Data: 29/06/2010
Oggetto: Approvato il bilancio e il Piano triennale O.P.
  Il Consiglio provinciale, nel corso di una seduta-fiume durata oltre otto ore, e contraddistinta da forti polemiche tra opposizione e maggioranza, con il centrosinistra che in un’occasione ha pure fatto mancare il numero legale in aula, costringendo il presidente Mangiafico a un secondo appello, ha approvato il bilancio di previsione (una manovra da circa 105 milioni di euro) e il Piano triennale della opere pubbliche con il voto favorevole della maggioranza. “Da sottolineare – ha detto il presidente del Consiglio provinciale, Michele Mangiafico – la capacità del Consiglio di evadere, ancora una volta in tempi rapidi, lo strumento finanziario con l’augurio che alcune rilevanti indicazioni della minoranza, non accolte nel dibattito sugli emendamenti, possano trovare spazio nell’azione gestionale dell’Amministrazione. Sostanzialmente si avvia a compimento il nostro secondo anno di attività e ci prepariamo, come Consiglio, a presentare, nei prossimi giorni, il bilancio sociale”. Per quanto riguarda il Piano triennale delle opere pubbliche, va detto che la maggioranza ha ritirato tutti gli emendamenti che erano stati proposti; quelli dell’opposizione sono stati tutti bocciati, compreso quello riguardante l’istituto Alberghiero proposto da Alessandro Acquaviva. Nel corso del dibattito, il capogruppo del Pdl, Paolino Amato, ha proposto che venisse messo in discussione un emendamento sull’energia alternativa, impianti fotovoltaici nelle scuole. L’opposizione si è opposta, anche perché, poco prima, il Consiglio aveva deciso di non ammettere gli emendamenti giunti fuori tempo. Un solo emendamento è passato, quello del consigliere Domenico Nigro riguardante l’edificio scolastico comprensivo “Platone” di Palazzolo. Gianni Briante ha chiesto che venissero riaperti i termini per la presentazione di emendamenti e così è stato: sono stati concessi venti minuti di tempo per presentare altri emendamenti. In quel lasso di tempo ne sono stati presentati tre: due dalla maggioranza. Uno riguardante, appunto, l’energia alternativa, che è passato. Così come è passato un altro emendamento sull’Alberghiero sempre a firma della maggioranza. Non è invece passato un emendamento composto da dodici argomenti presentato dall’opposizione. Quest’ultimo emendamento riguardava la modifica del livello di priorità per quanto riguarda alcuni progetti. Sono stati discussi singolarmente tutti gli argomenti proposti dal centrosinistra, ma nessuno è stato approvato. Nel corso del dibattito per il Piano triennale delle opere pubbliche vi sono state forti polemiche tra maggioranza e opposizione. L’opposizione, soprattutto con Carmelo Spataro, ha rivolto critiche all’Amministrazione attiva. I Consiglieri di maggioranza, invece, hanno sottolineato la coerenza politica dei gruppi consiliari di centrodestra. Nella fase del dibattito più volte i consiglieri di opposizione hanno abbandonato l’aula ma la maggioranza, dal punto di vista numerico, ha retto. E proprio la maggioranza ha accusato l’opposizione di comportamento ostruzionistico. I consiglieri di centrosinistra hanno respinto l’accusa affermando che il loro atteggiamento era figlio del comportamento dei consiglieri di maggioranza. Comunque alla fine il Piano triennale è stato approvato. Poi si è passati alla valutazione del bilancio. E anche in questo caso maggioranza e opposizione sono entrati in rotta di collisione. La maggioranza ha ritirato tutti i suoi emendamenti, e ha bocciato tutti quelli presentati dall’opposizione. La polemica più forte è scoppiata quando il consigliere Carmelo Spataro ha illustrato l’emendamento (bocciato nonostante i voti favorevoli oltre che della minoranza dei consiglieri Iacono e Saggio e del presidente Mangiafico) che prevedeva la possibilità che agli istituti di pena della provincia venissero dati quarantamila euro. Spataro ha parlato di vergogna, anche perché ha ricordato che nei mesi scorsi della questione detenuti era stata investita una speciale commissione e si era tenuto persino un Consiglio provinciale straordinario. Sull’argomento il capogruppo del Pdl, Paolino Amato ha detto che si sarebbe fatto promotore di una iniziativa presso l’Amministrazione attiva per venire incontro alle esigenze degli istituti di pena. Subito dopo Carmelo Spataro e Liddo Schiavo, per protesta, hanno abbandonato l’aula. E alcuni emendamenti sono così decaduti perché non presenti in aula i consiglieri che li avevano proposti. Il presidente Mangiafico ha messo il bilancio al voto ed è passato con 14 sì e 3 no. Sia il bilancio di previsione che il Piano triennale delle opere pubbliche sono immediatamente esecutivi. Prima che il Consiglio discutesse i due argomenti più importanti posti all’ordine del giorno, l’aula si era occupata della conferma del Piano delle alienazioni immobiliari di proprietà della Provincia regionale. L’argomento è passato in aula. Così come è passata la proposta del consigliere Carmelo Spataro che ha chiesto l’inserimento dei relitti stradali tra i beni alienabili. A tarda notte il Consiglio è stato rinviato a data da destinarsi. Il presidente della Provincia regionale, on. Nicola Bono, che ha partecipato ai lavori del Consiglio, ha commentato così i due importanti provvedimenti esitati dal Consiglio. “Esprimo soddisfazione – ha detto il capo dell’Amministrazione di via Malta – e ringrazio tutto il Consiglio e in particolare la maggioranza, per aver approvato, in un’unica seduta e quindi nei tempi tecnicamente più brevi possibili, lo strumento finanziario con tutti gli allegati e il Piano triennale delle opere pubbliche confermando l’impostazione della Giunta frutto di un lavoro di coordinamento tra la stessa e il Consiglio.”. Va detto, infine, che nella conferenza dei capigruppo è stato deciso di convocare due sedute aperte del Consiglio. La prima presso la sala consiliare di via del Labirinto tratterà la questione del decreto legge sulle intercettazioni (va però ancora fissata la data); la seconda in programma venerdì 9 luglio alle 10, a Priolo, presso il centro diurno anziani di via Mastriangiano, riguarderà le problematiche occupazionali della zona industriale.
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