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Si è svolto questa mattina presso la sala Costanza Bruno il Consiglio provinciale convocato per discutere un ordine del giorno che comprendeva anche l’attività ispettiva. Diciotto, al momento dell’appello, i consiglieri presenti in aula. Per l’Amministrazione attiva oltre al presidente Bono hanno partecipato ai lavori gli assessori Lidia Pannuzzo, Rino Lazzari, Niky Paci e Aurelio Basilico.
Subito con l’attività ispettiva. La prima interrogazione ad essere trattata è stata quella del consigliere Carmelo Spataro che ha chiesto una serie di chiarimenti sulla situazione della società Siracusa risorse, sulle indennità percepite dal suo presidente, sull’organismo di vigilanza, sull’ufficio di interfaccia.
“L’istituzione dell’ufficio di interfaccia si rende necessario – ha detto il presidente Bono - proprio per i cosiddetti adeguamenti obbligatori alle norme di legge. Circa l’indennità percepita dal presidente di Siracusa risorse, ritengo che la questione sia di competenza del Collegio dei revisori dei conti. Peraltro l’Ente ha chiesto chiarimenti alla società che attraverso la persona del presidente ha precisato che in Sicilia vige il principio della autonomie locali. Nelle more della costituzione dell’ufficio di interfaccia, l’attivazione, il controllo e la vigilanza sul corretto svolgimento dei servizi è sempre stata assicurata dai dirigenti del settore. Per quanto riguarda la parte dell’interrogazione dove si legge che la gestione attuale è caratterizzata da una grave commistione tra poteri gestionali e poteri di indirizzo, ritengo di potere affermare che non mi risultano provvedimenti assunti che violano disposizioni di legge. Dal momento in cui mi sono insediato gli unici provvedimenti rilevanti che sono stati assunti riguardano la diminuizione dei compensi del Cda ridotti alla metà. Per quanto concerne la richiesta di notizie su provvedimenti nei confronti dei dipendenti di Siracusa Risorse fuori da ogni regola di lavoro, posso riferire che in media i lavoratori svolgono le 30 ore contrattuali; alcuni gruppi di lavoratori, in ragione delle necessità motivate dai dirigenti dei settori presso cui svolgono i servizi affidati, ne svolgono 36 regolarmente certificate. Non mi risultano esservi vertenze di lavoro avviate dai lavoratori della società”
Per quanto riguarda l’interrogazione del consigliere Liddo Schiavo sui previsti concorsi per i dirigenti, il presidente Bono, dopo aver illustrato le motivazioni che riguardano sostanzialmente il riassetto organizzativo e funzionale dell’Ente, ed avere spiegato i criteri regolati da norme per l’espletamento dei concorsi, ha confermato la correttezza dell’impostazione dell’Ente circa l’espletamento degli stessi concorsi per titoli ed esami.
Sull’interrogazione del consigliere Alessandro Acquaviva sull’utilizzazione e l’inquadramento del personale ex contrattista presso la polizia provinciale, il presidente Bono ha chiarito quali sono le modalità applicate per i turni di lavoro e le competenze attribuite agli addetti, informando il Consiglio che proprio nei giorni scorsi l’Amministrazione ha illustrato alle organizzazioni sindacali un percorso che consentirà agli ex contrattisti stabilizzati di recuperare l’indennità di pubblica sicurezza.
Nel corso dell’attività ispettiva il consigliere Gino Gionfriddo ha ricordato al presidente Bono che il Consiglio, a suo tempo, aveva espresso un atto di indirizzo per quanto riguarda il rigassificatore e le compensazioni. Compensazioni che, secondo il consigliere di minoranza, devono essere utilizzate per attutire il cosiddetto impatto ambientale. Su questo argomento è intervenuto anche il consigliere Corrado Calvo il quale ha precisato che le indicazioni riguardo le compensazioni devono riguardare tutti i ventuno comuni del territorio e non soltanto tre. Il presidente Bono, su questo argomento, ha replicato che è sua intenzione sollecitare la convocazione di un Consiglio provinciale ad hoc per una relazione approfondita e per trovare un percorso condiviso.
Al termine dell’attività ispettiva dalla richiesta di aggiornamento dei lavori formulata dal consigliere provinciale Paolino Amato è nato un confronto in aula tra alcuni consiglieri (Andolina, Amato, Saitta, Calvo, Gionfriddo e Spataro) e il presidente del Consiglio Mangiafico per quanto riguarda l’attività delle commissioni consiliari e del Consiglio provinciale. Il Presidente del Consiglio provinciale, infatti, prima di mettere ai voti la richiesta, ha fatto notare al consigliere Amato l’importanza di affrontare alcuni punti che giacevano all’ordine del giorno da diversi mesi, alcuni anche da oltre un anno, e il fatto che dal mese di gennaio il Consiglio fosse riuscito ad evadere il solo conto consuntivo, nonostante una cospicua attività delle commissioni che costituiscono l’articolazione del Consiglio che ne dovrebbe preparare i lavori.
Sulla questione Andolina ha detto: “Condivido il senso dello sprone del presidente Mangiafico, ma non condivido il tono demagogico. Le commissioni hanno lavorato bene. Soltanto grazie alla capillare attenzione delle commissioni in Consiglio è stato possibile discutere tanti ordini del giorno”.
Sulla stessa linea l’intervento di Gino Saitta che ha ricordato che un suo ordine del giorno sulle centrali nucleari proposto il 12 aprile non è stato ancora inserito tra i lavori previsti in Consiglio provinciale. Il presidente Mangiafico ha replicato che il suo intervento non era volto a criticare il lavoro delle commissioni ma ad invitare a far sì che tanto lavoro si traducesse in attività del Consiglio e sull’ordine del giorno ha fatto presente che l’argomento era stato portato in conferenza dei capigruppo, ma essendo mancato il numero legale non è stato inserito al pari di un altro proposto dal consigliere Briante. Sarà inserito, insieme a un’altra mozione presentata da Gianni Briante, come ordine del giorno aggiuntivo nel corso della prossima seduta fissata – su richiesta di Paolino Amato che ha anch’egli ha difeso il lavoro delle commissioni così come Corrado Calvo - per il 2 maggio alle ore 19 presso l’aula consiliare di via del Labirinto.
Sulla questione-commissioni Gino Gionfriddo ha detto di condividere lo spirito che ha portato il presidente Mangiafico a sollevare il problema. E ha ricordato che tante volte il Consiglio si è potuto svolgere perché l’opposizione con la sua presenza ha mantenuto il numero legale.
Infine l’intervento di Carmelo Spataro che ha sottolineato come nell’ordine del giorno vi siano punti non discussi che risalgono a un anno fa. “Credo – ha concluso – che il vero motivo per questi rinvii sia legato ai problemi che ci sono in seno alla maggioranza”.
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