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Si è svolto ieri pomeriggio alle 16,30 presso l’aula consiliare di via del Laberinto un incontro interreligioso su “Le passioni dominanti oggi” organizzato dalla LUIA (libera università internazionale Archimede), l'IMSU (istituto mediterraneo di studi universitari) e l'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, con il sostegno della presidenza del Consiglio provinciale e del Consiglio comunale di Siracusa. E per sottolineare l'importanza di questa collaborazione con l'Ateneo pontificio, come relatore, è stato presente il Rettore P. Pedro Barrajon. L'operazione sarà l'avvio (accordo già sottoscritto) di 4 master in convenzione (inizio ottobre 2011) su vari temi ( filosofia-bioetica etc). Per preparare i Master, in questo anno, si terranno 4 seminari (2 a Siracusa e 2 a Noto).
Hanno partecipato all'incontro il presidente del Consiglio provinciale, Michele Mangiafico, il presidente del Consiglio comunale, Edy Bandiera, il Rabbino Stefano di Mauro, delle Federazioni delle Comunità ebraiche del Mediteraneo e l'IMAM Yusuf Abd al Hady Dispoto, della Comunità Religiosa Islamica Italiana, con la quale l'IMSU collabora da dieci anni.
l'incontro interreligioso di ieri fra i tre monoteismi ha rilevato un terreno fertile di possibile comunione fra cattolicesimo, islamismo ed ebraismo sul tema oggetto del convegno. Si capisce che non si è trattato di forzare le singole posizioni entro il cerchio di necessitate rassomiglianze, quanto di affermare identità forti, ricche dell'apporto delle singole tradizioni, sicure della propria fede. Solo così è possibile avviare un vero dialogo che riesca a trovare non solo valori comuni, ma differenti identità, appunto per questo pronte a dialogare nello spirito della reciproca testimonianza. L'incontro si è situato nel solco di una decennale attività dell'IMSU in tema di dialogo interreligioso
Il presidente del Consiglio comunale, Edy Bandiera ha portato il saluto dell’Amministrazione comune, e il presidente del Consiglio provinciale, Michele Mangiafico, ha così commentato l’evento: “Il territorio della nostra Provincia non può non essere protagonista di un incontro tra religioni che storicamente lo hanno attraversato e che testimoniano ancora una volta la sua identità di frontiera che costituisce un’opportunità di arricchimento e non una ragione di rinnovati timori per gli eventi recenti”.
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