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Ieri sera in Consiglio provinciale è passata la proposta di modifica del regolamento per il funzionamento dell’Assemblea consultiva dei comuni montani. Con due emendamenti voluti dal consigliere Fabrizio Ardita. In pratica l’Assemblea consultiva passa da 14 a 21 rappresentanti, ma l’entità del gettone di presenza scende dal 75 al 45% dell’importo che viene corrisposto ai consiglieri provinciali. Insomma, nessun esborso economico in più. Il secondo emendamento, invece, riguarda il no alla istituzione di sotto commissioni, bastano i componenti dell’Assemblea consultiva. E sempre nell’ambito della comunità montana, sarà possibile, adesso, sfiduciare il presidente dell’Assemblea.
In aula non è cominciata la discussione sul bilancio e sul piano triennale delle opere pubbliche. Il Consigliere Ortisi ha chiesto il prelievo del due punti all’ordine del giorno e, alla fine, il Consiglio è stato aggiornato a lunedì 5 giugno (19,30).
La seduta si è aperta con il giuramento del nuovo consigliere, Giuseppe Incatasciato (Forza Italia), che è subentrato a Paolo Caruso (dimesso). Venti i consiglieri presenti in aula; ma anche il presidente Marziano e gli assessori Grande, Sgarlata, Giuffrida e Galletta. Il presidente Faraci ha dato il benvenuto al neo consigliere Incatasciato che è stato applaudito dai colleghi.
Anche il presidente Marziano ha rivolto gli auguri di buon lavoro a Incatasciato.
“La riunione del Consiglio, che arriva il giorno dopo le elezioni regionali – ha detto il presidente Marziano –, costituisce una ghiotta occasione. Intanto voglio formulare, al presidente Cuffaro, gli auguri di buon lavoro; in seguito chiederemo, ai sette parlamentari regionali, di confrontarsi con noi, di instaurare un rapporto di collaborazione con l’ente di via Malta per quanto riguarda le questioni del nostro territorio e della stessa Provincia regionale. Chiederemo, alla nostra deputazione, d’impegnarsi per fare approvare l’odg che si riferisce alle risorse Rca, risorse per noi importanti in quanto potrebbero consentirci di modificare alcune voci del bilancio. Chiederemo ancora di individuare, insieme a noi e ai maggiori enti locali, gli aspetti fondamentali per perseguire il nostro progetto di sviluppo economico. Cuffaro – ha continuato Marziano – ha rivolto un appello alla collaborazione: bene, le istituzioni devono dialogare fra loro per fare gli interessi delle popolazioni. Credo, infine, che sia utile un incontro tra Consiglio provinciale, Amministrazione e i sette deputati regionali per individuare alcune grandi questioni da risolvere a livello regionale”.
Dopo Marziano è intervenuto il consigliere Roberto Meloni, di Alleanza nazionale. Meloni ha puntato il dito sugli incidenti avvenuti nella zona industriale e ha chiesto, al presidente della Provincia, Marziano, che l’Amministrazione si faccia carico di creare un gruppo di lavoro che a Palermo possa far sentire la sua voce affinché vengano ripristinate le condizioni di sicurezza nell’area industriale. Meloni ha anche rivolto, al presidente della Provincia, l’appello a interessarsi, nelle sedi competenti, per l’abbattimento del costo del carburante.
Per la cronaca, anche un accenno di confronto, aspro, nell’ambito della questione riguardante la comunità montana, tra il consigliere Ardita e il presidente Faraci. Ma tutto è ben presto rientrato. Le solite schermaglie, insomma. E sempre sullo stesso argomento – sulla comunità montana il confronto è stato vivace e in qualche caso spigoloso - gli interventi dei consiglieri Lentini, Musumeci, Ardita, Giordano, Dell’Arte, Andolina. E’ intervenuto anche l’ass. al ramo, Giuseppe Galletta, il quale ha ricordato che era competenza del Consiglio decidere sulla modifica del regolamento. Poi ha puntualizzato che l’Amministrazione non ha mai utilizzato fondi della comunità montana per realizzare opere pubbliche a Ferla. |