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Ieri sera in Consiglio provinciale è durato quasi tre ore il dibattito sulla relazione semestrale – ma anche di metà mandato - del presidente della Provincia Nicola Bono. Tuttavia, al termine del confronto, la presenza di soli sette consiglieri in aula non ha permesso di giungere ad alcuna votazione.
La seduta era iniziata con l’intervento del presidente Bono.
“Questa relazione – ha detto il presidente Bono – rappresenta uno strumento di riepilogo degli obiettivi che riteniamo di avere raggiunto. In oltre due anni e mezzo abbiamo tenuto quasi quattrocento riunioni su tantissimi argomenti: la cabina di regia sul turismo, le iniziative legate al Parco degli iblei, lo sviluppo economico, i protocolli d’intesa. E si comprende perfettamente che il lavoro che abbiamo svolto è stato ampiamente concertato con le categorie interessate. Credo che chi ha letto questa relazione comprenda qual è il disegno che la Provincia ha portato avanti. Abbiamo risanato il bilancio nonostante penalizzazioni per circa 22 milioni di euro; abbiamo ridotto del cinquanta per cento il numero dei dirigenti dando efficienza alla macchina amministrativa, mettendo al primo posto trasparenza e legalità della gestione. Abbiamo esitato come amministrazione attiva il Piano territoriale provinciale che adesso dovrà essere avallato dal Consiglio”. Il Presidente ha poi accennato al lavoro svolto dalla sua amministrazione: il piano per i trasporti e la mobilità, il piano provinciale di sviluppo economico e altro ancora; il riavvio dell’Accordo di programma sulla chimica; i finanziamenti ottenuti per l’Agricoltura; l’accesso al credito per le piccole e medie imprese; i riconoscimenti ricevuti (la targa blu per i minori incidenti mortali avvenuti nel 2009 e 2010, con meriti indiscutibili del Consiglio che istituì una speciale commissione sulla viabilità).
Il presidente Bono ha anche accennato alle incompiute in via di soluzione: dall’autodromo (presto partiranno i lavori) al Verga. Ha parlato del quarto polo universitario esprimendo ottimismo, della facoltà di architettura che resterà a Siracusa per almeno dieci anni. Ha citato l’iniziativa della Provincia nell’ambito della campagna “tolleranza zero”. Prima – ha precisato – le discariche censite erano 193, adesso sono 90.
“Le nostre scelte – ha concluso il presidente Bono – sono state la programmazione, la concertazione e la sburocratizzazione della gestione”.
Dopo il presidente Bono, l’intervento del consigliere Carmelo Spataro che per sintetizzare il suo pensiero ha citato Erasmo da Rotterdam che in una settimana aveva scritto “l’Elogio della follia” ed ha parlato di clima invivibile per quanto riguarda le vicende legate al personale con alcune lettere anonime che girano per i palazzi e con una nota che secondo Spataro è stata fatta firmare ad alcuni dipendenti che così esprimevano solidarietà ad altri dipendenti. “Ma in questa nota – ha aggiunto Spataro – per quanto riguarda gli appalti si fa riferimento alla vecchia amministrazione con aspetti diffamatori. Quando riceverò ufficialmente questa lettera mi recherò in Procura per fare una denuncia verso chi l’ha scritta e chi l’ha sottoscritta.
Infine Spataro ha criticato l’Amministrazione attiva per un bando sul risparmio energetico che secondo il consigliere di opposizione è illegittimo in quanto privo di una previa deliberazione di Giunta e ne ha chiesto la revoca in autotutela.
Dopo Spataro ha parlato il consigliere Liddo Schiavo il quale da una parte ha rivolto un apprezzamento all’Amministrazione attiva, per esempio, per la stabilizzazione dei precari, “dall’altra – ha aggiunto Schiavo – l’Amministrazione ha tuttavia annunciato una serie di attività, rispetto alle quali ancora i risultati non si sono visti. E mi riferisco al turismo, considerato che sono in calo le presenze, all’industria, all’agricoltura. Spero – ha concluso sorridendo Schiavo – che la rete che l’Amministrazione ha sin qui costruito consenta di fare abboccare tanti pesci”.
Quindi il turno del consigliere Corrado Calvo. “Voglio dire – ha dichiarato – che ciascuno di noi è componente di un sistema e chi ritiene di essere il sistema sbaglia. Ritengo che l’azione amministrativa vada rilanciata. Il programma non trova riscontro nei trasferimenti della Regione che ci nega dieci milioni di euro. Di conseguenza occorre riconsiderare il programma verificando le nuove priorità. Naturalmente questa relazione la condivido perché dentro c’è anche il nostro lavoro, ma non è invece condiviso quel bando sul risparmio energetico citato da Stataro”. Poi Calvo ha criticato il Presidente Bono per le mancate nomine nei sottogoverni e per la vacatio che caratterizza ancora oggi l’assessorato ai lavori pubblici dopo le dimissioni dell’assessore Caruso.
“Un buon lavoro – ha detto Paolino Amato – nonostante la Provincia abbia potuto contare su poche risorse e su una coalizione che ha anche vissuto momenti difficili. Lei, presidente Bono, dovrà portare avanti il suo lavoro insieme a noi. Sulla sua relazione esprimo parere favorevole”.
Anche il presidente del Consiglio, Michele Mangiafico, ha voluto motivare la propria dichiarazione di voto.
“Il mio voto sarà favorevole – ha spiegato il presidente del Consiglio – per la capacità di pianificazione dimostrata dalla sua Amministrazione, per gli interventi sulla sicurezza stradale, per la stabilizzazione dei precari e la razionalizzazione della macchina amministrativa, ma si tratta di una riflessione maturata anche prendendo in considerazione settori in cui invece l’azione amministrativa è stata ad oggi carente, come nel caso dell’edilizia scolastica”.
Tuttavia, al momento del voto, in aula erano presenti, oltre al Presidente del consiglio, solo i consiglieri Spataro, Schiavo, Saitta, Paolino Amato, Di Lorenzo e Calvo, insufficienti affinché la relazione beneficiasse di un voto finale.
Il Presidente del consiglio provinciale convocherà nei prossimi giorni la conferenza dei capigruppo per il nuovo calendario dei lavori dell’aula.
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