Data: 07/10/2010
Oggetto: Consiglio provinciale del 5 ottobre 2010
  Nel corso del Consiglio provinciale di ieri sera, durato poco più di un’ora, dei punti posti all’ordine del giorno è stato approvato quello riguardante il regolamento per la disciplina del diritto di accesso agli atti e documenti amministrativi. E’ stato approvato con il voto favorevole della maggioranza, mentre si sono astenuti i consiglieri d’opposizione (Liddo Schiavo, Alessandro Acquaviva, Gino Gionfriddo e Carmelo Spataro) presenti in aula. La seduta si è aperta con una mozione presentata dal consigliere Carmelo Spataro, nell’interesse delle condizioni di salute di un detenuto, Christian Bianchini, che sta molto male e che non è stato ancora trasferito in una struttura sanitaria nonostante il proveddimento di traduzione sia stato già firmato dal giudice di sorveglianza competente per territorio. Spataro ha invitato il Consiglio a recepire la mozione (cosa che è avvenuta all’unanimità) inviandola alle autorità competenti perché si attivino per risolvere la delicata vicenda e procedano all’individuazione di eventuali responsabilità amministrative e penali. Spataro ha detto in aula che il Consiglio ha già dimostrato, in queste vicende, una grande sensibilità, tanto è vero che sulla questione penitenziaria a suo tempo fu anche varata una speciale commissione che portò avanti una indagine conclusasi con una relazione e un Consiglio provinciale aperto. I punti due, tre e sei all’ordine del giorno, vale a dire il regolamento per la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari e vantaggi economici; l’approvazione del progetto per l’istituzione del Consiglio regionale delle autonomie locali e l’atto di indirizzo affinchè venga ritirata la partecipazione al Consorzio universitario in quanto sono venute meno le ragioni istitutive che ne suggerirono la costituzione, sono stati ritirati rispettivamente su proposta dell’assessore Gaetano Amenta, del presidente del Consiglio provinciale, Michele Mangiafico e del consigliere Carmelo Spataro. Saranno invece discussi nel corso della prossima seduta tre argomenti: odg sulla situazione politica ed amministrativa alla Provincia regionale di Siracusa; odg per la creazione di un fondo a sostegno delle piccole e medie imprese artigiane; relazione conclusiva sulla mozione “ditta Pizzarotti” presentata dalla sesta commissione consiliare. Per quanto riguarda l’approvazione del regolamento per l’accesso agli atti, da parte dell’opposizione sono emersi dei dubbi successivamente chiariti dal dirigente di settore presente in aula. In pratica il servizio funzionerà così. Il cittadino che ha l’esigenza di accedere a un atto dell’Amministrazione lo richiederà all’Urp (ufficio relazioni con il pubblico) che provvederà a sollecitarlo al dirigente competente. Entro trenta giorni il cittadino dovrà venire in possesso dell’atto che avrà un costo per le spese amministrative che sarà definito dalla Giunta. Sull’importante strumento realizzato dall’Amministrazione e approvato dal Consiglio, il commento del presidente Michele Mangiafico: “L’approvazione da parte del Consiglio provinciale del regolamento per l’accesso agli atti amministrativi si inserisce nel solco di quell’attività che l’assemblea di via del Laberinto ha condotto in questi due anni per coprire alcuni vuoti normativi nell’ente di via Malta, venendo incontro alle generiche indicazioni contenute dal proprio Statuto che necessitano poi di una pratica regolazione. In questo caso, tra i principi fondamentali contenuti nello Statuto c’è proprio la volontà di favorire il diritto di accesso alle informazioni relative all’attività dell’ente, che andava regolata definendo un iter unico per il cittadino e ponendo in capo ad alcune figure dell’Amministrazione la responsabilità di questo procedimento. Bisognava, tuttavia, anche tenere conto delle spese amministrative sostenute da alcuni settori particolarmente oggetto di richieste di accesso agli atti, come la Polizia provinciale o l’Ufficio tecnico. Va dato atto al personale del I settore della Provincia Regionale di avere predisposto un ottimo strumento di lavoro sulla scorta delle norme che regolano la trasparenza amministrativa nella Pubblica Amministrazione, la 241/90, la legge regionale 10/91 e la 15/05 e di avere chiarito ai consiglieri presenti ogni dubbio manifestato in aula, di avere disciplinato altresì tutte quelle situazioni inerenti la riservatezza di persone fisiche o giuridiche in cui andava regolata la sottrazione all’accesso degli atti stessi”. Con la seduta di ieri sera si è chiusa la sessione. Adesso il prossimo Consiglio provinciale dovrà essere convocato dopo la riunione della conferenza dei capigruppo
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