Data: 30/07/2010
Oggetto: Consiglio provinciale del 28 luglio
  Nel corso del Consiglio provinciale di ieri sera, durato circa quattro ore, sono stati trattati tre dei punti posti all’ordine del giorno. Svolta l’attività ispettiva con il presidente della Provincia, on. Nicola Bono, che ha risposto alle interrogazioni dei consiglieri; presentata la nuova Giunta (assente il solo assessore Paolo Causo, fuori sede); presentata la quarta relazione semestrale del presidente. Poi il rinvio a data da destinarsi per il dibattito sulla relazione, e per la discussione degli altri punti all’ordine del giorno: la data dovrà essere individuata nel corso della prossima conferenza dei capigruppo. Prima di avviare i lavori per quanto riguarda l’ordine del giorno, il presidente del Consiglio provinciale, Michele Mangiafico, ha comunicato di avere ricevuto, da parte del Consiglio comunale di Pachino, una mozione di protesta relativa alla bocciatura in aula di due emendamenti da inserire nel Piano triennale delle opere pubbliche, presentati dal consigliere provinciale Nino Iacono emendamenti riguardanti due opere da realizzare nel territorio di Pachino. Mangiafico ha anche comunicato che il consigliere Liddo Schiavo ha lasciato il gruppo misto (ora composto da Nigro e Acquaviva), per aderire al gruppo consiliare del Pd. Per quanto riguarda il primo argomento, ha preso la parola il consigliere Salvatore Andolina. “Si tratta – ha detto un attacco politico e strumentale. Sono sbalordito per la poca istituzionalità dimostrata. Gli emendamenti, così come erano stati proposti, non potevano essere approvati”. E anche il presidente Bono è intervenuto sulla questione ricordando le attenzioni che la sua Amministrazione ha rivolto al territorio di Pachino e rigettando l’accusa di poca sensibilità della Provincia verso le istanze della zona sud. Sottolineato anche il fatto che per quanto attiene la partecipazione ai distretti turistici, Pachino ha aderito a quello di Ragusa abbandonando quindi la provincia di Siracusa. Successivamente il Consiglio è passato al primo punto posto all’ordine del giorno. La prima interrogazione discussa è stata quella presentata dal consigliere Carmelo Spataro e firmata anche da altri consiglieri d’opposizione (Corrado Amato, Gino Gionfriddo, raimondo Imbrò, Luciano Spicuglia, Liddo Schiavo e Alessandro Acquaviva), relativa alla nuova pianta organica dell’Ente, una interrogazione composta da sette punti con cui sostanzialmente è stata contestata una violazione del principio di separazione tra il potere politico e gestionale. Richiesti anche chiarimenti su provvedimenti riguardanti alcuni dipendenti. Il presidente Bono ha risposto che tutte le norme procedurali sono state rispettate, che la riduzione dei dirigenti, scelti dopo una selezione, ha determinato una razionalizzazione degli uffici con benefici evidenti come per esempioquelli relativi al numero delle gare d’appalto che è considerevolmente aumentato. Il consigliere Spataro si è dichiarato insoddisfatto per quanto riguarda la risposta del presidente Bono anche per l’aspetto legato all’indiviuduazione delle cosiddette posizioni organizzative (vice dirigenti). Altra interrogazione discussa, quella presentata dal consigliere Alessandro Acquaviva sull’inquinamento atmosferico da Miasmi che si sarebbe verificato il 7 e l’11 giugno. Il presidente della Provincia ha risposto con una lunga relazione tecnica dove emerge, da comunicazioni dei soggetti interessati, che “nessuna sostanza ha superato i livelli di legge previsti” Acquaviva ha proposto al presidente della Provincia di mettere la sala controllo del CED nelle condizioni di operare 24 ore su 24, perchè molti fenomeni di inquinamento si verificano in piena notte. Terza interrogazione trattata (alla presenza di movimenti femministi) quella riguardante l’assenza di donne nell’esecutivo guidato dal presidente Bono, presentata dal consigliere Liddo Schiavo il quale ha voluto precisare che questo suo intervento non costituisce un tatticismo politico, ma semplicemente considera l’esclusione delle quote rosa un dato censurabile. Il presidente Bono – che risponderà per iscritto – ha comunque ricordato come nella precedente amministrazione erano due le donne presenti in Giunta, gli assessori Paola Consiglio e Giuseppina Ignaccolo. Sottolineato anche il fatto che il nuovo direttore generale della Provincia è una donna, la dottoressa Clelica Corsico che ha ricevuto significativi apprezzamenti per la prestigiosa nomina da parte di tutti i consiglieri intervenuti nella discussione. Discusse anche altre due interrogazioni, una presentata da Carmelo Spataro sull’emergenza idrica nelle carceri di Brucoli e Noto. Per quanto riguarda il primo istituto di pena il presidente Bono ha chiarito che dopo aver allertato il Consorzio Ato idrico che a sua volta ha interessato il gestore Sai 8, il carcere di Brucoli non fa più uso di autobotti. Per l’istituto di Noto, il presidente Bono ha precisato che lo scorso giugno è stata realizzata nei pressi del carcere una “nuova presa idrica al servizio esclusivo del carcere”. “Il nuovo allaccio – ha detto il presidente Bono – dovrebbe garantire il soddisfacimento del fabbisogno idrico giornaliero a condizione che l’amministrazione penitenziaria provveda a realizzare gli allacciamenti interni di propria pertinenza. Se tale soluzione – ha aggiunto il presidente della Provincia – non dovesse risultare sufficiente, si stanno valutando in seno all’Ato diverse soluzioni alternative tra le quali, in ultima analisi, quella di porre in opera una condotta che