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Il presidente del Consiglio provinciale, Michele Mangiafico, questa mattina, nel corso di un incontro istituzionale, ha consegnato al ministro Saverio Romano il regolamento provinciale sulla pesca in acque interne della provincia di Siracusa. All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, l’on. Pippo Gianni e il sindaco di Siracusa Roberto Visentin.
Il presidente Mangiafico, che in passato si è battuto affinchè la Provincia – la sola in Sicilia insieme a Ragusa – varasse un regolamento di questo genere, ha tenuto a sottolineare lo spirito della segnalazione inoltrata al ministro, cioè la volontà di tutelare la fauna ittica.
“La Provincia regionale di Siracusa – ha detto il presidente Mangiafico rivolgendosi al ministro -, così come previsto nell’articolo 19 del suo statuto, persegue la difesa, la tutela e la valorizzazione dell’ambiente attraverso la conoscenza e la salvaguardia dei caratteri naturali e dell’habitat di tutti gli organismi viventi quindi dell’aria, dell’acqua e del suolo. Sulla base di tale principio ispiratore ed in attesa di una definitiva regolamentazione della pesca in acque interne da parte della Regione siciliana, il Consiglio provinciale ha adottato il regolamento sulla pesca in acque interne.
“Dopo aver acquisito le adeguate conoscenze fisiche, chimiche e biologiche dei fiumi provinciali, nonché le condizioni ambientali e le potenzialità ittiche globali del sistema dei corsi d’acqua provinciali sono stati infatti disciplinati i prelievi di fauna ittica mediante l’attività di pesca con l’obiettivo di conservazione, incremento e riequilibrio delle popolazioni ittiche, onde evitare il decadimento della fauna acquatica.
“E’ stato regolamentato – ha detto ancora il presidente Mangiafico nel corso dell’incontro con il ministro Romano – l’esercizio della pesca sia se svolto da privati cittadini che in maniera scientifica, quindi, atto alla tutela della fauna ittica, che come attività sportiva e dilettantistica. Tutti coloro i quali intendono svolgere attività di pesca debbono sottostare ad una serie di obblighi e divieti imposti dal rispetto di determinate norme comportamentali che prevedono l’utilizzo di determinate attrezzature e l’interdizione di determinate zone a protezione della fauna ittica e, in particolare della “trota macrostigma”
“L’Amministrazione - ha concluso Mangiafico – potrà altresì realizzare programmi annuali di ripopolamento ittico e semine per la tutela e l’arricchimento della fauna ittica”.
Va detto infine che il presidente Mangiafico ha sottolineato il compito della Provincia di vigilare sul rispetto del regolamento adottato dal Consiglio il 31 gennaio scorso.
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