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Nel corso del Consiglio provinciale di ieri sera l’Assemblea ha approvato due debiti fuori bilancio e ha preso atto della relazione conclusiva riguardante la mozione “Ditta Pizzarotti” presentata dalla sesta commissione consiliare, relazione che è stata illustrata dal consigliere Carmelo Spataro.
Prima che iniziasse la fase riguardante la discussione dell’ordine del giorno, hanno preso la parola, per comunicazioni al Consiglio, Maurizio Ranno che ha annunciato di far parte del gruppo “Indipendenti per il territorio” e di voler sostenere la maggioranza; e Paolino Amato, capogruppo del Pdl, il quale, a proposito dell’uccisione di Bin Laden, ha voluto sottolineare il colpo inferto al terrorismo mondiale.
Nel corso dei lavori del Consiglio, lo stesso Carmelo Spataro ha proceduto al ritiro di un ordine del giorno relativo alla situazione politica e amministrativa della Provincia. Spataro ha motivato la sua iniziativa affermando che l’ordine del giorno era stato presentato un anno addietro e che non aveva più senso discuterne adesso.
Rinvio, invece, per un ordine del giorno relativo alla creazione di un fondo a sostegno delle piccole e medie imprese artigiane. Tuttavia prima che si decidesse il rinvio del punto all’ordine del giorno, sull’argomento c’è stato un confronto tra i consiglieri.
Paolino Amato ha sostenuto che occorre aiutare le piccole e medie imprese e diventa importante conoscere le condizioni dell’economia provinciale davvero al collasso. “Le somme – ha concluso – vanno trovate nel bilancio”.
Sottolinenando l’importanza dell’argomento è intervenuto anche il consigliere Carmelo Spataro. Da parte sua Nunzio Dolce ha detto che la questione va affrontata con grande determinazione, che servono provvedimenti particolari in questo momento di particolare crisi. E ha sostenuto che occorre una mozione contro il decreto Tremonti che danneggia le imprese e ha altresì sollecitato la convocazione di un Consiglio ad hoc.
“Le piccole imprese – ha sostenuto invece Liddo Schiavo – nei prossimi mesi avranno vita durissima soprattutto nei confronti del fisco. Suggerisco che la Commissione consiliare per le attività produttive convochi i rappresentanti delle imprese per ascoltarli e sentire dalla loro viva voce quali sono le reali necessità.
Su questo argomento, al termine del Consiglio, è intervenuto anche l’assessore provinciale Niky Paci (presente in aula insieme ai colleghi Rino Lazzari, Franco Latino e Aurelio Basilico) che ha detto: “Da assessore provinciale allo Sviluppo economico prendo atto dell’impegno del Consiglio provinciale per lenire la crisi economica nel territorio. Spero che l’iniziativa del Consiglio prenda corpo così come è avvenuto per il fondo di garanzia per lo sviluppo della nostra provincia”.
Poi richiesta di aggiornamento a lunedì prossimo in due tempi. La prima richiesta è partita da Paolino Amato. Quindi l’intervento di Biagio Saitta contrario all’aggiornamento. Saitta ha protestato in modo vibrante contro la richiesta di rinvio.
E allora il consigliere Alessandro Acquaviva ha potuto illustrare la mozione sulla crisi occupazionale e il controllo del lavoro nero, precisando che la discussione sull’argomento era quanto mai opportuna anche per via della grande manifestazione per le strade di Siracusa prevista per il 6 maggio. I contenuti della mozione hanno però fatto arrabbiare il capogruppo del Pdl, Paolino Amato il quale ha puntualizzato che l’argomento non poteva essere esaurito in pochi minuti. Quindi è stato il consigliere Gino Gionfriddo che ha chiesto l’aggiornamento a lunedì 9 maggio, giorno in cui si discuterà la mozione e gli altri punti rimasti all’ordine del giorno.
Il presidente del Consiglio, Michele Mangiafico, ha così commentato la seduta di ieri sera: “Esprimo – ha detto - la soddisfazione di aver visto la macchina consiliare ripartire con l’attività di deliberazioni che l’aveva sempre caratterizzata dall’inizio del mandato dando peraltro centralità alle iniziative del Consiglio stesso e delle sue articolazioni”.
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