serva esclusivamente l’istituto carcerario. Per realizzare tale opera è necessario che l’amministrazione penitenziaria inoltri precisa richiesta all’Ato il quale, dato il costo non indifferente stimabile in circa 300.000 euro valuterà la possibilità di inserire tale intervento nella prossima programmazionedegli investimenti”. Quarta ed ultima interrogazione trattata in aula quella presentata dal consigliere Gianni Briante riguardante il fenomeno della prostituzione nelle strade adiacenti il palazzo della Provincia di via Malta. “Condivido l’importanza del problema segnalato dal consigliere Briante – ha detto il presidente Bono -. E naturalmente abbiamo denunciato questi episodi sconvenienti alle autorità competenti che ci hanno rassicurato sul loro tempestivo intervento. Abbiamo anche allertato il comandante della polizia provinciale che ci ha garantito, nei limiti dei turni di lavoro degli agenti, perlustrazioni e sopralluoghi nella zona interessata e segnalata dal consigliere Briante”. Doveva anche essere discussa un’interrogazione presentata dal presidente del Consiglio, Mangiafico, riguardante il campo scuola “Pippo Di Natale”. Il presidente Mangiafico in questa interrogazione chiede se è vero “che sia stato concesso l’utilizzo del campo scuola, contestualmente ad analoga concessione dell’Amministrazione comunale di Siracusa, ad un’associazione che ne abbia fatto richiesta e se è vero che, pur essendovi gli spazi disponbili e parimenti una disponbilità dell’Amministrazione comunale di Siracusa, vi siano richieste di altre associazioni cronologicamente precedenti e rimaste inevase”. Il presidente Mangiafico, che aveva sollecitato la trasmissione di alcuni atti al suo ufficio atti non ancora pervenuti, tuttavia, ha annunciato che la sua interrogazione sarà discussa nel corso della prossima seduta dedicata all’attività ispettiva. Ci sarà invece una risposta scritta dell’Amministrazione al consigliere Francesco Saggio che ha chiesto, con interrogazione, l’inserimento all’interno del Peg di un fondo speciale per ciò che concerne le necessarie modifiche della autovetture dei diversamente abili. Dopo le interrogazioni il presidente Bono ha presentato, al Consiglio, la nuova squadra degli assessori: Gaetano Amenta, Paolo Caruso, Silvio Di Pietro, Salvatore Lazzari, Francesco Latino, Nicky Paci, Pippo Barbagallo (riconfermato) ed Enzo Reale (vice presidente riconfermato). Alla nuova Giunta i consiglieri intervenuti hanno augurato naturalmente buon lavoro. Spataro ha sottolineato come i due principali enti (Comune di Siracusa e Provincia) governati dalla stessa maggioranza non abbiano inserito una donna nell’esecutivo. Sulla stessa lunghezza d’onda l’intervento di Liddo Schiavo. Anche Calvo si è soffermato sull’aspetto relativo all’assenza di donne in Giunta, ma ha ricordato che nella precedente erano due. Sono intervenuti anche i consiglieri Nunzio Dolce (il quale ha pure accennato, sorridendo, alla presenza di un “corvo” che starebbe minando le fondamenta dell’Amministrazione), Paolino Amato, Rosario Di Lorenzo, e Maurizio Ranno i quali hanno auspicato che la Giunta collabori con i capigruppo. Tutti hanno anche espresso apprezzamenti verso la vecchia Giunta e Di Lorenzo ha anche ricordato il lavoro svolto dall’ass. Tino Di Rosolini. Da parte sua, a chiusura di questa fase del Consiglio provinciale, il presidente Michele Mangiafico ha detto: “Sono stati due anni di rapporti molto intensi che hanno permesso al Consiglio di incidere nell’azione amministrativa. Tengo anche a sottolineare che ben due consiglieri, Paci e Amenta fanno adesso parte della nuova giunta e colgo l’occasione per dire che la quantità del lavoro da loro espresso come consiglieri ha dato qualità all’azione del consiglio provinciale nei primi due anni. Prima che si passasse alla relazione semestrale del presidente Bono è intervenuto ancora una volta Nino Iacono sulla questione delle rotatorie chiarendo che i suoi emendamenti potevano essere inseriti nel Piano triennale, annunciando ancora una volta di essere parte integrante della maggioranza e dichiarandosi soddisfatto della composizione della nuova Giunta. Infine ultima parte del Consiglio provinciale dedicata alla relazione semestrale del presidente Bono. Il capo dell’Amministrazione ha raccontato l’attività svolta in questi sei mesi, gli obiettivi raggiunti, sottolineando anche la capacità dell’Amministrazione, pur tra le fibrillazioni che hanno caratterizzato il governo regionale, di mantenere inalterato il quadro politico. Il presidente Bono ha ricordato l’attività che ha portato alla riduzione del numero dei dirigenti, al rispetto del patto di stabilità, ha parlato dei trasporti, della trasparenza, del personale precario con l’avvio del processo di stabilizzazione, dell’abbassamento dei costi della politica, del ripristino delle tratte ferroviarie, della politica ambientale con l’operazione tolleranza zero, di oculata gestione delle risorse, dei distretti turistici, del Piano territoriale provinciale, del Parco degli iblei, delle attenzioni riservate alla zona sud (a proposito delle proteste di Pachino), dell’Università (si farà il quarto polo) dell’autodromo (a settembre si aprirà il cantiere) e ha ricordato con soddisfazione il ruolo di centralità recuperato dalla Provincia nell’ambito dello sviluppo economico. La discussione sulla relazione, come abbiamo scritto all’inizio, avrà luogo nel corso del prossimo consiglio provinciale la cui data sarà individuata durante la conferenza dei capigruppo.
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