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E’ in corso una battaglia di civiltà in Commissione affari sociali della Camera, dove un gruppo trasversale di parlamentari sostiene tesi ideologiche e strumentali volte a impedire il prosieguo dell’iter del testo di riconoscimento della Lingua dei Segni italiana quale strumento di comunicazione dei sordi così come già approvato dal Senato. Questi parlamentari (Lega, Idv, Udc, parte del Pd), suggerendo modifiche strumentali che permetteranno di far “rimbalzare” il testo dalla Camera al Senato per allungarne indefinitamente i tempi di approvazione, avallano l’idea secondo cui alcune persone hanno il diritto di scegliere tra la Lis e l’oralismo o l’impianto cocleare a favore di questi ultimi, mentre altre non hanno il diritto di scegliere a favore della prima ma devono subire le scelte degli altri. Viene negato il diritto di scelta di migliaia e migliaia di persone in tutta Italia che comunicano liberamente attraverso la Lingua dei Segni. Sento il dovere di lanciare un appello a tutti i parlamentari presenti in Commissione affari sociali (e tra questi anche il siracusano Pippo Gianni) affinché si comprenda che l’unica strada per arrivare ad un obiettivo per questa comunità è l’approvazione del testo del Senato così com’è, un testo peraltro equilibrato e rispettoso di tutte le sensibilità legate al mondo della sordità: segnanti e oralisti, protesizzati e impiantati. Sarebbe un segno di grande civiltà.
Michele Mangiafico
Presidente del Consiglio provinciale
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