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Dal Consiglio provinciale di ieri sera un segnale forte in difesa del marchio del pomodorino di Pachino e della dignità dei lavoratori del settore. L’intera seduta è stata dedicata alla vicenda della trasmissione televisiva e tutti i consiglieri hanno preso posizione a tutela dell’immagine della provincia.
E al termine del dibattito è stato votato un atto di indirizzo. Inoltre in questi giorni quarta e settima commissione consiliare elaboreranno un documento conclusivo che sarà portato in Consiglio. Questo il testo del provvedimento votato ieri sera dall’Assemblea: “Il Consiglio provinciale censura le dichiarazioni espresse nel corso della trasmissione televisiva della Rai “Bontà loro” sulle presunte infiltrazioni mafiose nella filiera che caratterizza il prodotto e il marchio del pomodorino “Pachino Igp” e indirizza l’Amministrazione ad assumere ogni iniziativa legale utile a difesa dell’immagine e dell’economia del territorio. Vengono fatte salve le preoccupazioni del procuratore nazionale antimafia che meritano un’attenta riflessione del mondo istituzionale”.
La questione in aula è stata sollevata dai consiglieri Gianni Briante, Paolino Amato e Carmelo Spataro che con parole diverse hanno invitato il presidente Bono a intraprendere tutte le azioni utili anche in sede legale per tutelare l’immagine del territorio e difendere l’economia della provincia che rischia di subire una grave danno.
Tutti nella stessa direzione, cioè quella di prendere posizione e stigmatizzare il duro attacco, gli interventi dei consiglieri Nino Iacono, Nunzio Dolce, Giuseppe Bastante, Liddo Schiavo, Roberto Getulio, Maurizio Ranno.
Per la Provincia Regionale è intervenuto nel dibattito l’assessore Niky Paci il quale ha sostenuto di condividere tutti gli interventi dei consiglieri. “Ho parlato col presidente Bono e con altri componenti della Giunta – ha detto – e la nostra volontà è quella di rigettare questa sortita poco felice. Quel che è stato detto è inaccettabile e potrebbe procurare gravi danni all’economia della Provincia. Ecco perché l’immagine del territorio va tutelata”.
Va detto che il consigliere Bastante aveva proposto la sospensione dei lavori per dare un ulteriore segnale e il consgliere Amato aveva proposto che il gettone di presenza per quanto riguarda la seduta di ieri fosse dato in beneficenza. Il presidente Michele Mangiafico ha puntualizzato che il “gettone”, per motivi tecnici, non può che essere canalizzato sul conto dei consiglieri e non può essere direttamente devoluto in beneficenza. Insomma, ogni consigliere potrà comportarsi come meglio crede.
Da parte sua il presidente del Consiglio, Michele Mangiafico, ha detto: “Dichiarazioni come quella espressa nella trasmissione della rete pubblica quand’anche dovessero avere una qualche utilità l’avrebbero solamente se nate nel recinto delle istituzioni pubbliche preposte dallo stato alla lotta contro la mafia. Fuori da questo recinto diventano strumenti per offendere e aggredire l’immagine e l’economia del nostro territorio”.
Poi il Consiglio, proprio per dare il segnale forte, è stato sospeso e rinviato a mercoledì 9 febbario alle 19.
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