione legata ai due nuovi assessori, Nicky Paci e Francesco La Ferla, cugini di primo grado e quindi incompatibili all’interno dell’esecutivo, e l’assenza del presidente Bono, ha impedito appunto la presentazione..
“Auguro buon lavoro ai nuovi consiglieri Prado e Dolce - ha detto il presidente del Consiglio provinciale, Michele Mangiafico - che certamente sapranno offrire un contributo determinante di competenza e sensibilità istituzionale cosi come lo è stato quello dei consiglieri oggi assessori”. Dopo il giuramento ha preso la parola Massimo Prado il quale ha puntualizzato di aver fatto in passato l’assessore e il consigliere comunale a Noto. “Adesso – ha concluso – in Consiglio è rappresentata la città di Noto, è stata sanata un’anomalia”. Il Consigliere Domenico Nigro ha invece comunicato di essersi dimesso dall’Udc e di avere aderito al gruppo misto, restando però nella maggioranza.
Esaurita la fase legata alla sostituzione dei due consiglieri, Amenta e Paci, diventati assessori, il presidente del Consiglio ha chiesto – su sollecitazione del presidente Bono - di rinviare al 14 giugno il terzo punto all’ordine del giorno, quello relativo alla presentazione della nuova Giunta.
Sulla Mancata presentazione della Giunta, determinata dalla nomina di due assessori cugini di primo grado, si è svolto un approfondito dibattito. Il primo ad intervenire è stato il capogruppo del Pdl, Paolino Amato, che ha inizialmente definito imbarazzante la situazione che si è venuta a determinare. Il consigliere Spataro ha manifestato l’esigenza che sulla questione il Consiglio potesse avere degli elementi tecnico-giuridici per potersi formare un’idea di quel che è accaduto. E in questo senso sono arrivati chiarimenti tecnici da parte del segretario generale, l’avv. Antonio Fortuna.
Dopo i chiarimenti tecnici è intervenuto nuovamente Spataro: “Il Consiglio, ancora una volta, non è messo nelle condizioni di svolgere il proprio ruolo. L’assenza del presidente Bono significa che il capo dell’Amministrazione snobba anche la maggioranza consiliare. La Provincia – lo dicono in tanti – non è più punto di riferimento per le questioni che riguardano lo sviluppo”.
Dopo Spataro, il capogruppo del Pdl, Paolino Amato, ha letto una nota indirizzata al presidente Bono. Amato, in questa nota esprime soddisfazione per la nuova pianta organica varata dall’Amministrazione, invita il presidente alla nomina del nuovo direttore generale e del project-manager. Amato ha ricordato anche alcune delle iniziative portate a soluzione dall’Amministrazione a seguito di proposte del Pdl .
Poi un attacco all’Ucd: “Una coalizione che non può essere affidabile – ha scritto – finchè punteremo sull’apporto di un Udc così, un partito che è in Giunta con il Pdl in Provincia ma che allo stesso tempo è contro di noi ad Augusta e sino ad ieri lo era anche a Lentini, dove pare si stia defilando, sentendo già aria di cadavere e l’approssimarsi di elezioni. Garantendo la maggioranza alla Giunta di centro sinistra, una forza politica che rischia di far cadere il governo regionale, pur restando nella coalizione locale con il partito di Raffaele Lombardo.
“Per rafforzarci, presidente – scrive Amato nella nota rivolta al presidente Bono -, e andare avanti in questa legislatura rispettando progetti e programmi, dobbiamo rafforzarci cercando strade nuove che ci consentano di cominciare finalmente la politica dei fatti e delle cose concrete, al di là delle effimere immagini che possono darle, per un giorno, gli effimeri titoli sui giornali”.
Non si è fatta attendere, in aula, la risposta di Nunzio Dolce, che ha preso il posto di Nicky Paci in Consiglio provinciale.
“Ricordo al capo gruppo del Pdl – ha detto l’esponente dell’Udc – che il suo partito, a Palermo, è schierato su due posizioni. L’incoerenza politica non appartiene all’Udc. Non ricordo alcuna proposta alla Giunta del consigliere Amato. Il Pdl deve ancora capire quale deve essere il suo vero percorso. Noi siamo entrati in Giunta ad Augusta per dare una mano a quell’Amministrazione e a Lentini per difendere la città”.
Il capo gruppo del Mpa, Corrado Calvo, si è detto dispiaciuto per l’assenza del presidente Bono; ha parlato di decisione non condivisa riferendosi alla nomina della Giunta, ha sostenuto che il presidente deve venire in aula e cercare una maggioranza qualificata al Consiglio. Se è il caso decidere anche per l’azzeramento della Giunta”.
“Per quanto riguarda la formazione della nuova Giunta – ha spiegato Salvatore Oddo, Api, - dissento per quanto riguarda il metodo. Rischia di aprirsi un conflitto tra Consiglio e Amministrazione”.
“L’assenza del presidente Bono – ha chiarito il consigliere Alessandro Acquaviva – è il segnale del disastro politico, la conferma di una crisi politica all’interno del centrodestra”.
“Questo Consiglio – ha detto Gino Gionfriddo - era stato convocato per tenere a battesimo la nuova Giunta e invece stiamo assistendo al suo funerale”.
“Questo Consiglio – ha detto Giuseppe Bastante – è stato esautorato in maniera irrispettosa. Chiedo che il presidente Bono si confronti con i consiglieri di maggioranza”.
Salvatore Andolina, vice capo gruppo del Pdl ha esordito così: “Mai vissuta una giornata paradossale come questa. E questo che ne sta seguendo è un dibattito paradossale. Bono ha il dovere di parlare con le segreterie che forniscono le indicazioni. In questa storia è mancato un passaggio che avrebbe dovuto esserci: il presidente Bono, dopo aver parlato con le segreterie politiche, avrebbe dovuto confrontarsi con i gruppi di maggioranza. In ogni caso questa Amministrazione si è fin qui distinta per alcune iniziative molto importanti”.
Sulla data dell’aggiornamento altra discussione, alla fine è prevalsa l’idea di aggiornare l’ordine del giorno che riguarda la presentazione della nuova Giunta al 14 giugno alle 17. Contestualmente sarà anche incardinato il bilancio di previsione.
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