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“Il confronto responsabile – ha detto il presidente del Consiglio, Michele Mangiafico - tra le varie anime presenti in Consiglio provinciale è stato premiato dall’esito della sessione di lavoro sul Parco degli Iblei, in cui l’assemblea ha raccolto le istanze provenienti dalle Amministrazioni comunali che saranno maggiormente coinvolte, ma nella consapevolezza che il Parco andrà istituito e potrà costituire un valore aggiunto”
Nel corso della seduta di ieri sera, durata circa due ore, il Consiglio provinciale ha detto sì alla proposta del comitato relativa alla perimetrazione del Parco degli Iblei. Alla proposta, che in questi giorni sarà trasmessa a Palermo, sono state allegate alcune osservazioni che hanno visto l’Assemblea sostanzialmente unita. Saranno anche allegati tutti i pareri espressi dai Consigli comunali interessati, il che rappresenta un segnale sugli interessi comuni che il territorio intende portare avanti.
La perimetrazione attuale comprende un’estensione di circa 80 mila ettari. Proprio la dimensione (ritenuta eccessiva dal Consiglio) del costituendo Parco degli Iblei e alcuni vincoli sono stati al centro del dibattito di ieri sera ma, come abbiamo detto, la convergenza sulle osservazioni da proporre, è stata pressoché unanime.
Il presidente Bono, nella qualità di coordinatore del comitato che in questi mesi ha portato avanti i lavori per giungere alla proposta definitiva, ha fatto un excursus sulla vicenda e ha spiegato quali sono stati i motivi che hanno che hanno determinato la scelta della proposta portata in aula.
La prima osservazione che è stata votata dal Consiglio provinciale riguarda la proposta formulata dai Comuni della Valle degli Iblei, ritenuta dall’Assemblea – opinione condivisa anche dal presidente Bono – “degna di considerazione”. Peraltro, tra i paletti contenuti in questa osservazione, l’invito agli organismi competenti per ciò che concerne la scelta definitiva, a consentire che possa proseguire la tradizione motoristica legata alla storica gara automobilistica “Val D’Anapo-Sortino”.
Altra osservazione che sarà allegata alla proposta del Comitato, quella che ha come obiettivo di “non appesantire il già lungo iter autorizzativo già vigente e che si propone di fissare in trenta giorni il termine ultimo per l’Ente Parco per esitare le autorizzazioni e i pareri”.
Non è invece passata l’osservazione che aveva l’obiettivo di estendere la cosiddetta “zona 2” al territorio di Avola Antica e Noto alta.
I lavori del Consiglio sono stati introdotti ieri dal Consigliere Carmelo Spataro, che aveva sollecitato questa seduta. In sede di dibattito hanno espresso la loro opinione i consiglieri provinciali Gino Gionfriddo, Domenico Nigro, Liddo Schiavo, Gino Saitta e Giuseppe Bastante.
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