Data: 02/05/2011
Oggetto: Il servizio Sms salvavita
  La questura di Siracusa va incontro alle esigenze delle persone sorde e avvia un servizio che può essere definito storico in quanto istituisce il cosiddetto “Sms salvavita”. In cosa consiste l’iniziativa assunta insieme all’Ens (ente nazionale sordi). In pratica serve a rimuovere gli ostacoli che quotidianamente queste genta si trova a dover superare richiedendo un pronto intervento delle volanti. La Questura mette a disposizione di tutti i sordi un numero telefonico di cellulare: potranno mandare un sms scrivendo anche dove si trovano. Proprio oggi pomeriggio l’iniziativa sarà chiarita nel corso di un seminario che si terrà presso la sede dell’Ens. Il presidente del Consiglio provinciale, Michele Mangiafico, ha commentato così l’istituzione di questo servizio. “Oggi – ha detto - con l’inaugurazione del servizio “sms salvavita” si scrive una nuova pagina all’insegna dei diritti civili delle persone sorde del nostro territorio provinciale. Colgo l’occasione per complimentarmi con l’attivismo che caratterizza la sezione provinciale dell’Ens di Siracusa, ancora una volta in prima linea nella capacità di tradurre l’utilizzo delle nuove tecnologie in servizi per le persone che più hanno bisogno. Attraverso questa iniziativa emerge in positivo una cultura che vuole mettere in condizione i sordi di sentirsi persone come tutti gli altri cittadini, una cultura che è importante trovi spazio sempre di più all’interno delle pubbliche amministrazioni. Da questo punto di vista, è encomiabile la capacità della Questura di Siracusa, cui vanno i miei apprezzamenti, di dimostrarsi istituzione sensibile alle necessità di ogni porzione della nostra comunità ai fini del raggiungimento degli obiettivi di sicurezza e ordine pubblico che la caratterizzano. La sinergia tra associazioni e istituzioni e la collaborazione nell’interesse della collettività sono le premesse per costruire una società più vivibile e un ambiente più sostenibile e in questa direzione l’Ens di Siracusa può contare sulla mia disponibilità e quella dell’istituzione che oggi rappresento”.
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